E' LA NUOVA BUONA NOVELLA: UNA PECORA DEL GREGGE NON E' DEGNA DELL'ATTENZIONE DEL PASTORE

10.10.2014 08:49

Ho telefonato ieri alla signora Antonella Buscaglia, candidata sindaco del Movimento cinque stelle alle ultime elezioni amministrative cittadine, latore, con l’altro consigliere del Movimento, di un accorato appello (pubblicato dal giornale Eco di Biella) al vescovo di Biella affinchè rinunciasse ai lavori di sistemazione di Piazza del Duomo, quella che io chiamo ironicamente piazza del Faraone. La mia telefonata aveva lo scopo di sincerarmi se e quando il vescovo avesse risposto a quanto gli era stato richiesto, e ho appreso, ( non stupendomi affatto) che non aveva risposto. Denuncio l’arroganza e la mancanza di educazione, ma fa parte del suo rituale, che non è proprio certamente del buon pastore, ma del cattivo pastore, (quello che Gesù definisce mercenario) colui che con il suo atteggiamento snobba le pecore del gregge. E mi ripeto, il non rispondere, il sottrarsi al dialogo e al rapporto cercati è segno di arroganza, maleducazione, mancanza di sensibilità e dimostrazione di a-socialità: un cattivo pastore! Gesù dice: “Sono stato inviato alle pecore perdute della casa d’Israle”  e ancora :” non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati” La signora Buscaglia non è certamente una top model, (le famiglie bene delle quali il vescovo si circonda), dunque ha o meglio dovrebbe avere da parte del vescovo la sua totale attenzione, questo per bocca di Gesù. Inoltre mi consta che Benedetto XVI ha risposto a Odifreddi  (le risposte sono pubblicate in un  breve saggio), scusandosi con quest’ultimo per il ritardo della sua risposta. Sappiamo, che Odifreddi  non sposa la linea di pensiero del santo padre, eppure un uomo di spessore risponde. L’attuale papa, Francesco, secondo le sue possibilità è arrivato addirittura a telefonare direttamente per rispondere a chi gli aveva scritto. Evidentemente si parla di uomini di una solida statura morale, spirituale e intellettuale, dunque il nostro presule invece di sfoggiare spavaldo un’ottusa arroganza impari l’umiltà, l’educazione e l’intelligenza dei miti.