IL FARAONE: L'UOMO DELLE DIECI PIAGHE

29.12.2015 08:30

Ho incontrato un fedele che ha partecipato alla funzione del 26 dicembre nella chiesa che si affaccia sulla piazza del faraone di cui non ricordo il nome …. l’ho dimenticato anche perché sono stato ordinato prete altrove . Ha confuso il vescovo di Tortona con il vescovo di Ivrea , ciò a dire quanto la macchina dell’informazione sia efficiente in questa cittadina provinciale e la macchina dell’informazione cattolica è sotto l’egida del ministro della pastorale della diocesi il grande frequentatore dei mercatini dell’Alto Adige , in cui si compiono o si comprano le opere di misericordia corporale e spirituale .

Il vescovo di Tortona , frate francescano , biellese di origine che a differenza del nostro è stato voluto vescovo direttamente da Papa Francesco ( lo abbiamo visto in televisione, durante la visita del Papa ad Assisi ),  è stato invitato a presiedere la solenne celebrazione nella festa di S. Stefano Patrono della diocesi .  Dico  a differenza del nostro , perché il faraone vanta di essere stato nominato direttamente da Giovanni Paolo II , ma in realtà qualcuno ha fatto il suo nome e ha garantito per lui e noi ce lo siamo “ beccato “ , questa in soldoni ( per restare in tema del denaro tanto amato in questa diocesi ) è come si sono svolti i fatti . Ora il fedele mi ha informato che il vescovo di Tortona ha chiesto , durante l’omelia , che i seminari vuoti ( e con loro altri edifici ) fossero impiegati per ospitare gli immigrati . Questo dimostra che è ben informato , il nostro seminario , che non esiste più , è divenuto sede di uffici , camere da letto , cucine , refettori , è dunque vuoto , vuoto di quella che dovrebbe essere la sua specifica funzione  e nel ricordalo al faraone , il confratello gli  ha subito affibbiato uno schiaffone , un man rovescio che lui  ha incassato con un sorriso , quel suo caratteristico sorriso amaro , ma sotto , sotto ha avuto un  travaso di bile , lui ma anche il suo governo , la troyca lì radunata in pompa magna con croce e mozzetta , tra l’altro c’era anche il nano dell’elemosina , il disobbediente , il prete contro , che quando il capo chiama , si presenta e si veste e si comporta come il capo vuole , solo perché il capo tiene la cassa (la distribuzione dell’otto per mille ) e qui da noi vige il detto “ chi li ha , vince “ , ecco spiegato l’attaccamento al denaro dunque l’equazione , diocesi = denaro  e diocesi = potere …… denaro e potere  …. potere e denaro . Il faraone & company hanno avuto il loro travaso di bile , il loro ben servito , perché in diocesi solo il sottoscritto ha il coraggio di scrivere che il seminario è morto e vuoto e a mio modesto avviso dovrebbe essere usato diversamente dall’ospitare i migranti , basta leggere i miei articoli , i migranti devono essere ospitati a palazzo , nella camera dei ritratti dove troneggia quello , malfatto , del faraone . Il vescovo di Tortona , è venuto a Biella e mi ha dato ragione e questo fa rodere il fegato ai sacerdoti del tempio . Non tutti i seminari sono vuoti , quello di Ivrea ad esempio era vuoto prima dell’arrivo dell’altro vescovo biellese , quello che non gli era simpatico da prete ……… l’invidia è schiavitù e la schiavitù è infelicità , per farvi un’idea  vi invito a vistare i siti delle due diocesi , cari amici di Chiesa Controcorrente  e fare un raffronto , doveroso , per giustizia , per constatare le macroscopiche differenze ; le deficienze dell’una , la nostra , in confronto alle eccellenze dell’altra , Ivrea , e qui un secondo schiaffone , sempre da un confratello . Questo faraone è un  fallimento su tutti i fronti , è la piaga di questa diocesi , anzi è la personificazione delle bibliche dieci piaghe che si sono abbattute in Egitto al tempo di Mosè  e poi qui da noi con questo governo   e purtroppo non si sa fino a quando durerà , per ora si paventa il 2020 ma si spera all’efficienza organizzativa di Papa Francesco , oltre che alla misericordia di Dio . Ci “ becco ”sempre , sono profeta , disprezzato in patria , ma profeta e se dicono che mi pavoneggio sbagliano , solo un masochista può pavoneggiarsi delle stroncature , infatti i profeti sono stati bastonati e perseguitati e uccisi non hanno avuto il tempo per pavoneggiarsi , sono perdenti , perché controcorrente dunque non hanno seguito , smuovono gli animi , ma non hanno seguito almeno nell’immediato  . Il profeta suo malgrado fa quello che la sua coscienza gli indica , controvoglia e per obbedienza …. ma non certo al faraone . Il profeta sa di perdere e di perdere sempre , sistematicamente perdere . Il suo lavoro verrà riconosciuto , perché verrà riconosciuto , ma solo quando più non sarà . Il profeta sacerdote , è il capro espiatorio abbandonato nel deserto ( come scrisse don Barsotti in quella frase che fu il motto della mia ordinazione presbiterale nel 2012 e che è riportata nel sito ) perché carico di tutte le maledizioni che si è attirato per il bene degli altri , il profeta sa soffrire per la sua nullità , impotenza non per la sua inutilità . E’ utile e indispensabile il profeta  perché punge , tocca come canta Guccini nel suo brano Cirano , condannato alla solitudine dall’uomo , quella solitudine che è la condivisione del tempo con Dio ; lì si incontra Dio , non certo il 26 dicembre  , in compagnia del nano dell’elemosina o del faraone o della troyca o dell’allegra mangia bevi   . La solitudine , l’abbandono , la persecuzione , l’ingiustizia inferta e sofferta sono vittorie pagate care , nella vita del profeta , con il disprezzo  “ quando sono debole è allora che sono forte “ scrive S. Paolo e ancora leggiamo nella Sacra Scrittura , l’elenco delle sofferenze , anche fisiche,  che Paolo subisce per la diffusione della Parola  e ancora ….. meditiamo l’abbandono del Cristo da parte dei suoi , la sua Passione ….. il martirio di Stefano che hanno celebrato il 26 dicembre con la testa già all’aperitivo , al pranzo e agli incontri con le autorità … cose queste che al Battista , ultimo dei profeti,  non toccavano , anzi il 26 dicembre due paroline introdotte con quel suo “ non ti è lecito ….. “ le avrebbe dette oltre a chi dovrebbe avere cura delle anime di questa diocesi , anche alle autorità che governano questa realtà sociale e politica , non di certo ha fatto così il faraone sempre alla ricerca della compiacenza delle autorità al solo scopo di completare la sua piramide tombale  ……  lo stesso Cristo ai sacerdoti del tempio il 26 dicembre anche lui qualcosina avrebbe detto , si sarebbe tolto qualche sassolino dai “ sandali “ si legga e si mediti Matteo : “ sulla Cattedra di Mosè sono seduti gli scribi e i farisei “  che Gesù chiamerà “ ipocriti “ …. , o meglio ancora  “ hanno fatto della casa del Padre mio una spelonca di ladri  ! “ .