IL POTERE POSTO SOTTO I PIEDI

15.08.2016 06:47

Benchè si tenti in tutti i modi di legittimare il potere ( così si regge ogni genere di società e di istituzione ) questo agli occhi di Dio non trova favori . Ricordiamo come il potere sia una delle tentazioni che il diavolo propone a Gesù , quando è solo nel deserto , condotto lì dallo Spirito , perché sia tentato …. Lì , nel deserto luogo scevro da ogni distrazione , quindi luogo , per antonomasia , della concentrazione , lì , proprio lì viene inviato il Cristo affinchè la tentazione alla quale viene sottoposto sia efficace nella sua forma , nel suo metodo e il Cristo la patisca in pienezza , senza sconti per la sua condizione , non come gli uomini che per non assumersi le loro responsabilità trovano sempre una scusante o un capro espiatorio ( e l’inizio di ciò ha origine nel giardino, ciò è evidente , con il rimpallare delle accuse tra l’uomo e la donna ) . Tanto si concentra il demonio nella tentazione , sfruttando dunque , anche la particolarità del luogo ( oggi diremmo la location ) : “ Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse - Tutte queste cose io ti darò se prostrandoti , mi adorerai “ quanto si concentra Cristo nella sua risposta. ( Mt. 4,8 e ss ) Dunque potenza , forza e principati perché potere , sono ostili a Dio , nemici di Dio , quel connubio , quella logica , quell’alleanza da cui ha origine il potere , complottando lo ha assassinato . Ma se come scrive un Paolo ispirato, “ ogni principato , ogni potenza e forza “ sono da Cristo ridotti : “ …. al nulla …. “ ( 1 Cor. 20 e ss ) la cospirazione e l’ azione delittuosa del potere non ha sortito nessun effetto perché Cristo è morto sì , ma : “ … è risorto dai morti …. “ come scrive ancora Paolo …. ed è il primo a risorgere , colui che apre la strada a chi viene dopo di lui ( noi ) per questo è , sempre secondo quello che si legge nella prima lettura di questa XX domenica del tempo ordinario : “ …. primizia di coloro che sono morti “ . Non è il potere che pone sotto i piedi il Cristo , il potere è “ ridotto al nulla “ scrive Paolo , e non basta , ma verrà come ogni nemico di Cristo : “ …. posto …. sotto i suoi piedi “ lui , e i suoi adepti . Il potere è riuscito a ucciderlo e a rinchiuderlo in un sepolcro sorvegliato da guardie armate , ma il sepolcro l’indomani della sua deposizione è vuoto , e la forza e la potenza lì presente ( rappresentata da un drappello di soldati ) è inerme , attonita , stordita mentre il potere a distanza subisce ancora una volta una sconfitta avendo festeggiato l’effimera vittoria . Il potere dunque non può nulla contro il Cristo , non può nulla contro Dio , come non ha potuto nulla , nella storia della salvezza , contro i profeti . Pensiamo a quanto avvenne nel campo di sterminio di Auschwitz ….. una adolescente ebrea , atea , lì internata e sopravvissuta all’olocausto , affermò : “ …. lì … nel luogo dove il mio popolo aveva decretato la morte di Dio , io lo incontrai … “ . Il potere , quel potere che si è manifestato attraverso la forza , la potenza, quel potere violento , rappresentato dall’ideologie totalitarie del 900 ( una valeva l’altra e dalle quali siamo ancora oggi pesantemente influenzati ) non ha potuto fermare o evitare l’incontro , un incontro fecondo , originato da un rapporto maturato attraverso il dialogo nei verdi prati della coscienza , nell’intimità , dove tutto profuma di fiori e di frutta , e si è concluso con una scelta , una libera scelta di reciproca fiducia , in un luogo che si prestava ad essere considerato di totale assenza , dove imperava il nulla , la rassegnazione , la mortificazione sistematica dell’anima , dello spirito e del corpo i pilastri con cui Paolo definisce ciò che noi chiamiamo persona, lì ….. in quelle condizioni quell’ adolescente internata, ha amato e quell’amore fecondo ha trasformato quel luogo in una terra libera , in una terra santa , in un santuario . Lì , in quel giorno , la stessa morte è stata sconfitta e l’uomo morto in Adamo è risorto in una adolescente che ha sconfitto la morte , la rassegnazione e lo stesso dolore , perché il cristiano è colui che per fede , per il suo credo cioè attraverso il Signore , trasforma il dolore in gioia e la morte in vita . Se il potere non può nulla contro il Cristo , non può nulla contro di noi , a patto che si scelga , si ponga fede , si entri nell’ottica di vita , si abbia speranza , si ami . Entrati in quest’ottica anche la morte è vinta , la morte che è nemica di Dio dunque nemica della vita , antitesi della vita stessa , opposizione alla vita . Se il Cristo pone la morte sotto i suoi piedi , anche noi perché figli di Dio , dunque coeredi del Cristo ( scrive Paolo ) quindi figli d’ adozione siamo nemici del potere e nemici della morte e vincitori sul potere e vincitori sulla morte . Se siamo figli di Dio e coeredi di Cristo ereditiamo per diritto legittimo ciò che eredita il Cristo: la vita divina , la resurrezione dai morti , la vita eterna . Per fede , per credo , per scelta , per amore sappiamo che Cristo è stato il primo risorto ( la paolina primizia ) e sappiamo che la vergine Maria gli è succeduta , e per fede sappiamo che anche noi , quando sarà l’ora risorgeremo ,porteremo i nostri corpi gloriosi davanti al Signore per continuare a vivere l’ eternità da questa vita che qui abbiamo iniziato . Ma ciò che è fondamentale è essere consapevoli che il potere è nemico dell’uomo e che è stato posto sotto i nostri piedi , è stato vinto , è vinto già qui , non dobbiamo più inchinarci a lui , ma vivere la libertà dei figli di Dio .