I VERI MORTI!
Ci siamo , tra pochi giorno si festeggerà, la festa del seminario cittadino , si festeggia ciò che non c’è più e possiamo dirlo …. ciò che non è stato da molti anni . Oggi i seminaristi sono tre , segno e frutto di una inequivocabile attenta pastorale vocazionale . Le pastorali in questa diocesi sono molto puntuali e attente e danno ottimi risultati , risultati che tra pochi giorni saranno celebrati con questa festa in cui si ricorderanno soprattutto gli anniversari di ordinazione . A proposito di anniversari , il prossimo anno saranno cinque anni dalla mia ordinazione presbiterale , quella venuta male secondo le dichiarazioni del faraone , quella che lui ha voluto e celebrato ….. poveretto , nei suoi limiti con quella battuta si accusa di fronte alla Chiesa universale che è stato incapace di fare discernimento che è uno dei compiti del vescovo coadiuvato dai suoi collaboratori , dunque si è accusato di essere incapace di discernere e ha così accusato anche i suoi collaboratori di essere incapaci di coadiuvare . Ma in fondo il nostro “ faraoncino “ la sua incapacità di discernimento l’aveva già dimostrata con l’ordinazione di altri confratelli , lui conosce molto bene i suoi fallimenti che gli erano stati segnalati profeticamente da persone intelligenti ( che non avevano segnalato il sottoscritto ) ma , il proverbio dice : “ dimmi con chi vai e ti dirò chi sei “ dunque le persone poco intelligenti ascoltano sempre la persone poco intelligenti , dimostrando la loro poca intelligenza ; se si fossero ascoltate la persone intelligenti non si sarebbe potuto dire di loro che erano poco intelligenti . Avverto per tempo che in occasione dell’anniversario dei miei cinque anni di ordinazione , presbiterale non voglio comparire in quelle orrende pubblicazioni rosa che i goditivi curiali stampano e diffondono, sporcando bacheche ma soprattutto l’opinione pubblica , né voglio essere associato ai luoghi dove la mangia bevi o la trangugia e divora si riuniscono per far gonfiare il loro smisurato “ ventre ” . Mi sentirò in obbligo , di cancellare materialmente il mio nome se pubblicato , non autorizzo nessuno ad esporre il mio nome su bollettini , giornali , pubblicazioni o manifesti da quella gente , non gradisco essere esposto alle loro gogne mediatiche da strapazzo ….. come il Battista voglio solo sparire ed essere dimenticato ,senza però rinunciare ad essere parola …. fuori dal coro … controcorrente … trasparente . Non amo le festaiole adunate , le abbuffate alla faccia dei veri poveri , non certo come gli assistiti di certe organizzazioni pseudo caritative a cui viene mantenuto cellulare , gioco d’azzardo , alcool , tabacco e tatuaggi . Alcuni confratelli stanno letteralmente scoppiando , non ne possono più degli atteggiamenti di questa troyca rampante con a capo il re travicello , ma purtroppo tacciono , gli manca il coraggio di uscire allo scoperto , preferiscono soffrire nel fare silenzio , al limite del masochismo , forse trovano davvero piacere nel soffrire . Il loro atteggiamento non è fare silenzio , il silenzio è una cosa seria , presuppone l’azione e il silenzio si manifesta con una azione plasmante , perché il silenzio costruisce e la costruzione è un lento progredire , dunque crescere per giungere al completamento e definire tutti gli spazi progettati . Tacere non è mai costruttivo , è solo distruttivo , distruttivo per chi vi è costretto e per chi costringe , ma forse è più distruttivo per chi costringe perché nega la libertà altrui , nega l’affermazione altrui , nega l’altrui personalità non riuscendo però a negare l’altrui dignità anzi rafforzandola , perché la dignità non si piega ; si muore per essa , per essere uomo ….. si muore . I confratelli un segnale lo danno , scarsa è la loro partecipazione sul presbiterio … c’è defezione nel presbiterio , rimane un solo gruppo legato soprattutto dal desiderio di avanzare negli incarichi e di accumularli ; gente che si vende e si svende pur di ottenere la possibilità di imporre il silenzio …… l’obbedienza …. loro sono i veri morti ….. loro hanno perso la loro dignità …. hanno barattato la loro dignità con l’effimero … hanno stretto un patto con il maligno …. chi muore non rinunciando alla propria dignità, al proprio dovere di uomo , di cristiano , chi non rinuncia alla verità , al contrario vive per sempre , eternamente . Ben diverso è chi progetta di provocare quella morte , proprio perché innalza all’eternità il condannato , il carnefice muore , eternamente muore , precipita nell’oblio , scende nell’Ade del non ricordo perché chi è privo di virtù , è un nome che non genera entusiasmo .