I PIZZINI DI MONSIGNORE
Ho ricevuto , naturalmente in ritardo ,cioè non per il giorno del mio compleanno , gli auguri del vescovo della mia diocesi . Ho ritirato dalla cassetta delle lettere una busta con stampato lo stemma episcopale in bianco e nero con a fianco il nome del mittente : Il Vescovo di Biella …. e di seguito il suo indirizzo . All’interno un foglietto delle dimensioni di mezza pagina del formato A/4 , il solito stemma episcopale stampato a colori con sotto in colore verde a caratteri maiuscoli la scritta : IL VESCOVO DI BIELLA . I colori sono piuttosto sbiaditi così come d’altra parte il testo delle lettera . Nel fondo pagina , nuovamente in colore verde molto sbiadito , si intravvede appena una scritta parziale , illeggibile , che riporta il nominativo , del vescovo di Biella e il suo indirizzo . Non certo il biglietto che si usa per le grandi evenienze o per le personalità di spicco , la qualità della carta e della stampa ben lo evidenziano , è per i figli di cane, per non usare termini più forti e sicuramente scurrili che scandalizzerebbero quelli che S.E. Mons. Ariel S. Levi di Gualco ,conoscendoli più di quanto li conosco io ,definisce : “ segretari che aspirano a un meritato scatto di carriera per i servigi prestati ; piccoli eserciti di adulanti collaboratori laici talvolta più clericali di certi preti ; zelanti suore o pie donne che servono il vescovo - principe come dame domestiche “ ….. e che io definisco : “ i pensionati di lusso che rubano pane e dignità alle giovani generazioni , i portaborse ordinati , le famiglie modello , il mucchio selvaggio o consiglio episcopale , e i borghesi perbenisti . Il testo ve lo trascrivo per voi cari amici di Chiesa Controcorrente : “ Non si è salvi perché si sa cos’è la salvezza ; non si è buoni perché si sa cos’è il bene ; non si è nella gioia perché si sa cos’è la felicità . Si è salvi , si diventa buoni , si è beati perché si è abbracciati da Gesù Cristo che ci dona la Misericordia del Padre “ . Un grande augurio di compleanno nel giubileo della Misericordia . Toto corde + Gabriele Mana L’ultima volta che me l’ha inviato anche la firma era stampata , questa volta ha fatto lo sforzo di firmarla dopo che la zelante suora cottolenghina che le fa da segretaria ( invece di servire gli ultimi ,serve vescovo- principe ) le ha preparato . Oggi , mentre voi leggerete questa mie righe , la busta con il suo contenuto, sarà imbucata nella cassetta delle lettere del 10 di via Vescovado , indirizzo dell’ episcopio , con all’interno € 0,95 , perché gli rimborso il francobollo . La forma , il formalismo , mi ha sempre fatto schifo . Il vescovo – principe a capo di un cda , ma non di una diocesi , mi fa terra bruciata intorno , lui mandante ,mi ha letteralmente sbattuto fuori dal suo palazzo inviando i suoi esecutori, uno di questi il suo vicario generale ; dal seminario vescovile ( tramite una lettera scritta da un pensionato di lusso al suo servizio ) ; dalla caritas ( tramite il suo direttore …. aperto , apertissimo , fin troppo aperto nei confronti degli extra comunitari ma razzista con la gente della sua terra ) . Ha fatto in modo che mi fossero revocati tutti gli incarichi professionali di cui ero assegnatario e , non contento , va in giro come le iene a consigliare di non farmi assegnare le S. Messe ….. e poi mi manda per puro formalismo gli auguri su dei foglietti che 20 anni fa , li si trovavano nei “ cessi “ dei bar fissati al muro con un chiodo , quanto non con un filo di ferro arrugginito . Si vergogni lui ed il suo entourage , si riprendono le loro produzioni letterarie volgari e di bassa lega . E questo dichiara pure di essere padre ,di conoscere il significato del termine padre ….. il Vangelo , la Parola ( Lc. 11,11 ) lo sotterra letteralmente : “ Quale padre tra voi , se il figlio gli chiede un pane gli darà una pietra ? O se gli chiede un pesce , gli darà al posto del pesce una serpe ? “ . Se la Parola di Dio , che dovrebbe conoscere e predicare , lo giudica per quello che è , umanamente non dimostra neppure di essere uomo , secondo quella che è la definizione di Sciascia nel suo libro “ Il giorno della civetta “ ( trascritta nel sito pochi giorni fa ). Questo è uno che si preoccupa di fare terra bruciata attorno ad un suo simile perché non la pensa come lui , e non in materia di fede ma di buona amministrazione e buon governo della diocesi . Ma allora che cos’è ? Forse un imprenditore d’assalto della spa diocesi di Biella ? Non mostra i bilanci , quindi non lo sapremo mai fino al giorno in cui questa gente dovrà rendere conto come ogni cittadino , certo è che le amministrazioni di cui è responsabile non navigano proprio bene …. la prova ? Chiedono sempre soldi , spremono sempre i fedeli li usano come bancomat , finita la porcata della sua piazza , ora sistemiamogli anche il Battistero ….. ( non date un Euro lettori biellesi , lo paghino con il gettone di presenza dei cda a cui presiedono o con le buste che ricevono dalle parrocchie per impartire le Cresime , perché questi vendono i sacramenti … ma questa è , o non è simonia ? … Allora che cos’è ? …… di certo uno che non dice la verità , e il comunicato che con il suo consiglio episcopale ha emesso pochi mesi fa , nei miei confronti , lo inchioda e lo svergogna …. nelle missioni Biellesi un prete fu condannato per pedofilia e non assolto ( come il non veritiero vescovo dichiarava nel comunicato ) ; in diocesi a questo prete fu conferito un incarico ( come l’annuario diocesano riportava e il non veritiero vescovo nel comunicato negava … negava l’evidenza cioè ha avuto il coraggio di negare una sua pubblicazione ) ha anche dichiarato che in diocesi non sono presenti altri preti pedofili …. ma ci sono , e la verità viene a galla perché sono parole di Gesù in Gv 14,6: “ Io sono la via , la verità e la vita …. “ e in Mt 4, 14-5 si legge : “ …. non può restare nascosta una città collocata sopra un monte , né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio …. “ scrivo ciò perché il vescovo - principe vada a leggere e meditare la Parola lui mestierante del sacro , della quale dovrebbe vivere e che sarebbe auspicabile citasse nei “ pizzini “ che invia per mettersi a posto la coscienza e per formalismo davanti all’entourage che merita . Quella citazione che vi ho trascritto, ma che potrebbe essere anche una produzione letteraria del presule per quanto ne so , francamente al cospetto della Parola sono “ paglia “, come ebbe a dire Tommaso d’Acquino delle sue opere ……. Mi diceva in Vescovo di Ivrea , che il parroco del suo paese d’origine ( in diocesi di Asti ) nel giorno del suo compleanno , il suo Vescovo lo aveva avvisato telefonicamente che sarebbe andato personalmente a porgergli gli auguri davanti ad una tazza di caffè ….. altra gente , altro stile , non certo il dozzinale stile che dobbiamo sorbirci … ad una famiglia che ha donato una casa alla diocesi ( io presente , come professionista della famiglia donante ) ha offerto dei cioccolatini scaduti che non si staccavano neppure dalla confezione ….. eppure vanta e ostenta lo stemma episcopale ( come sbiadisce lo fa ritoccare , mentre per i biglietti da inviare ai figli di cane non ricarica neppure il toner della stampante ) che dire …. noblesse oblige ….