FOTO SINTESI

31.08.2015 09:15

Ieri ricorreva la dedicazione della basilica del Santuario d’Oropa e dell’anniversario della prima incoronazione della sacra Effige.  Nel 2020 saranno 400 gli anni passati anni dalla prima incoronazione .

Il sogno del vescovo di questa diocesi è posare sul capo della Sacra Effige  della Madonna di Oropa una corona , gesto che segnerà l’apice delle celebrazioni  . Ha già avuto inizio la ricerca dei finanziamenti per quell’evento  e dell’evento si parla da almeno 5 anni . In tutto saranno stati 10 anni persi in stupidaggini , anacronistiche fatiche e anacronistico spreco di denaro per incoronare con preziosi il capo della statua .

Innanzi tutto definiamo il concetto di preziosità : se per preziosità il comitato organizzatore l’evento ritiene che sia ciò che luccica e ciò che vale che costa e che costa tanto in termini economici , beh è piuttosto deludente . Se la preziosità è ciò che intende Paperon de Paperoni allora siamo alla frutta , o meglio alla frutta sono e monsignore e il comitato organizzatore l’evento .

La preziosità per quella donna rappresentata nella Sacra Effige di Oropa  resta come per ogni mamma ciò che ha portato in grembo e dato alla luce ,la cosa più semplice del mondo ma nello stesso tempo la più preziosa : la maternità ; ad ogni madre viene posta sul capo una corona preziosa non visibile , viene incoronata per il concepimento ,la gestazione e la nascita di un figlio . Quello è il tesoro , l’unico tesoro a cui una madre tiene , tanto più se la madre è la madre di Dio , quella corona invisibile è l’essere al centro di un grande mistero, essere coautrice di un grande mistero  . Il Cantico dei Cantici riferendosi all’amore , sponsale o materno che sia , così recita : “ Le grandi acque non possono spegnere l’amore , né i fiumi travolgerlo . Se uno desse le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore , non ne avrebbe che disprezzo .” Ora caro monsignore confondere l’amore materno , barattarlo con denaro o preziosi , o tentare goffamente di comprarlo ha come ritorno il disprezzo di Dio e dell’uomo , ancorchè il soggetto è la Madre di Dio , l’incarnazione della semplicità e della sobrietà . Raccogliere denaro in suo nome è “ eresia “è un puro atto giudicabile eretico  . Inoltre il modello proposto è sorpassato , non ci sono più le condizioni storiche per fare ciò che è stato fatto 400, 300 , 200, 100 anni orsono raccogliere denaro per trasformarlo in oro e preziosi per incoronare una statua . La monarchia, dunque la corona ,il concetto stesso di corona , è stata abolita con voto popolare ( compreso quello dei cattolici ) quasi 70 anni orsono . I tempi sono cambiati mi viene naturale invitare monsignore e comitato promotore a svegliarsi , a prendere coscienza della realtà,….  sveglia siamo a “ ….settembre è tempo di migrare ….“ recitava una poesia di Gabriele Dannunzio  . Più che guardare al passato è tempo di cercare e di  leggere i segni dei tempi , ciò si chiama inculturazione , e li dobbiamo cercare noi , santo popolo di Dio , perché ho l’idea e la dimostrazione che monsignore e il suo governo come Paperon de Paperoni  hanno volto il pensiero , più che sui segni dei tempi , sull’ oro , sul denaro , sui preziosi , oltre che alle piazze , ai servizi igienici , alle cucine  e ciò è proprio un po’ poco , anzi niente e soprattutto deludente.  La storia ha fatto il suo corso , sono state abolite la sedia gestatoria , i flabelli , la tiara , le pantofole  e la scarpe rosse papali …… è vero , c’è chi si fa ancora ritrarre su tela con il suo stemma, gode nel farsi portare la borsa e ad avere a servizio una che le fa un po’da segretaria e una da cucina , ma tutto ciò è passato , anche se di fatto è la realtà di un goffo tentativo di reazione ma destinato a cadere , perché il santo popolo di Dio , giudica e abbandona non segue la decadenza , sono i numeri , cioè le defezioni a parlare , i banchi vuoti , e per alcuni parroci quel lamentarsi continuo ,non tanto del calo di chi non si accosta più ai sacramenti, ma di quello delle offerte . Ora, la semplicità ,la sobrietà , dunque la santità di Maria , Madre di Dio , aborrisce che un uomo le posi sul capo una corona preziosa, Ella è già cerchiata dall’aureola di santità , che luccica di più della spenta luce dei diamanti  , dai quali non nasce niente (  ben osservava Fabrizio De Andrè )  è sterile , non genera se non invidia ed è macchiato del sangue dello schiavo che lo estrae e dall’ingiustizie dello schiavista  che lo fa estrarre . Il piano di Dio, il suo progetto predispone per ogni tempo dei segni ,che l’intelligenza dell’uomo deve cogliere , un esempio : Giovanni XXIII, di una fine , santa intelligenza , ha colto i segni del suo tempo , il suo successore ha abolito la Tiara…..  e così via . Ora, alla luce di ciò  dobbiamo interrogarci su  quali siano oggi i segni dei tempi , che questo Papa ha ben chiari ma che monsignore , non solo non coglie ma che non ha nemmeno chiari e tutti  preparativi dell’evento dell’incoronazione della Madonna di Oropa nel 2020 lo dimostra .

Globalizzazione , ecologia , sono i segni più evidenti dei tempi che viviamo . Ad esempio le signore non portano più le pellicce e i gioielli sono molto meno ricercati ,sono  segni dei tempi , del nostro tempo e noi dovremmo ingioiellare l’emblema  e l’incarnazione di una vita  sobria e semplice ? Per celebrare l’evento del 4 centesimo anniversario della prima incoronazione ( sono convinto che se ne potrebbe fare a meno ), propongo di indire un concorso internazionale ( Oropa è patrimonio Unesco è dunque internazionale )  globale , per la progettazione della corona celebrativa, concorso al quale può iscriversi chiunque vi voglia partecipare, dal bambino al grande designer o artista . L’evento dunque deve prendere atto dei segni dei tempi , temi del concorso : la globalizzazione come espressione di  un mondo libero , in pace  senza più frontiere secondo l’aspirazione di Dio , secondo la sua volontà , i suoi desideri , il suo progetto , dunque un concorso aperto a tutti, universale come lo è la Chiesa , Cattolica , colei che porta in grembo il figlio , immagine di Maria Madre . Altro tema o segno del nostro tempo  l’ecologia ; che non è  il solo rispetto o attenzione per la natura , ma è l’uso o meglio il riuso intelligente dei materiali riciclati e riciclabili ,il rispetto per le materie povere , comuni , il concetto “ divino prima che umano “ che in natura nulla si distrugge ma tutto si trasforma, la lotta all’inquinamento e da esso trarre risorse nuove risorse . Questo Papa , attraverso la globalizzazione e la figura dei cartoneros è venuto a dirci che l’immondizia fonte di inquinamento ,  è anche fonte di sostentamento per le popolazioni più povere che vivono nelle periferie delle megalopoli . Questa materia ,perché tale è divenuta l’immondizia, costituita da plastica , vetro ,carta , gomma , fibre , è raccolta , conservata , riciclata , riutilizzata e dà vita e speranza e dignità a chi da essa trae il suo sostentamento . L’immondizia , il riciclabile , lo scarto è fecondo , non è come i metalli  preziosi o le pietre preziose sterili  ; nell’immondizia , dall’immondizia nasce un popolo , trova il suo futuro dunque la sua dignità un popolo  .

E’ a seguito di questa riflessione che rigorosamente il materiale del manufatto celebrativo il 4 centesimo anniversario , dovrà essere costituito da materiale riciclato e riciclabile nello spirito dei segni di questo nostro  tempo , l’ecologia , il rispetto della terra in cui viviamo , il riuso dello spreco , dello scarto , la globalizzazione l’intervento di uomini di cultura da ovunque per chiunque , temi tra l’altro trattati dalla Sacra Scrittura ,  cui il pensiero teologico dovrebbe prestare attenzione e sviluppare , e su di essi speculare : Teologia dello spreco ; Teologia dello scarto ; Teologia della globalizzazione ; Teologia dell’ecologia , e così via , ragionare alla luce della fede su i segni del nostro tempo , dunque fede e ragione .

L’idea è quella di creare il manufatto celebrativo , con la materia più semplice e meno costosa , che rappresenti il nostro tempo , ma che manifesti il bello che è frutto dell’uomo ed il frutto dell’uomo è l’arte , moderna o antica che sia, e dove è presente il bello e l’arte è presente Dio . Il massimo della realizzazione e dell’espressione artistica dovrebbe essere , almeno per il mio gusto , sicuramente diverso da quello del mio vescovo, un manufatto creato con materiale che nel tempo si dissolve senza lasciare traccia , un materiale “ foto sintetico “ dunque non inquinante, a testimoniare l’alto grado di attenzione di questa generazione per il mondo e l’offerta al Creatore di questo mondo di una tecnologia volta a rispettare e conservare il giardino su cui ci ha posti . Allora quando se ne parla ? Allora monsignore quando si comincia ?

Biella , 30 agosto 2015 , ultima domenica del mese di agosto nella festa della Dedicazione della Chiesa di Nostra Signora di Oropa