I SOPRAVVISSUTI AGLI INTRIGHI DI PALAZZO E GLI UMILI DAL CUORE APERTO

06.01.2016 06:41

“ …. Alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme .. “ da est ad ovest , i Magi vengono dal paese dove nasce la luce , la luce viene da oriente e prosegue il suo viaggio verso occidente , dalla luce alle tenebre , dalle tenebre alla luce . Se i Magi viaggiano da est verso ovest hanno dunque il sole alle spalle , cioè sono spinti , sospinti dalla luce ; la luce dunque spinge, induce a seguirla ,ad andare là fin dove arriva , induce a vedere , osservare , scoprire . I Magi seguono la stella che è luce , luce nella notte , luce diversa dalle altre luci , luce che ha un suo percorso , una sua direzione , che viaggia , che precede dunque  indica . La luce , la stella ,la cometa è segno , un segno dal cielo , nel cielo , del cielo , che obbliga a guardare verso l’ alto , che sveglia  il desiderio di conoscenza , segno che si avvolge di mistero , che induce alla curiosità . I Magi colgono il segno , il segno di quel tempo che è il loro tempo  e vogliono svelare a loro stessi il mistero . La loro avventura, il loro viaggio è affrontato per se stessi , per placare quella sete di conoscenza che scaturisce dal loro cuore alla vista di quel segno . La luce è ciò che li muove , li smuove dalla loro terra, dalle loro abitudini , dai loro affetti  e la luce è ciò che li guida , sarà così anche per gli apostoli nell’incontro con il Cristo , saranno colti dal desiderio di conoscenza , lasceranno ogni cosa per mettersi in viaggio con la Luce , guidati dalla Luce ,dalla Luce vera , dalla Luce eterna . I Magi non solo sono spinti dalla conoscenza , guidati dalla luce , ma sono anche illuminati dalla luce , sono investiti di luce infatti seguono la stella perché come essi stessi affermano vogliono adorare la manifestazione della luce , il re dei Giudei : “ Dov’è colui che è nato , il re dei Giudei ? ……. siamo venuti ad adorarlo “ . I Magi non hanno subito solo il fascino della stella , ma hanno colto il senso della Sacra Scrittura , delle profezie . La Scrittura è colta  non tanto da coloro che ne sono i conoscitori , che ne sono “ padroni “ ,che la maneggiano , la studiano ,i professionisti del sacro , gli esegeti , ma da coloro che la comprendono perché sono talmente liberi nel loro cuore da riconoscere i segni , sono umili ,dunque duttili e malleabili , plasmabili perchè aperti alla novità , come lo erano  stati i pastori , umili dal cuore aperto , sono terra, segno della fecondità , come non lo sono i diamanti , non si semina nei diamanti , ma nella terra , perché la stessa parola umiltà deriva dalla parola humus cioè terra , terra buona , concime , è dal letame che nascono i fiori , dai diamanti non nasce niente . Gli esegeti , dalla Scrittura , traggono e indicano il posto dove sarebbe dovuto nascere il Cristo , a Betlemme terra di Giuda  ,ma non ne colgono il segno , il momento , non colgono l’attimo , quell’attimo gli sfugge ,gli sfugge il segno e il Cristo perchè troppo impegnati a sopravvivere agli intrighi di palazzo e ai giochi di potere . Il Cristo , il Figlio di Dio viene nel mondo e i suoi non l’hanno riconosciuto , scrive Giovanni riferendosi agli scribi , ai farisei , ai sacerdoti le classi che per mantenere inalterati i loro privilegi devono sbarazzarsi del Cristo , temono per il loro potere , i loro vizi , i loro agi infatti Erode ( il potere politico )tenterà con l’infanticidio la soppressione del Cristo mentre i farisei , gli scribi e i sacerdoti del tempio ( la classe sacerdotale ed intellettuale ) uccideranno il Cristo pensando così di avere mantenuto il loro status . Ad avere fiducia nelle Scritture , dunque a vedere realizzate le loro aspettative sono coloro venuti da Oriente : i Magi , uomini giusti , umili , intelligenti tanto da riconoscere i segni, ….  il Segno , e da questo ricevere gioia : ” gioia grandissima “annota Matteo . La stella si ferma , ferma la sua corsa , da oriente ad occidente , non serve più a guidare questi uomini sapienti perché affamati , assetati e nudi di conoscenza , perché questo sono i Magi , poveri di Dio ma in Dio , alla ricerca di Dio per trovare Dio e per, scrive Matteo , provare gioia …. “ provarono una gioia grandissima “ tanto da vedere : “ videro …… si prostrarono e … adorarono … “ è la prova della loro umiltà cioè dell’acquisizione della sapienza ( che come afferma la Sacra Scrittura “ è un riflesso della luce perenne “) e della conoscenza , la prova della loro maturità  . Adorano un bambino l’immagine della semplicità , della debolezza , della dipendenza , ma altresì l’immagine della potenzialità , dell’inizio della vita , della nuova vita , del tempo che deve venire , del divenire , l’immagine di novità , di una nuova luce . Hanno compreso in quel viaggio e di fronte a quella visione che lo sguardo sulla loro vita , sulla loro esistenza deve essere illuminato , che la luce su cui avevano sin lì  fatto conto deve essere potenziata dalla nuova luce , che tutto in loro cambia , la visone della loro esistenza è stata così sconvolta da spingerli a prostrarsi a terra ad adorare . I Magi , fratelli cristiani , colgono ciò che noi dovremmo cogliere quando ci accostiamo all’Eucarestia … lì c’è il Cristo da adorare , da incontrare , il Cristo colui che ci sfama , disseta e veste  di un cibo che non si deteriora , di un’acqua che estingue per sempre la nostra sete di una veste che ci distingue  . In quell’occasione , nella adorazione , nella prostrazione , nell’umiltà i Magi si aprono , aprono se stessi . Prima di quell’incontro i loro scrigni erano chiusi , erano scrigni chiusi , che contenevano solo loro stessi , dopo quell’incontro non possono più quegli scrigni contenere loro stessi ma scrigni aperti offerenti il loro contenuto , ciò , che di più prezioso era in essi contenuto …. la loro intimità , il loro vero essere , il loro particolare modo di essere , la loro essenza , rappresentato dai quei doni descritti dall’Evangelista : oro di cui ne conosciamo bene il valore , il metallo più prezioso con il quale si incoronano i re ; l’incenso , la resina rara , altrettanto preziosa per quel tempo , segno della divinità , perché bruciata il suo profumo sale verso l’alto … verso il divino  ; la mirra un unguento , un balsamo , una essenza altrettanto preziosa , segno profetico della sorte , di ciò che ci aspetta dell’incontro definitivo , della vera vita , l’eternità .

Ognuno di voi fratelli cristiani di fronte a quel pane , che tra poco riceverete , che assumerete e porterete dentro di voi,  nel riceverlo sarete chiamati a ripercorrere quel viaggio che i Magi a loro volta percorsero , infatti lascerete i vostri posti che vi siete scelti quando siete arrivati qui, in questa Chiesa e che per alcuni di voi sono gli stessi da anni e vi incamminerete in un viaggio attratti da quel pane che è luce , giunti davanti a quella fonte di luce inesauribile aprirete i vostri scrigni per donare la vostra essenza , ciò che siete , la vostra vita, per voi e per i vostri cari il bene più prezioso, manifesterete dunque voi stessi , sarete Epifania che significa manifestazione ,  dunque come i Magi manifestarono se stessi voi , voi tutti manifesterete  voi stessi , ciò che siete quindi  ritornerete ai vostri posti come i Magi , ma per un’altra strada al loro paese , perché quando si incontra la luce , la si adora e la si porta con sè , in sé si cerca un nuovo percorso, una  strada nuova ,una nuova via perchè  si è diversi , si è rinnovati , novità e quella novità la si porta in sé perché  buona notizia ,  buona novella , in quel viaggio dunque si diviene Vangelo , parola viva .