IL MANAGER DEL SUO ORTICELLO
“ Ma mi rivolgo ai giovani : pensate cosa fate della vostra vita …… La missionarietà , non è fare proselitismo …….. “ testimonianza “ : questa è la grande missionarietà eroica della Chiesa “ . Queste e tante altre sono le osservazioni del Papa raccontate con semplicità ieri in udienza e maturate durante la sua esperienza nel suo viaggio apostolico in Africa .
Mentre il Santo Padre auspica una Chiesa in uscita , missionaria e invita i giovani a fare una seria riflessione sul possibile dono della loro vita a servizio degli ultimi presso le missioni , qui da noi in diocesi si sono chiuse le missioni …. dal Perù si è richiamato in diocesi il fidei donum che là operava …. l’Argentina è stata lasciata morire , ma in fondo là si erano impiegati i laici invece di donare preti …. per il Brasile ci ha pensato il Vescovo locale a rispedire a casa il missionario , lì non c’era chiarezza e di quell’esperienza non ci hanno mai raccontato la verità né mai la racconteranno e se la racconteranno non sarà la verità . Verità sarà quando in contradditorio , saranno sentite le ragioni del vescovo locale , ( cioè mai ) un italo – brasiliano missionario per anni nelle Filippine , non certo il tipo di missionario all’acqua di rose di casa nostra .
Monsignore è un manager dedito alla pseudo cura del suo orticello , suo compito piazzare pedine a destra a manca per tappare buchi , cioè non è pastore . Ma non lo ha capito e non lo capirà mai perchè si è volutamente circondato di incapaci collaboratori che posseggono un’unica capacità quella di assecondarlo ottenendo in cambio favori ( e questa è prostituzione ) ad esempio i soldi per i “ cessi “nuovi , per la cucina professionale e non sono mie invenzioni ma dati che riporta il giornale diocesano ( dunque non sono neppure furbi perché si denunciano da soli ) soldi che ottengono a danno della CEI dai fondi dell’otto per mille , inserendo in questi progetti lo spazio per la cappella così da far passare il fabbricato come edificio adibito al culto ,( per essere chiari fregano la CEI ) .
Se non hanno il coraggio di investire nelle missioni perderanno anche quello che hanno qui , a Dio non piacciono gli avari , gli spilorci , i furbetti e non piace la gente che ha spento con metodo e imposizioni le vocazioni missionarie per tappare qualche buco qui , sottomettendo i preti a quattro borghesi bacia pile ben introdotti che vogliono che il prete , pagando , gli celebri la S. Messa dove vogliono loro , a che ora vogliono loro e per chi vogliono loro …. borghesucci che si sono comprati a suon di offerte il diritto di dire la loro e di imporla , ma la giustizia di Dio sarà inesorabile per gli uni e per gli altri . Cito il Vangelo perché monsignore non lo farà mai , gli mancano gli attributi , il coraggio del pastore , la stoffa del pastore che puzza di pecora ,perché vive nel gregge , con il gregge , per il gregge , lui che è un damerino , veste da damerino , si profuma come un damerino e si fa fotografare e ritrarre in posa , lavato e ben stirato . Si sono visti in questi giorni di visita del Santo Padre nel Continente Nero gli abiti dei prelati africani , non sono certo quelli della note sartorie ecclesiastiche di Roma dove questi damerini di corte si vestono per compiacersi e compiacere i paggi e i paggetti che li circondano , li assecondano e li servono . Il Signore , è scritto nel Vangelo , ha dato delle monete ai suoi servi, c’è chi le ha fatte ben fruttare e c’è chi per paura di perderle le ha sotterrate , perdendo anche l’interesse legale , monsignore è questo servo , usa la gente come pedine ha spento vocazioni missionarie , ha chiuso missioni , ha ferito e umiliato la generosità e la carità di questo santo popolo di Dio , per tappare buchi , con il suo comportamento per nulla oculato non è stato capace di investire , di rischiare, anzi ha contribuito ad allargare i buchi avendo permesso al tarlo di insidiarsi nella lana ……. ma quando se ne andrà questo puparo con i suoi pupi , con il suo grigio e triste teatrino , alquanto decadente e tendente allo squallore ? Quando lo farà sarà troppo tardi , ciò che ha chiuso e distrutto sarà possibile riaprirlo e ricostruirlo ma con immani ed erculee fatiche , ciò che non ha seminato non sarà più possibile raccogliere , questo ha consegnato il campo ai rovi e il rovo corre si ramifica e soffoca …. Non basta estirpare e dissodare , bisogna bruciare per non permettere che ricresca . L’unica speranza che il Santo Padre accetti le dimissioni al compimento del 75° anni d’età di questo damerino , di questo faraone oppure si spera nell’opzione promozione nei vari uffici amministrativi in quegli apparati burocratici che danno prestigio a chi possiede una limitata mentalità provinciale , dove regalano il panettone e la bottiglia a Natale e il cesto viveri con l’agenda in pelle con stampate le iniziali , ma forse queste cose già le riceve qui dai suoi amici borghesi …….. insomma tutto ciò che vuole ma l’importante che si liberi al più presto il gregge dal mercenario .