GIOVANE VECCHIO
La primissima cosa che vi voglio dire , fratelli cristiani , è che il racconto da sempre è detto del “ giovane ricco “ , ma dove è scritto che era giovane ? Se avete ascoltato con attenzione è lo stesso pseudo giovane ricco , per sua bocca ad affermare in risposta a quanto Gesù gli aveva domandato : “ Maestro , tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza “ , è la risposta di uno , dunque , che la sua giovinezza l’ha già passata , l’ha già vissuta , gli è ormai dietro alle spalle . Lo stesso dialogo tra Gesù e lo pseudo giovane , ma chiamiamolo pure come deve essere chiamato , con quell’uomo maturo e virile , è un dialogo tra persone di una certa maturità , è chiarissimo da ciò che Gesù dice a quell’ uomo e di conseguenza ad ognuno di noi : “ Tu conosci i comandamenti : non uccidere , non commettere adulterio , non rubare , non testimoniare il falso ,onora tuo padre e tua madre “ ciò implica che quell’uomo abbia riflettuto sul suo passato dunque abbia risposto : “ Maestro , tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza “. Il dialogo dunque è con chi ha un buon bagaglio di esperienze maturate nel corso della sua esistenza , esperienze tali da potersi confrontare personalmente con esse , dunque trasferirle agli altri . Il dialogo poi è portato ad un alto livello , non alla sola curiosità o pettegolezzo , si parla di vita eterna , dunque di fede . La fede è disponibilità “ Vieni ! Seguimi ! “ è immediatezza , ci deve essere subito l’apertura , la disponibilità , poi , solo poi, il ripensamento la ruminatio , la meditatio il tornarci sopra per approfondire e radicare; ciò che il Signore cerca è l’intuizione dell’uomo , la capacità di intuire e poi libertà di ricercare e di praticare .
Quell’uomo risponde con libertà , quella libertà donata e quella libertà maturata dalle sue esperienze , e Marco annota che : “ egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato ….. “ ha fatto il suo discernimento e ha capito che quella non era la sua strada , che ,altro era la sua strada , così Gesù con la sua forza pedagogica e psicologica ha spinto quell’uomo a scegliere per il suo bene …… ecco perché Dio è buono , perché non violenta la mia libertà , ma la attualizza , la rende operabile , realizza l’uomo per ciò che è : “ Nessuno è buono , se non Dio solo “ , la bontà , il gusto , la fragranza è essere messo in grado di godere della propria libertà , essere se stessi , aiutati a divenire se stessi , spinti a crescere , a maturare anche attraverso la delusione : “egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato ….. “ , deluso , ma libero di essere deluso , pienamente maturo, realizzato , non illuso e costretto a quella che non era la sua strada e solo la bontà di Dio glielo ha indicato .
……. Sento già risuonare nelle mie orecchie il giudizio lapidario di certa omiletica sulla ricchezza , e questo racconto si presta ad essere strumentalizzato per giudizi parziali , partigiani a cui il cristiano ,noi fratelli , non dobbiamo prestarci . Non esistono classi e categorie nella Chiesa , le classi e le categorie le hanno introdotte gli uomini , non Dio ; se nella Chiesa sono state introdotte , lo sbaglio non è della Chiesa ma dell’uomo . In questi ultimi anni abbiamo assistito a pontefici , vicari di Cristo in terra , chiedere pubblicamente scusa di azioni compiute da uomini della Chiesa ,ma non compiute dalla Chiesa quindi non imputabili alla Chiesa . Nella Chiesa esiste l’unità , la comunità , la famiglia , il solo corpo che genera e che genera unità cioè vita , dunque la ricchezza non è da intendersi o misurarsi nel possesso dei beni , ma nel possesso dell’unico bene : la vita . Possiedo la vita , vivo , esisto è questa dunque la mia sola ricchezza , perché è il bene più importante e non importa come la possiedo ; uno dei miei figli è emiplegico ma felice perché vive , c’è , esiste , dialoga , ha contatti , amicizie , pensa , vede , ascolta , impara, gode della libertà , spera , ama è dunque ricco come lo sono gli altri ed è come gli altri , possiede ciò che possiedono gli altri , ha ricevuto lo stesso dono che altri hanno ricevuto : la vita senza la quale non sarebbe , non esisterebbe , non saprebbe dare valore e ricevere valore . Nella logica trinitaria a cui siamo chiamati a partecipare , chi delle tre persone gode di un di più sull’altra ? Nessuna , uno è il Padre , uno è il Figlio , uno è lo Spirito Santo cioè l’amore che unisce, che rende unità, che fa nella e della loro unicità e diversità , unità . Siamo dunque tutti ricchi , non sono dunque i beni , l’evidenza , la materia a determinare la ricchezza , ma l’accorgersi di esserlo .
Parimenti la povertà . Non è l’assenza di beni che ci rende poveri , bisognosi , ma è il bisogno di Dio che ci fa poveri dunque siamo tutti poveri e se lo siamo , siamo la ricchezza della Chiesa in quanto proprio perché ricchi della vita ci si accorge del bisogno , della necessità di Dio , della povertà e della carenza di Dio nella nostra vita , è la Tradizione che identifica e tramanda l’affermazione che i poveri sono la ricchezza della Chiesa . San Lorenzo , cristiani della Chiesa di Ponderano , il vostro patrono , è stato arso vivo sulla grata perché ha affermato questa verità ovvero che i poveri sono la ricchezza della Chiesa . Nulla nella Chiesa divide , tutto la Chiesa unisce ed è unito , questa è la nostra fede , fratelli cristiani . Ancora una osservazione , non pensate che il livello della conversazione con l’uomo che non segue Gesù sia basso perché la decisione di quell’uomo è stata di seguire un’altra strada , mentre quello dei discepoli sia alto perché sono i suoi seguaci ed i seguaci del Maestro sono anch’essi maestri . E’ basso e scadente il livello dei discepoli , è la compensazione , la richiesta di compensazione , dò dunque devo ricevere , l’odioso dare per ricevere , mentre nella Chiesa è , dare tutto senza nulla chiedere che poi è l’amore che Cristo dà in Croce per l’umanità dare tutto ,dare tutta la propria ricchezza, l’unica ricchezza : la vita . I discepoli fanno i conti e presentano il conto , da buoni commercianti , che danno per ricevere ,senza rendersi conto che sono di fronte a chi ha capovolto , rivoluzionato la loro esistenza ciò che ricevono è l’innalzamento del livello del loro pensiero , dunque dei loro discorsi , della loro stessa esistenza che prenderà valore con le persecuzioni , il martirio , l’onore di Dio e la vita eterna “ nel tempo che verrà “ dice Gesù e annota Marco , dunque ancora una volta non secondo le classi e le categorie dell’uomo ma quelle di Dio , secondo quanto recitiamo nell’unica preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato e che tra poco insieme , in unità , ricchi e poveri che siamo , reciteremo insieme “ … sia fatta la tua volontà … “ .