Fratelli cristiani , il Signore è veramente risorto alleluia,alleluia !

11.04.2020 08:27 “ Se … “ …. “ Se siete risorti con Cristo … “ … “ … Se siete risorti con Cristo , cercate le cose di lassù …. “ è stato proclamato nella seconda lettura , che la Liturgia della Parola ha proposto oggi , Pasqua di Risurrezione . “ Se siete risorti con Cristo … “ con queste ed altre parole , Paolo si confronta con la comunità cristiana che era in Colossi . In quel “ se “ è significato il nostro credo . Quel “ se “ richiama ognuno di noi al Mistero , alla risposta che diamo , abbiamo dato , o siamo , o saremo in procinto di dare al Mistero , a ciò che “ … non si vede …“ parafrasando S.Paolo nella sua lettera indirizzata agli Ebrei ( 11,1 ) . E’ nostra responsabilità , è lasciato a noi e non ad altri formulare il giudizio se siamo credenti o no , se ci riteniamo credenti o no . E questa responsabilità è segno di piena libertà , di totale libertà ; la possibilità , la libertà di giudicare se stessi al cospetto di Dio e della Storia proclamando il nostro credo . Credo ! Ma cosa credo ? A chi credo ? Cosa devo conoscere ,cosa devo sapere , in che cosa dunque devo credere cioè porre , riporre fede? Paolo risponde a queste incalzanti domande molto semplicemente , con una disarmante prontezza e naturalezza che è propria di un bambino e a questo punto è doveroso ricordare ciò che Gesù disse a proposito di questo atteggiamento : “ …. lasciate che i bambini vengano a me …. “ ( Mc. 10,14 ) e ancora “ … In verità vi dico: se non … diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli … “ ( Mt.18,3 ). Dunque Paolo alle incalzanti domande risponde che sa , che è a conoscenza , che crede quindi cerca ,è alla ricerca delle ” … cose di lassù … “ e le cerca là “ … dove è Cristo , seduto alla destra di Dio … “ cioè , Paolo crede a ciò che non vede , che non è visibile . Paolo afferma di credere a ciò che spera , cioè a ciò che non vede ma di cui ha fatto esperienza , una esperienza che lo rapisce , che lo ha rapito , che l’ha disarcionato da cavallo sulla via di Damasco …. ; una esperienza dunque, cioè il tangibile , il reale , l’esperibile . Diversamente da Paolo , Luca riporta, nella prima lettura poc’anzi proclmanta e tratta dagli Atti degli Apostoli , il discorso di Pietro rivolto ai fratelli cristiani che si erano riuniti a Cesarea per ascoltarlo ,per incontrarlo , nel quale l’apostolo afferma : “ … voi sapete … “ cioè conoscete , e sembra di sentirlo proseguire …. e ciò che dico , ciò che ascoltate è davanti ai vostri occhi , avete visto , udito , ne avete fatto esperienza quindi sintesi di ciò che è stata ( e lo spiega in poche righe ) la vita , la missione ,il fatto , la vicenda di Gesù, del Cristo , di Dio incarnatosi qui sulla terra , qui in mezzo a noi , tra di noi , Lui origine della Storia che si cala nella nostra storia . E ancora , Pietro aggiunge e Luca , fedele scrivano , scriba , riporta : “ …. E noi siamo testimoni … “ per attestare , che lui apostolo , che lui ministro , che loro apostoli e ministri hanno prestato , si sono prestati a fare da tramite , hanno messo a servizio la loro persona , il loro corpo ( attraverso i cinque sensi : la vista , l’udito , il tatto e perché no ? L’odorato, il gusto , perché il Signore va anche gustato, assaporato e annusato , respirato , inspirato ) e Pietro in quel : “ …. E noi siamo testimoni … “ depone che loro , gli apostoli hanno servito con la loro anima , il loro spirito , il loro essere cioè la totalità della loro persona sino al loro annientamento, divenendo Tradizione , tramite , trasmettitori , traghettatori , come scrive Paolo nella sua prima lettera alla comunità cristiana che era in Corinto ( 11, 23-26 ) : “ … Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù …. “ cioè Cristo nelle due specie : il pane e il vino, infatti l’apostolo prosegue : “ …. nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga ... “ . Ciò che viene trasmesso e ciò che è creduto , da credere è Cristo ; e ciò , il credere , diviene opera cioè realtà , il reale , ciò che si vede , evidenza , esistenza , vita colta da tutti i cinque sensi insiti nell’uomo e dal sesto senso che è la libertà di credere , di darsi , di donarsi dunque di amare : la fede , il nostro credo . Vogliamo conoscere ciò che Dio ritiene opera ? Che cosa significa per lui la parola opera ? Si legge nel Vangelo di Giovanni ( 6,29 ): “ … Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato» … “ . L’opera di Dio , è decidere liberamente quindi reponsabilmente di entrare , di aderire al Mistero in cui già siamo introdotti ; l’opera di Dio è credere , credere dunque cercare “ … le cose di lassù … “ cioè quelle che non si vedono e “ … non quelle della terra …. “ ossia le cose che si vedono , perché se si vedono sono già conosciute , non sono più da scoprire , sono già scoperte , svelate , sono già finite , appartengono già al passato , a ciò che è stato , hanno perso la loro novità , la loro verginità . Scrisse Paolo nella sua seconda lettera alla comunità cristiana che era in Corinto ( 4,18 ) : “ … Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne … “ . Le cose invisibili sono l’opera di Dio . Ne consegue che “ il credere “ è l’ opera di Dio , è invisibile ed eterno , è per sempre . Dio che è bene ciò che di massimo bene c’è , è sperimentabile nell’essenziale , anch’esso invisibile agli occhi ma non al cuore , come scriveva Antoine di Saint Exupery nel racconto del Piccolo Principe . L’essenziale , come Dio , è ciò che non si vede , dunque è prova ,è fede , cioè realtà , vita , esistenza , opera , credo , come scrive Paolo nella lettera agli Ebrei ( 11,1 ) : “ … La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono … “ . Dio dunque è l’essenziale ed è essenziale , è ciò che fa essere , esistere , origine di ogni esistenza , è come l’aria che non vediamo , che è invisibile ma che ci fa esistere ci permette di vivere . Concludo riportando per esteso le parole che Joseph Ratzinger , insegnante presso la facoltà teologica di Tubinga , scrisse e pubblicò nel lontano anno 1967 nella sua opera Introduzione al Cristianesimo ( pag. 21 ) : “ … credere vuol dire avere deciso che nel cuore stesso dell’esistenza umana esiste un punto , il quale non può essere alimentato e sostenuto dal visibile e percettibile , ma s’imbatte invece nell’invisibile , sicchè quest’ultimo gli diviene quasi tangibile , presentandoglisi come una necessità inerente alla sua esistenza stessa . “ e ,proseguendo l’autore conclude il periodo con : “ Tale atteggiamento però risulta conseguibile unicamente tramite quella svolta , che il linguaggio biblico chiama ‘ cambiamento di mentalità ‘ , ‘ conversione ‘ …. “ Fratelli cristiani il Signore è veramente Risorto , Alleluia , allleluia !