IL PAPA E IL MIO VESCOVO
Il 19 marzo , il Santo Padre ha ordinato in S.Pietro due nuovi Vescovi e durante l’omelia ha ricordato alcune peculiarità che caratterizzano la missione a cui sono chiamati i candidati all’episcopato . Ne ripropongo alcune per voi cari amici di Chiesa Controcorrente, quelle che a mio avviso sono le più significative non avendone colto la loro manifestazione nel mio vescovo . Devo dire per onor di cronache che nessuna delle peculiarità elencate dal santo Padre ho colto nel mio vescovo … nessuna … ma per una forma di “ pietas “ ne evidenzio solo due , che danno comunque il quadro della pochezza del personaggio . Il Papa ritiene che un presbitero , non debba fare anticamera quando si reca dal vescovo . Io sono stato allontanato dall’episcopio dal suo vicario, un monsignore lanciato in carriera non direi slanciato perché è più largo che alto ; dalla caritas dal suo economo diocesano un ordinato in pensione che invece di esercitare la carità ( legga gli atti degli Apostoli sull’istituzione dei diaconi ) permettendo che un giovane in quel posto , che lui occupa ingiustamente per la legge di Dio , realizzi la sua professione e trovi la sua dignità ; e infine sono stato allontanato dal seminario dall’ economo , un laico pensionato amico degli amici dell’amico , ( la massoneria bianca è pur sempre massoneria ) che anche lui occupa un posto che non gli spetterebbe . CVD ( come volevasi dimostrare ) non ho più un posto dove possa incontrare il mio vescovo , io d’altra parte sono un dissidente e dissenziente sul suo modo governare dunque sono da epurare , scartare . Il papa scrive che il prossimo del vescovo è il suo presbitero , ma per il mio vescovo il suo prossimo sono o i preti che lo assecondano aspirando ad una carriera , sognano tutti l’episcopato , il palazzo , la bella vita ( come se non la facessero già ) , ardiscono alla fascia , allo zucchetto , al sigillo ed alla croce , loro che oggi non portano neppure la talare , domani ti faranno incolonnare per farsi baciare la mano …. Il mio vescovo ha bisogno di gente di questo tipo , a cui far fare i lavori sporchi … riprendere i preti …. se ne guardino bene dal solo avvicinarsi a me quei quattro tirapiedi che lo circondano …. li aspetto … ma non hanno gli attributi , non sarebbero servi …. schiavi … tirapiedi …. sanno parlare dietro le spalle … congiurano …. Questo è l’ambiente che quel galant’uomo del mio vescovo ha instaurato … settario , omertoso , rancoroso , vendicativo ….. la sua porta è aperta per il ricco e per il forte …. per il potere …. Un’altra peculiarità che il papa auspica in un Vescovo è il guardare negli occhi …. Per le poche volte che mi ha ricevuto in udienza , non mi ha mai guardato negli occhi , guardava il pavimento , più volte gli ho ricordato che non ero nel tappeto e che doveva guardarmi negli occhi …. Non ha la capacità di reggere lo sguardo oltre che il confronto … Inizia l’approccio con un parlare viscido , strisciante , sorride quasi a prenderti in giro , poi cambia completamente atteggiamento facendo assumere al volto uno sguardo severo , non fissa mai , mi ha conferito l’incarico di amministratore parrocchiale in un piazzale di un autogrill in autostrada durante la pausa “ idraulica “ come lui chiama il guadagnare i gabinetti ….. io gli ho restituito l’amministrazione due mesi dopo in casa sua , ho fatto fatica trovarlo , ho ottenuto quell’incontro solo perché ,determinato nel mio intento , avevo già convocato i tre sindaci dei comuni ( con le sue 19 frazioni ) nei quali la parrocchia si estendeva per dire a loro che sarei salito solo per la S.Messa ; solo allora mi ha ricevuto e in poco tempo mi ha sollevato da un incarico insostenibile per la mia condizione , ricordo , che ho tre figli a carico e un lavoro come S.Paolo , posso vantarmi di mantenermi con il mio lavoro . Il papa ha raccomandato poi ai due nuovi episcopi , di stare vicino ai poveri , agli indifesi , mentre questo inetto che non incarna certamente la figura del pastore mi ha consegnato al suo braccio secolare , che cerca di farmi a pezzi in campo professionale mentre lui mi fa terra bruciata tra i confratelli , non capendo , per i suoi tanti limiti , che solo i confratelli che lui si è comprato con incarichi e prospettive di carriera e di studio lo seguono , ma gli altri lo sopportano …. due anni , solo due anni ci separano dalla presentazione delle sue dimissioni … qui ha portato solo scompiglio , l’incapacità di discernimento il nuovo clero e il pessimo rapporto con l’attuale clero e la disgregazione del suo tessuto sociale che ha portato alla caduta della moralità , i gesti estremi , le ingiustizia nella distribuzione degli incarichi e le agevolazioni ai soliti noti … Concludo prendendo a prestito quanto un vescovo nominato ultimamente da Papa Francesco , scrive ad un suo diretto superiore , e lo scrivo nell’avvicinarsi del giovedì Santo , comunicando la mia assenza alla funzione , auguro al mio vescovo di poter terminare quanto prima il suo mandato di vescovo di questa diocesi , dedicando il tempo di vita che la grazia di Dio deciderà di concedergli , a chiedere perdono a Cristo per i danni da lui recati a questa Chiesa particolare e alla Chiesa del Vescovo di Roma , al quale mi auguro che qualcuno , faccia giungere questo mio scritto , perché sino a quando al vescovo della mia diocesi ed ai suoi adulanti scagnozzi in carriera si permetterà di bastonare i preti come me , i danni che di conseguenza ne deriveranno alla Chiesa saranno sempre più incalcolabili e irreversibili .