... grazia e verità ...

08.02.2020 08:24 Paolo scrive nella sua prima lettera indirizzata alla comunità che era in Corinto e che oggi abbiamo proclamato nella seconda lettura di questa V domenica del tempo Ordinario : “ … Fratelli … la mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza , perché la vostra fede non fosse fondata sulla potenza umana ma sulla potenza di Dio … “ e prosegue “ … quando venni tra voi , non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza …. “ . In parole povere Paolo , in questa lettura , trasmette oggi a noi che le sue parole non sono farina del suo sacco , non provengono da una sua speculazione filosofica o teologica , non sono parole ma è la Parola che altro non è che la manifestazione dello Spirito , Gesù Cristo , per noi crtistiani nostro Signore , il Cristo , l’unto di Dio , il Figlio di Dio , Dio , secondo quanto afferma l’evangelista Giovanni nel prologo del suo Vangelo (1,1 ) , lui Giovanni testimone diretto della predicazione del Messia : “ … In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio … “ e prosegue (1, 14 ) “ … E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi … “ Lui , Cristo in cui dimora lo Spirito , infatti a completamento dello stesso versetto del Vangelo di Giovanni si legge : “ ... e noi abbiamo contemplato la sua gloria,gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità …. “ . Sì fratelli cristiani, e proprio nell’affermazione “ … pieno di grazia e di verità … “ è affermata , provata la presenza dello Spirito . Grazia segno della vita divina , della vita eterna , verità segno di radicalità , integrità , non certamente di contraddizione , né tantomeno di compromesso …. . Questa è la pienezza di Gesù Cristo , questa dovrebbe essere la nostra pienezza , questo è il modo con cui Dio si realizza e realizza …. questa è l’identità che Dio offre all’uomo , ad ognuno di noi fratelli cristiani : pienezza di grazia e verità ! Scrive,Paolo,nella sua prima lettera alla comunità che era in Tessalonica ( 2,13 ) : “ … Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete … “ e quell’operare efficacemente è la manifestazione dello Spirito . Il credente è colui in cui la Parola ha operato efficacemente , è colui in cui opera lo Spirito , in cui si manifesta lo Spirito e manifesta lo Spirito . A Tessalonica , dunque l’ammonimento di Gesù a Pietro : “ … Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini … “ trascritto nel Vangelo di Marco ( 8,33 ), è più che mai corretto ; in quella comunità i discepoli pensavano secondo Dio e non secondo gli uomini , perché attratti ,penetrati , fecondati dalla Parola , consegnati alla Parola perché di questa e con questa vivessero , operassero . La Parola è dunque il pensiero di Dio Padre ,è la manifestazione dello Spirito è l’incarnazione di Gesù Cristo . La Parola va mangiata , assorbita , digerita , assimilata perché è dolce , si legge nel libro del profeta Ezechiele ( 3,1-3 ): “ … Mi disse: «Figlio dell'uomo, mangia ciò che hai davanti, mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele». Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, dicendomi: «Figlio dell'uomo, nutrisci il ventre e riempi le viscere con questo rotolo che ti porgo». Io lo mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele … “ . Dolce è la Parola ed energetica , sprigiona energia , forza è la testimonianza di Elia nel racconto tratto dal primo libro dei Re ( 19, 7-8 ) : “ … Venne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb … “ . Ma al tempo stesso , fratelli , è amara la Parola , leggiamo infatti nell’Apocalisse ( 10, 8-10 ) : “ … Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: «Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo che sta ritto sul mare e sulla terra». Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: «Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele». Presi quel piccolo libro dalla mano dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza … “ . La Parola è amara , se grazia e verità è amara ,sino a contorcersi è amara , sino a fa soffrire , a far patire ad essere Passione . Ciò che si prova piacevolmente con la bocca lo si soffre nelle viscere . Nel libro del Siracide (28,18 ) si legge : “ …. La spada uccide tante persone,ma ne uccide più la lingua che la spada … “ . La Parola ferisce perché la verità ferisce e si uccide per far tacere la verità , la Passione di Gesù Cristo questo ci racconta e questo prova ( Gv.18,37 ) : “ …. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce … “ . “ … E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!» Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». …. “ si legge ancora nel Vangelo di Giovanni ( 19,5 -6 ) per poi concludersi (19,16 ) : “ …. Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso … “ ecco come è trattata da sempre la verità , la dolce verità si paga con l’amarezza della sconfitta e l’ annientamento fisico . Nel libro del Deuteronomio ( 5,4-6 ) si legge : “ …. Il Signore vi ha parlato faccia a faccia sul monte dal fuoco, mentre io stavo tra il Signore e voi, per riferirvi la parola del Signore, perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte. Egli disse : Io sono il Signore, tuo Dio …. “ è la primazialità della Parola , la primazialità di Dio , il primo delle dieci parole , dei dieci comandamenti . D’altra parte allinersi e giustificare la primazialità del pensiero dell’uomo sul pensiero di Dio , com’è oggi questo umanesimo svalutato , significa confermare ciò che si legge nel libro del profeta Geremia ( 17,5 ) : “ … Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore si allontana il suo cuore … “ ma nel prosecuo della lettura del libro del profeta , Geremia propone anche un umanesimo di valore che definisce la giusta posizione di Dio , che definisce la primazialità di Dio ( creatore ) e la giusta subalternità dell’uomo (creatura ) si legge infatti ( 17,7 ) : “ … Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia … “. Scriveva Teodoreto di Cirro vescovo , teologo della scuola di Antiochia vissuto a cavallo tra il 300 ed il 400 d.C. : “ … la vostra fede , libera da ogni sospetto di dominio e dalla pura abilità verbale , con la forza dello Spirito indicherà agli uomini la via della salvezza … “ . Non poteva che avere i natali ad Antiochia questa affermazione , là dove i pagani riconobbero nello stile di vita , nel modo di vivere dei dicepoli della comunità una nuova identità , l’identità cristiana , la manifestazione dell’identità cristiana, la manifestazione dello Spirito : “ … ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani …. “ si legge nel libro degli Atti degli Apostoli ( 11,26 ) . Mai , mai devono mancare riferimenti alla Parola nella predicazione , mai . Se ciò non avviene si conferma quanto scrisse , nel Prologo al commento del profeta Isaia , San Girolamo sacerdote e dottore della Chiesa , anche lui come Teodoreto di Cirro vissuto a cavallo tra il 300 ed il 400 d.C. : “ … Adempio al mio dovere, ubbidendo al comando di Cristo: «Scrutate le Scritture» (Gv.5, 39), e «Cercate e troverete»(Mt. 7, 7), per non sentirmi dire come ai Giudei: «Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture, né la potenza di Dio» (Mt 22, 29). Se, infatti, al dire dell'apostolo Paolo, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio, colui che non conosce le Scritture, non conosce la potenza di Dio, né la sua sapienza. Ignorare le scritture significa ignorare Cristo …. “