Il legno e il segno della Croce
17.10.2020 15:13
Fratelli cristiani in questa XXIX domenica del Tempo Ordinario la Liturgia della Parola ci informa cosa pensavano gli erodiani e i farisei ( cioè , in Israele , la società del tempo , quella che contava ) coloro che gestivano il potere economico , politico , sociale , religioso , per intenderci coloro che governavano la nazione .
Il potere , gli uomini di potere , coloro che costituivano le caste che governavano il paese , di Gesù pensavano che era un uomo schietto cioè integerrimo , puro , retto , onesto : “ … Maestro sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità . Tu non hai soggezzione di alcuno , perché non guardi in faccia a nessuno … “ annota Matteo nel brano di Vangelo che oggi è stato proclamato .
L’evagelista Luca ( 4, 36 ) riporta nel suo Vangelo , che la gente , del modo di operare di Gesù , era ammirata , piacevolmenta colpita dalla sua autorevolezza : “ …. comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno …. “ .
C’è dunque da chiedersi perché hanno ucciso Gesù ?
Perché hanno assassinato un uomo schietto , giusto , un uomo autorevole diversamente dagli scribi e dai farisei che diversamente dall’essere autorevoli erano autoritari e la gente paragonando il loro insegnamento e comportamento con quello di Gesù aveva questa opinione : “ … erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi … “ annota Marco ( 1,22 ) nel suo Vangelo .
Chi è dalla parte della verità è giusto per natura e definizione .
Cosa spinge dunque accanirsi contro un uomo di questo genere , un uomo ritenuto virtuoso ?
La fama , l’essere preso in considerazione , la paura di perdere consensi da parte di coloro che detenevano il potere , l’effimero potere . Ancora Luca ( 4,37 ) di Gesù osserva , quindi trascrive : “ … E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione … “ . La fama di Gesù , la notorietà , i consensi si diffondono perché la sua Parola e il suo modo di vivere è veritiero è parte della verità e ciò non solo si coglie ma se ne fa esperienza ; l’incontro con Gesù produce consenso , genera consenso , convince , spinge ad un nuovo modo di vivere , converte , è controcorrente , rivoluzionario ,diverso .
Il comprendere che non si è dalla parte della verità , l’invidia per chi detiene la verità , la paura di essere giudicati dalla verità questo percepiscono i farisei , gli erodiani , la società , le caste , i gruppi di potere . Coloro che contano che governano sono terrorizzati dalla sola idea di perdere i loro privilegi e tra questi quello più importante : la fama , i consensi che li portano ad essere considerati da una moltitudine giusti , retti , senza macchia , uomini di successo , importanti , prestigiosi , temuti .
Gesù racconta una parabola che delinea la statura morale dei farisei e delle classi che a quel tempo contavano e che contano o meglio che credono di contare .
Luca ( 8, 10-14 ) da buon cronista riporta quella parabola nel suo Vangelo ed io non posso non proporvela integralmente : “ …. Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».
I farisei , le classi che contano , che governano , che ci governano , fratelli cristiani ci disprezzano e se disprezzano il più piccolo di noi disprezzano Dio , sono parole di Gesù , parte del discorso escatologico pronunciato fuori dal tempio di Gerusalemme ai suoi discepoli : “ … In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me … “ . ( Mt.25,45 ) Ecco delineato il disprezzo , il non fare per chi ha fatto , il non essere per chi ha dato l’essere , per chi ha fatto dell’essere , l’essere .
Le classi che contano ,scribi e farisei , le classi che detengono , che esercitano il potere , che governano , che ci governano fratelli cristiani amano come insegna Gesù ( Mt.23): “ … essere ammirati dagli uomini … i posti di onore nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe … i saluti nelle piazze … sentirsi chiamare rabbì dalla gente … “ . Di questi Gesù ( Mt.23,4 ) osserva che : “ … dicono e non fanno … “ ( Mt.23,3 ) e “ … legano … pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente , ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito … “. E se nel discorso della montagna Gesù delinea i tratti di coloro che si possono definire beati , coloro che in quel luogo giunsero per ascoltare la sua Parola , per le classi detentrici del potere lanciò più e più volte questo ammonimento che è anche un avvertimento e che si può leggere ripetuto nel capitolo 23 del Vangelo di Matteo : “ … guai a voi scribi e farisei ipocriti … “ sino a paragonare e definire quelle classi , quella casta , quei gruppi di potere : “ … serpenti , razza di vipere … “( Mt.23,33 ) e ancora Gesù , annota Luca ( 12,1 ) mette in guardia “ … migliaia di persone … “ con queste parole : “ … Guardatevi bene dal lievito dei farisei che è l’ipocrisia … “ .
La contraddizione , l’ipocrisia degli scribi e dei farisei è palese , definiscono positivamente Gesù tramando contro di lui . E’ la modalità , il modo di vivere e soppravvivere degli uomini di potere , delle classi dominanti , dove la verità è sostituita dalla menzogna , anzi è la menzogna , e la luce ne è la sua assenza , cioè buio , tenebra .
Gli scribi e i farisei , le classi dominanti si possono identificare in coloro che baciarono Gesù ancor prima di Giuda e il loro bacio , il loro tradimento è ben più grave di quello di Giuda , perché in loro non c’è stato pentimento , come c’è stato nell’apostolo , anzi hanno tramandato subdolamente quel modus vivendi , hanno fatto del negare la verità , del sopprimere la verità il normale modo di vivere e lo hanno tramandato sino ai giorni nostri attraverso una catena di settari adepti .
Ciò che conta fratelli cristiani , ciò che è fondamentale per noi , fratelli cristiani è non intraprendere la via al fariseismo , non appartenere alle classi dominanti e ciò può avvenire comprendendo che dobbiamo vivere separati da questo mondo perché pur essendo nel mondo , noi cristiani , se ci definiamo tali , non siamo del mondo lo ricorda Gesù ( Gv.15, 19 ) : “ … Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo …. il mondo vi odia … “ .
Vivere da separati , significa vivere appartati , in disparte , significa distinguersi , caratterizzarsi , essere diversi , riservati , dunque riservare … riservare la nostra vita al Signore , dedicare a Lui la nostra vita le nostre attenzioni . Questa riservatezza è il significato , l’etimologia , della parola santo , parola chel’apostolo Paolo , usa nel definire i membri delle comunità cristiane a cui invia le sue lettere , i destinatari delle sue lettere .
La separazione , l’essere santi non avvviene con l’esclusione dagli altri e degli altri , ma nel consegnarsi al Signore , nell’agire per Lui è la raccomandazione che Paolo invia alla comunità che era in Colossi (3,23 ) : “ … Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini … “ e Pietro nella sua prima lettera ( 4,10-11 ) impartisce queste disposizioni : “ … Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l'energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartiene la gloria e la potenza nei secoli dei secoli… “ e conclude con la parola latina “ … Amen! … “ che tradotto significa così sia , sia così , è l’imperativo ed esclamativo : fatelo ! Attuatelo ! Vivetelo ! Esprimetelo !
La via alla verità è stretta , lunga , tortuosa , soleggiata , arida e si inerpica .
Così non è la via alla menzogna e della menzogna , comoda , larga , pianeggiante , anche in leggera discesa , ombreggiata , piacevole da percorrere, incorniciata da lussureggianti prati erbosi e sulla quale si possono incontrare numerose fresche sorgenti.
La si imbocca facilmente la via della menzogna a differenza della via alla verità che è difficile da individuare , da trovare , e bisogna essere in possesso di una buona dose di coraggio nell’imboccarla ed è necessario essere perseveranti nel percorrerla ed essere disponibili a subirne l’onere e a sopportarne le conseguenze .
Cosè rimasto dell’uomo veritiero che insegna la via di Dio secondo verità e che non ha soggezzione di nessuno ? Il legno e il segno della croce .