L.F.E.

14.07.2016 06:22

E’nel giorno del 14 luglio e pensando proprio alla ricorrenza della presa della Bastiglia , ho scelto di commentare la proposta del nuovo consiglio di amministrazione dell’Atap e del suo presidente ,di vendere le quote della partecipata che amministrano che a detta dei sindacalisti della CGIL , che difendono i diritti dei lavoratori del settore , sino al precedente presidente era azienda “ sana “ , questa è la parola usata e pubblicata su di un articolo del bisettimanale cattolico dai sindacalisti CGIL . Questo suo essere “ sana “ ha la sua origine nei meriti di un uomo non schierato ma reo di essere stato proposto e incaricato dalla giunta uscente ( di destra ) , un amministratore accorto e capace che ha consegnato ad un uomo di apparato , di partito , una partecipata “ sana “ ( riconosciuta da un sindacato non certo di destra ma politicamente vicino alla giunta che oggi governa la città e che vuole svendere la partecipata al privato ) . Il presidente uscente , nella sua gestione , era riuscito non solo a risparmiare ( ricordate il tesoretto di Prodi ebbene lui lo ha lasciato davvero ) ma soprattutto a non licenziare i dipendenti , cioè a non mettere in discussione la dignità di un essere umano , che per il Papa è il lavoro ( si legga il discorso che il Pontefice tenne ai lavoratori sardi a Cagliari ) . Ma l’Italia , l’italietta del capo scout cattolico , il moralista rottamatore cattolico , viene ancora invischiata , trascinata nelle porcherie di partito e, tra un amministratore capace e un uomo di apparato da far emergere , si preferisce il secondo , perché è nella logica di partito ( la prima repubblica non è mai stata rottamata e “ tiene ancora bordone ” ) ….. e poi perché il secondo obbedisce per opportunismo alle direttive del partito ( oggi magari su questo fatto perderà la faccia , ma gli hanno già preparato la ricompensa futura stiamocene certi ) e se il partito ritiene che le quote devono essere vendute per far cassa e il buon amministratore vuole amministrare come il buon padre di famiglia ( Codice Civile dixit ) cioè guadagnare ( sicuramente meno del prezzo di vendita ) , dare sicurezza ai lavoratori e un servizio al pubblico , ebbene prevale sempre la direttiva di partito , e qui subentra il nuovo amministratore che per carriera obbedisce a ciò che gli viene chiesto , la svendita di una azienda sana al privato con , per il pubblico , il ridimensionamento del servizio , e per il personale il ridimensionamento del suo numero che in parole povere significa meno trasporti ( e ciò colpisce la fascia bassa dei cittadini ) e licenziamenti … cioè ….. e che si arrangino . Cassa fatta , carriera fatta , operazione brillante infatti diranno che hanno venduto bene , che hanno incassato ….. ecco spiegati i motivi dei binari unici e degli errori umani in questa Italia ….. soldi , solo soldi , denaro e potere ….. ecco cosa servono gli amministratori pubblici che la politica indica , vuole, pretende e nomina . Quando è stato presentato il nuovo presidente della partecipata , qualche mese fa , tutti abbiamo capito dove si andava a finire . Questo conquistando le prime pagine dei giornali locali ( senza far nulla ) si è costruito il suo futuro mentre l’altro che ha costruito una azienda sana e mantenuto posti di lavoro , non ha ricevuto lo stesso trattamento che questo giornale ha tributato a chi invece per puro opportunismo consegnerà alla scure del privato una azienda a questo punto non più sana , perché il tesoretto e il suo valore saranno ingoiati dal buco nero della cattiva gestione dell’amministrazione pubblica . E’ poi curioso come a fianco dell’articolo sulla volontà di vendita della partecipata , il bisettimanale cattolico , asettico , cioè senza prendere un minimo di posizione , in grassetto pubblica un articolo sulle dichiarazioni di un ex parlamentare comunista , all’attuale partito di cui il capo scout ne è segretario ; un partito , a detta dell’ex parlamentare , che è divenuto un insieme di correnti configurate come veri e propri centri di potere costruiti attorno ad un leader nazionale o regionale ( i partiti lo sono sempre stati , soprattutto la DC , quel mondo cattolico in cui il capo scout militava ) . Ma il bisettimanale prima di entrare in queste problematiche dovrebbe averte il pudore di osservare il comportamento del suo padrone , del suo editore , il vescovo ( ricordo che la società che edita il bisettimanale è una Istituzione Diocesana , Annuario Diocesano dixit ) il quale dei dipendenti della partecipata e di tutte le problematiche inerenti al lavoro che in questi anni hanno flagellato ( come i romani il Cristo ) questo territorio di cui lui dovrebbe esserne i pastore , se ne è sbattuto altamente ….. mai una volta, sul suo giornale , ha difeso di petto e personalmente la dignità della classe lavoratrice , ha però steso la mano e pietito dall’amministrazione comunale la sistemazione della sua Piazza si è venduto , ecco perchè in questi giorni , invece di guardare cosa succede alla sua Chiesa ( perché quella vertenza ha avuto il suo inizio e avrà il suo epilogo in questa Chiesa locale , in questa Diocesi ) se né andato in Albania in “ un viaggio fraterno alla scoperta della Chiesa albanese “ si leggeva nella rubrica “ Vita Ecclesiale “ dell’asettico bisettimanale cattolico ….. ne avrebbe di cose da fare a casa sua … ma questa non è mai stata la sua casa ….. e allora ci resti in Albania ….. Libertè , Egalitè ,Fraternitè ! A questo grido il popolo parigino ha abbattuto le porte della Bastiglia il 14 luglio 1789 .