IMPANTANATI
Si domandava un mistico del secolo scorso , durante un corso di esercizi spirituali tenuti nel 1980 rivolgendosi a gente comune non a intellettuali o intellettualoidi o teologi : “ E se l’uomo si sente perduto nella vastità dell’universo , come volete che possa sopportare il contatto con Dio ? Noi si sopporta facilmente , ma perché ci facciamo un Dio domestico , a nostra misura . Siamo tutti dei poveri imbecilli , perché crediamo di poter trattare con Dio come se fosse un nostro fratello maggiore . E’ l’infinito ! E’ l’eterno ! “ . Dio dunque ci dice un mistico non è un nostro fratello maggiore e se lo pensiamo non siamo cristiani ma , imbecilli . “ Il primo sentimento che l’anima prova nei confronti di Dio , se ne percepisce l’esistenza , è il senso di terrore . Se non c’è questo , non c’è religione : né Cristianesimo , né altra religione “ continua il mistico “ ……. La prima reazione della creatura nei confronti di Dio è la fuga . Mysterium tremendum è Dio ……. vi ho sempre detto e ripetuto “ ammoniva i presenti ( la sua comunità ) “ che sul piano naturale non vi è nessun rapporto fra Dio e l’uomo . ….. Lo dice la Bibbia : - Nessuno può vedermi e vivere – (Es. 33,20 ). Il contatto con Dio brucia e consuma . … Lo dice persino Omero : se Giove china lo sguardo , i monti ballano . E ugualmente la Bibbia : - Tocca i monti ed essi fumano – ( Sal. 104,32 ; 144,5) . E che cosa sei tu per reggere il peso di Dio ? “ si domandava ancora il mistico . Ho sentito dire delle dichiarazioni , del sogno profetico di quest’uomo , di questo prete che erano un paradosso ….. profezia , è profezia , di un uomo solo condannato da Dio a vedere oltre e comunicare l’oltre senza essere compreso , ma bollare semplicisticamente , quelle visioni quelle intuizioni rivelate , paradossi . La strada è quella , l’impantanamento , ci stiamo impantanando , solo protesi a considerare il fenomeno sociale , a cercare Dio nell’emergenza sociale e non nell’esigenza spirituale che è quella che regge l’uomo , tolta quella , mancando quella stampella , mancando la stabilità l’uomo crolla come un castello di carte . Abbiamo acquisito una buona pratica ed esperienza nel risolvere problemi sul piano sociale , mentre siamo digiuni di spiritualità , anzi siamo ignoranti di spiritualità sino a divenire stolti , perché abbiamo perso il senso della distanza con Dio …. Dio non è il nostro fratello maggiore ma l’infinito , l’eterno ribadiva il mistico il secolo scorso nel corso della predicazione degli esercizi spirituali . Noi partiamo dal concetto che siamo noi a farci prossimi a Dio , che siamo noi gli artefici , gli autori della nostra maturità , mente è l’esatto contrario è Dio che si fa prossimo all’uomo …. come ? Risponde il mistico : “ … Dio si fa uomo . Siccome Egli ti ama , Egli proporziona Se stesso a te . Tutta la vita religiosa del mondo , dice sant’Ireneo , non è che un adattarsi progressivo di Dio all’uomo ” . Decade , si sbriciola sotto queste parole gravi , dense , “ paradossali “ una certa omiletica , scontata e ripetitiva per nulla edificante , ma purtroppo convincente . Portare tutto sul piano sensibile e non su quello spirituale paga nel breve , stanca nel lungo tempo …. è l’origine dell’allontanamento , dell’abbandono , dell’impantanamento , l’uomo è assetato di quell’acqua che Gesù fa attingere alla Samaritana , di quello è assetato l’uomo , se non la riceve , se non la gusta , non la può ricercare . Non si può dare all’uomo ciò che danno giornalmente i rotocalchi o ciò che l’uomo vuole sentirsi dire , vuole consumare ; la Parola è dura per l’uomo , richiama l’uomo , lo ammonisce , lo separa , cioè lo divide e guarisce quando lacera , quando fa male , colpisce , scandalizza …. il Cristo viene , a sua detta , a portare il fuoco sulla terra , viene a dividere ….. a gettare nel panico che è quello spezzare le abitudini , portare scompiglio . La novità è l’antitesi delle abitudini . Ecco perchè provo terrore di fronte a Dio , parafrasando il mistico del secolo scorso , tanto vicino a noi . Tutte le mie sicurezze si consumano davanti a Lui , non reggono il suo confronto , l’uomo ne scopre e ne fa esperienza della loro nullità e l’uomo senza sicurezze va in paranoia , vaga abulico senza una meta , perde l’orientamento , ecco perché ci si aggrappa alle tematiche sociali , alle emergenze , perché ci si dà un orientamento , una meta , una certezza , quando la vita cristiana , è tutt’altro …. infatti la fede , è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono , e le cose visibili sono di un momento , quelle invisibili sono eterne come scrive Paolo agli Ebrei ( 1,11 ) e nelle seconda lettera ai Corinti (4,17 ) .