IN THE GHETTO
Al telegiornale ieri mattina ho sentito la notizia che il ghetto di Venezia , compie se ho capito bene , 500 anni e , se sempre ho capito bene , fu il primo ad essere istituito in Europa . L’autore del servizio informava che di notte gli ebrei venivano rinchiusi nel ghetto , di notte non potevano uscire , era il 29 marzo 1516 . A confermare la creazione da parte veneziana è la parola stessa ghetto , infatti il “ gheto ”era un isolotto su cui sorgeva una fonderia , nel quale furono confinati gli ebrei e da quel giorno l’Europa fece sua questa istituzione . Ghetto dunque è il confinamento . Credo che oggi per la gente che confina suoi simili sia una giornata di festa . Da allora , come già avveniva prima di allora, la gente discrimina altra gente , il Cristo è stato lui stesso discriminato , confinato , per poi essere colpito … così fecero i nazisti a Varsavia , chiusero gli ebrei nel ghetto per farli morire di inedia . La storia non insegna nulla , sempre e per sempre le condanne ai confinamento , la cultura delle scarto che Papa Francesco cerca di combattere , prende il sopravvento soprattutto tra i cristiani . Cristiani erano a Venezia nel 1500 , cristiani sono oggi ma la discriminazione è sempre la stessa , una classe dominante che domina tutte le altre classi , che relega nei vari quartieri della città le classi inferiori che abbassa e innalza perché lo può fare , perché esercita la volontà di imporsi … il potere …. per cattiveria , solo per cattiveria . Non ricevendo in questi giorni il bollettino di Pasqua della parrocchia della cattedrale , che secondo il vescovo – principe della diocesi è modello di virtù per tutti noi che viviamo nel grande ghetto che è quello fuori dai confini della parrocchia della cattedrale , ebbene ho sfogliato il bollettino di Natale dello scorso anno . Nello sfogliarlo , mi sono soffermato sulla sintesi ( il titolo dell’articolo la chiama proprio così : sintesi ) del documento finale del sinodo della famiglia , un elenco di punti caldeggiati dal Santo Padre e mi sono soffermato su uno che la sapiente mano di chi ha fatto sintesi così titola : Valorizzare la donna , tutelare bambini e d anziani , vedovi e disabili . Mi sono fatto una risata , che è risuonata nella limitata metratura che un bagno offre . Le donne in questa diocesi sono usate , il sano femminismo non ha mai bussato alla porta di questa decadente realtà , la misoginia e l’omosessualità di molti preti tendono a solo sfruttare le donne dunque a non valorizzarle anche se a loro sembra così . Parte di questo clero si appoggia a donne che possono completamente controllare e che per formazione non discutono per solo obbedire , paghe dell’attenzione del prete …. donne anche intelligenti ma prive di identità …. le segretarie del capo e la cosa più terribile ed umiliante per il genere femminile è che per fare le segretarie del capo lasciano perdono la regalità della casa . Una delle cose che più mi fa piacere è quando incontro donne di classe , cattoliche , che entrano nei monasteri di clausura sottraendosi alla becera autorità di un frustrato per donarsi alle attenzioni che il sapiente amante ha per la sua amata : Dio . Se ricordo lo sguardo di molte donne che operano sotto ad alcuni preti frustrati e lo confronto con lo sguardo delle claustrali dietro alle grate dei parlatori di conventi e monasteri, mi viene da esclamare alleluia , evviva si sono sottratte agli orchi . Il confronto lo faccio sempre con il mio presbiterio . Continuando nella sapiente sintesi …. la tutela dei bambini e degli anziani è sempre problematica , gli anziani non sono per nulla tutelati , lo sono gli extracomunitari ma non gli anziani , questa è la politica di questo stato e anche la politica della chiesa locale . Tutto per gli stranieri supportati da una parola di Dio volutamente mal interpretata , interpretazione faziosa e partigiana , tollerata e tutelata da chi governa questa diocesi , lo straniero per giustizia ha per lo meno gli stessi diritti di un anziano e non deve averne di più , perché altrimenti è una forma di razzismo al contrario …. ma forse è una forma di appagamento di un individuo malato di protagonismo ….. e i guru , ma non sacerdoti , sono tanti . I bambini non sono tutelati e non parlo di abusi , per quelli dovrebbero essere addetti gli inquirenti , ma denuncio che sono costantemente mantenuti nel virtuale mondo del gioco , da gente che non ha ancora capito che i giochi che propongono non possono competere con i giochi che i bambini scelgono per cui li radunano a Muzzano , li censiscono per dirsi tra di loro quanto sono bravi e poi li perdono , perché tra i preti che li “ sbolognano “ agli assistenti e questi che si fanno pagare per assistere gli sbolognati , i ragazzi comprendono che sono pedine in mano a dei mistificatori quindi non sono tutelati e se ne vanno dietro al primo che ne apprezza le doti calcistiche o altro …. così hanno gli hanno fatto perdere Cristo ed il cristianesimo . Io signori miei , sono vedovo , appartengo al fantastico mondo dei vedovi , che non ha tutela né è valorizzato …. io all’interno di questa diocesi ne sono l’esempio , vedovo , padre e lavoratore , non ho ottenuto un incarico attinente alla mia condizione per l’incapacità al discernimento e la volontà di mai valorizzare ma sempre sfruttare e violentare l’individuo , un po’ per incapacità , molto spesso per una forma di sadismo che si manifesta nei mezzi uomini , coloro che sono incapaci di assumersi delle responsabilità e di prendere delle decisioni . Il clero , lo diceva un confratello psicologo , per il 90 % è formato da personaggi che dal sacerdozio traggono solo un tornaconto e sono preti solo per sfruttare al massimo le opportunità che la vita mondana e lasciva gli riserva . Perché si scrivono nei bollettini queste sintesi ? Per forma , perché così deve essere , perchè questa gente è conscia di dire ma non di fare , così come il Vangelo, che ben conosce il cuore dell’uomo racconta, il cuore dell’uomo è là dove c’è il suo tesoro e se il tesoro è diverso da Dio ……. Il prete non è prete , il vescovo non è vescovo . La liberazione da questa schiavitù è quella di consegnarsi nelle mani di Dio , non in quelle dell’uomo e soprattutto di quegli uomini , ve lo scrivo sempre cari amici di Chiesa Controcorrente vi cito sempre il profeta Geremia : “ Maledetto l’uomo che confida nell’uomo , che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore si allontana il suo cuore “ . Così l’uomo si maledice , si fa violenza da solo , abbraccia una forma di sadismo , la parola d’ordine è fare discernimento , se non si è sicuri delle scelte prima di tutto la preghiera mai mettere nelle mani di un altro se stessi , sentenziava il commediografo latino Plauto : “ homo homini lupus “ ripresa solo in un secondo tempo dal filosofo Hobbes che tradotto significa “ l’uomo è un lupo per l’uomo “ .