IN NOMINE DOMINE???????

24.12.2015 09:45

Nel bollettino della parrocchia del duomo che io definisco, per l’alto contenuto di riferimenti al denaro, un vero e proprio libretto di risparmio più che un bollettino , è riservato uno spazio alla parola del faraone . Devo fare le mie considerazioni sulle sue affermazioni pubbliche considerando che sono state estrapolate dalla lettera pastorale . La prima è una bugia grossa come una casa anzi come una banca parafrasando l’on. Di Battista del movimento cinque stelle , quelle bugie da crescita smisurata del naso , una pinocchiata , come si suol dire “ l’ha sparata grossa “ alla Renzi . Scrive “monsegnieur les pharaones “  : - dobbiamo essere grati per alcune Penitenzerie diocesane : la Cattedrale …… - ma quando mai , c’è un solo sacerdote che confessa il venerdì mattina in cattedrale , disponibile anche al sabato o a richiesta , un vecchio canonico del Capitolo .. ripeto uno … ma per forma bisogna dire quello che non è vero , solo per amore della forma ma in dispregio alla giustizia e la cosa più scandalosa è che ad affermare ciò e scrivere ciò ,sia il pastore ….. ecco perché io dico che non è pastore ma mercenario … e dimostra di esserlo perché racconta “palle” , dà un immagine di ciò che non è , non dice la verità , nasconde la verità . Vera è la disponibilità alla confessione delle altre tre Chiese , ma non quella della Cattedrale . Sulla scia della forma , poi , il faraone consiglia , ai sacerdoti ,  le modalità celebrative da tenere, ma non  fa sapere le sue  (luogo e orario in cui lui confessa ) . Circa le 7 opere della misericordia , sia corporale che spirituale le rispolvera adesso in tempo di Giubileo ,ma non le hai proposte prima , le propone , le consiglia , ma non le attua , forse lui nella sua grazia di stato ne è esente , è dispensato ? ( non è così ) . Poi ci consiglia quello che lui non fa , confermando quello che è scritto nel  Vangelo : “ dicono e non fanno “ e “ legano pesanti fardelli sulle spalle della gente e lori non li spostano neppure con un dito “  : non pratica   l’accoglienza dei migranti ,infatti non c’è né uno ospite nel suo palazzo , al riparo del suo stemma con impresso il suo motto “ In nomine Domine “ cioè nel nome di Dio lui non accoglie , non ospita , il suo motto di fatto gli si rivolta contro , lo accusa . Circa il progetto fra Galdino lo usa per farmi giungere il messaggio che : “ Qualcuno può obbiettare che l’iniziativa di – Fra Galdino – è fredda e non fa incontrare direttamente i poveri “ . Io il messaggio lo recepisco e confermo che nel modo in cui è stato pensato è una iniziativa fredda come è elemosina spicciola a buon mercato per mettersi a posto con la coscienza per sentirsi buoni cristiani , buoni fedeli come le top model che , faraone e suoi stretti collaboratori , incoraggiano . D’altra parte il faraone loda molto le iniziative della parrocchia del duomo prima banca della diocesi e luogo di massima perfezione . Dopo la sua visita pastorale abbiamo appreso attraverso le sue parole e quelle dei borghesi che lì operano che tutto funziona , mentre da altre parti si sono tirate le orecchie alla gente e al parroco , ma lì nella prima banca diocesana  tutto funziona , un alone di santità aleggia sulla parrocchia delle top model . Il progetto fra Galdino fa incontrare fra di loro top model e mercenari , un connubio esplosivo a danno dell’ immagine della Madre Chiesa ridotta ad un’istituzione sociale , cosa che potrebbe fare qualsiasi istituzione non necessariamente religiosa,  ma compensativa per chi non sa più come mettersi in evidenza e la parrocchia del duomo tra preti e laici è il trampolino di lancio in questa ipocrita società  : “ guai a voi scribi e farisei ipocriti “.

L’antico proverbio : “ dimmi con chi vai e ti dirò chi sei “ fotografa la realtà . Dopo avere sbirciato , durante il periodo di Avvento ,in mezzo alle pagine del bollettino parrocchiale , pagine che definisco oscene per il loro negativo messaggio , mi scopro contento di non mettere più piede in quelle SPA che sono la cattedrale , il seminario , la curia ; circa la parrocchia l’avevo conosciuta e cancellata anni fa quando mia madre lavava gabinetti e pavimenti insieme ad altre umili persone del santo popolo di Dio mentre il parroco gustava,  con le borghesissime signore , facenti parte di quella classe sociale che poteva permettersi di pagare, negli anni ’70 , per una tazza di tè, solo 5.000 delle vecchie lire . Da allora non è cambiato nulla , anzi è peggiorato ,perchè non c’è più la partecipazione di allora , oggi c’è solo guerra tra ricchi , tra chi vuol farsi vedere più dell’altro , in parole e opere omettendo la Parola  .  Misericordia , tanta misericordia soprattutto rivolta verso questi preti che mantengono per loro convenienza e per la loro pancia questo statu quo ….. e per il faraone che sovraintende e incoraggia questo sconcio e ingiusto modo di essere .