IL GOVERNO DELLA TETRA COMPAGNIA

25.01.2016 08:29

“ Condividere è il vero modo di amare “ è una delle tante frasi attribuite a papa Francesco , io ne ho preso visione perché riportata su di una agenda che mi è stata regalata da un confratello che non segue le direttive di indifferenza che il governo locale di questa decadente diocesi ha impartito ai suoi adepti nei miei confronti . Se penso all’ultima nomina di cui vi scrivevo nei giorni scorsi , cari amici di Chiesa Controcorrente , è evidente come questa sia in contrasto con le disposizioni petrine che emergono chiare da questa frase …. La condivisione degli incarichi dovrebbe essere attuata per una partecipazione il più allargata possibile proprio per promuovere ed attuare … la condivisione . Per rendere possibile ciò bisogna dimostrare intelligenza nel comprendere quindi applicare ciò che il papa suggerisce , … ma sull’intelligenza di certa gente ho le mie riserve , i miei dubbi , seri dubbi . La condivisione è lo spartire con altri ciò che si possiede , ciò che si pensa , è far partecipi gli altri in un comparto circolare , dare e ricevere , ciò che si ha o che si è , scambiare … che è poi quel movimento Trinitario che tiene insieme le tre Persone della SS. Trinità : la pericoresi . Condividere è affidarsi all’altro , averne fiducia , riporre in lui la nostra fede , la nostra speranza quindi il nostro amore , almeno per quanto ne siamo capaci . Condividere diviene quindi un atto …. in un cristiano , quasi automatico , cercato , voluto . Dio divide ,condivide il suo creato con le sue stesse creature rendendole partecipi del tutto , dunque anche di se stesso ….. che è del tutto, Tutto . La non divisione , la non condivisione , la non educazione da parte di un pastore non ad un progetto di condivisione ( quelli ne hanno bizzeffe ) ma all’idea stessa di condivisione diviene un peccato , è peccato e peccato grave . La condivisione non è , dicevo prima , legata alla sola materialità ,non è legata al solo bene materiale , ma a tutti beni , materiali e non . Se non condivido , se non mi sforzo , se non tendo alla condivisione , non posso dirmi alla sequele del Cristo . In me deve esserci la disposizione alla condivisione perchè educato ad essa , in famiglia principalmente , ma sopratutto attraverso la comunità cristiana nella persona dei suoi pastori , dei suoi ministri . La condivisione è dunque la frammentazione di un bene verso uno o più possibili fruitori , per il bene di tutti , bene fisico , morale , spirituale al fine dell’educazione … nel nostro caso cristiana . Quando il vescovo , il pastore , affida gli incarichi sempre alle stesse persone , non ama , perché non condivide , ma concentra , cioè predilige, è di parte , partigiano . Non si giustifichino tirando in ballo le capacità , perché anche in questo caso dico che bisogna saper individuare , educare e crescere anche nelle capacità , bisogna saper discernere e questo fatto a questo pastore ed ai suoi stretti collaboratori manca , non solo manca , ma …. con malizia incarica sempre le stesse persone; mentre gli incarichi dovrebbero essere distribuiti con cognizione di causa , vi scrivevo già precedentemente dei casi di conflitto di interessi ben conosciuti ma elusi , per non volere condividere . Colpevole , anzi maggior colpevole è colui che accetta più incarichi , perché se chi nomina è irresponsabile è necessario , da parte di chi riceve la o le nomine , che metta in evidenza l’irresponsabilità . Non è educativo accettare per il solo gusto di accettare e sostenere che se il vescovo incarica bisogna rispondere sempre positivamente , spesso se questo è incapace al discernimento è causa di danni e non faccio altri commenti . Affermava Andreotti che “ il potere logora chi non ce l’ha “ è una frase che denota la pochezza del personaggio e di chi apprezza uscite di questo genere , ed evidenzia solo l’uomo di potere , di un potere corrotto che ha segnato un periodo buio del nostro paese , non è certo un vanto avere coniato quella frase , ma se non altro mette in evidenza un certo tipo di personaggi dai quali prendere le distanze . Ecco io prendo le distanze da gente di questo tipo che accumulano potere per il gusto del potere perché solo così si sentono qualcuno ,mentre al fronte la gente muore con atti di eroismo questi accumulano benemerenze , medaglie e scatti di carriera seduti in comode scrivanie spostando armate e carri armati su di uno scacchiere geografico di legno perché raccomandati . Questa gente non ama , quindi non condivide , accaparra tutto ciò che può , spinta dalla sola avidità, dalla voglia smodata di successo e protagonismo e dal desiderio di guardare gli altri dall’alto in basso …. sono cricche , compagni di merenda , scialbi funzionari , marionette ma non certo preti ,non chiamiamoli preti …. non chiamateli preti cari amici di Chiesa Controcorrente perché come ci invita Gesù , è giusto , è giustizia : “ Dare a Cesare quello che è di Cesare …. “. Amano se stessi , amano il potere , e nessun altro , neppure quello che li fa essere quello che hanno sempre desiderato essere …. più importanti degli altri …. la loro vita è una rincorsa a cercare visibilità e ad offuscare gli altri , tenerli nell’ombra , usarli , sfruttarli e a possedere il potere attraverso ad una copula ( congiunzione ) che non vogliono mai portare a termine . Poi si fanno ritrarre con il santo Padre per aumentare di importanza ,per salire sul piedistallo …. ma non era Giovanni il Battista ( tra i nati di donna il più grande affermava Gesù ) che ha indicato chi doveva indicare per poi diminuire perché l’altro potesse crescere ? “ Lui deve crescere , io invece diminuire “ affermava al culmine della sua santità . Siamo alle solite Calimero, Gesù con questi è lapidario …. dicono e non fanno … e vergognamoci pure di questa gente perché ne abbiamo tutti i diritti , avendone però misericordia …. in fondo per quei poveretti è brutto , bruttissimo non sapere amare o spesso illudersi di amare ….. perché l’illusione di un amore è amore distorto … e su questa affermazione …. chi ha orecchie per intendere intenda . Tutto comunque si ferma al potere , una delle tre tentazioni che satana propone a Gesù “ … tutte queste cose ti darò …. “ …. Guccini invece canta , nella suo Don Chisciotte, che il potere e il male hanno una aspetto “ così “ tetro e conclude lapidario che il potere è l’immondizia della storia degli umani che con lo sterco del diavolo con cui papa Francesco indica il denaro fa un bel quadretto di questa tetra compagnia che governa questa povera diocesi.