... la città fortificata è la città assediata ...

29.01.2022 14:37 Fratelli ,il Signore nel rivolgersi a Geremia con le parole che abbiamo ascoltato durante la proclamazione della prima lettura : “ ... Prima di formarti nel grembo materno , ti ho conosciuto , prima che tu uscissi alla luce ti ho consacrato ; ti ho stabilito profeta delle nazioni ... “ di rimando si rivolge a noi , indirizza a noi quelle parole ,fa di noi coloro a cui oggi ,IV domenica del Tempo Ordinario , sono indirizzate. Fratelli essendo a noi oggi rivolte quelle parole, diveniamo i depositari della Parola , come in passato , e precisamente “ ... ai giorni del re Giosia ... “ fu il profeta Geremia . Il Signore dunque da sempre e per sempre si rivolge a qualcuno , sempre dialoga , incontra , cerca qualcuno , cerca l’unomo , la sua creatura , cerca , brama il contatto con l’umano , con l’umanità . Il Signore attraverso la sua Parola scritta comunica e fa conoscere il suo smisurato amore per noi , un amore che non ha pari . Egli infatti ci fa intendere proprio con le parole che rivolse a Geremia che noi , ognuno di noi esiste già nel suo pensiero , è presente a Lui ancor prima di essere concepiti , infatti il Signore si rivolge al profeta Geremia e di conseguenza ad ognuno di noi , fratelli cristiani , con queste parole : “ ... Prima di formarti nel grembo materno , ti ho conosciuto ... “ . Il Signore dunque ha conoscenza di noi ,delle nostre potenzialità , ancor prima che noi fossimo, esistessimo , divenissimo parte di questo mondo . Egli ci ha incontrati , ha coscienza e conoscenza di noi perché presenti nel suo pensiero , pensiero che poi si attua , si realizza , diviene realtà . La nostra vita , la nostra esistenza , è frutto , conseguenza di un pensiero divino , del pensiero di Dio . Fratelli diveniamo , siamo reali, presenti , manifesti ancor prima di nascere , ancor prima di essere concepiti , siamo fin dall’ allora uomini , ecco perché la Chiesa difende il diritto alla vita . Dalle parole ispirate del profeta si evince che siamo vita , siamo in vita già nel pensiero di Dio , da sempre e per sempre . Se presenti da sempre e per sempre , dunque eterni , non possiamo, di conseguenza , essere dimenticati perché esistiamo da sempre ,siamo da sempre e per sempre presenti agli occhi del Signore . Il nostro rapporto con lui è dunque eterno , inizia quando il Signore ha pensato a noi ,ad ognuno di noi e non finisce più , non ha più fine. Il profeta Isaia ( 49,15 ) ci fa giungere queste rassicuranti parole ispirate “ ... Si dimentica forse una donna del suo bambino,così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?Anche se queste donne si dimenticassero,io invece non ti dimenticherò mai ... “ . Per nessuno di noi i piani del Signore sono nascosti ,segreti , occulti , i suoi piani sono manifesti nel creato , nelle creature e nella sua Parola che non solo è proclamata ma è vivente , perchè il rapporto con la creatura sia continuo . Il nostro mandato , lo scopo della nostra esistenza ci è assegnato nel momento in cui il Signore ci ha conosciuto cioè nel momento stesso in cui ci ha pensato duqnue voluto , quindi amato . Nel suo modus operandi , Dio nel suo pensiero creativo ,disegna la nostra immagine , le forma idealmente plasmandola poi con la terra ed alitando ,in essa , lo spirito della vita , come si legge nel libro della Genesi (2,7 ) : “ ... allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente ...”. Il nostro scopo , scopo di ogni essere vivente ,si legge nel libro del profeta Isaia , è testimoniare il Signore , la sua Presenza ( 49,8-9 ) : “ ... Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo,per far risorgere il paese,per farti rioccupare l'eredità devastata,per dire ai prigionieri: Uscite,e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori ... “ e come abbiamo sentito proclamare nella prima lettura tratta dal lbro del profeta Geremia : “ ... ti ho stabilito profeta delle nazioni ... “ . Profeta è colui che fa risuonare la voce di Dio , riporta , riferisce , trasmette le parole , la Parola di Dio attraverso la sua stessa esistenza , testimoniando la Parola con tutto se stesso ,è ciò che Gesù insegna e che Matteo (22,37 ) trascrive nel suo Vangelo : “ ... Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente ... “ . La testimonianza avviene dunque attraverso la nostra esistenza , il nostro modo di essere nel mondo , ciò che siamo, secondo quanto attesta l’apostolo Paolo nella sua prima lettera indirizzata alla comunità cristiana che era in Tessalonica : “ ... l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo ... “ ciò che noi siamo : persona . La testimonianza implica la totalità dell’essere non certamente una o più delle singole parti che compongono la persona . La testimonianza coinvolge le modalità del nostro vivere , il modo con il quale operiamo in questo mondo , come indica S.Pietro nella sua prima lettera ( 4,10-11 ) : “... Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l'energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartiene la gloria e la potenza nei secoli dei secoli ... “ . Fratelli non solo Geremia è profeta , tutti noi lo siamo , in forza della nuova identità che abbiamo ricevuto con il battesimo . Con il sacramento , sì , si diviene profeti , si è chiamati a fare fare risuonare la Parola di Dio , a ripeterla , diffonderla non solo attraverso l’uso della voce ma vivendola , dunque manifestandola a qualsiasi condizione , costi quel che costi . L’invito di Dio è esplicito : “ ... stringi la veste ai fianchi , alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò ...” abbiamo ascoltato dal profeta Geremia .E’ la totale nostra disponibilità , l’abbandono , la consegna , l’atto di amare. Fratelli per il fatto di essere conosciuti da sempre e per sempre da Dio , di essere cioè in sua grazia , siamo certi ,per fede e per la promessa del Signore che Egli ,quando rendiamo testimonianza , è al nostro fianco lo sancì Matteo nel suo Vangelo ( 28,20 ) : “ ... Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo ... “ ; e ,attraverso il profeta Geremia , Dio ci rassicura con queste parole : “ ... non spaventarti ... “ ; e noi fratelli sappiamo , per fede e dalla sua Parola che, diversamente da noi, il Signore è fedele alle sue promesse .Scrisse Paolo al discepolo Timoteo nella sua seconda lettera a lui indirizzata (2,13) : “ ... se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele,perché non può rinnegare se stesso ... “ . La vicinanza del Signore ,l’assistenza del Signore alle creature che gli rendono testimonianza si manifesta nelle parole che Egli stesso ha ispirato al profeta Isaia ( 49,15) : “ ... Si dimentica forse una donna del suo bambino,così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?Anche se queste donne si dimenticassero,io invece non ti dimenticherò mai ... “ . Chi ha reso ,rende e renderà testimonianza ,scrive il profeta Geremia ispirato da Dio , è : “ ... come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi , contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese . Ti faranno guerra , ma non ti vinceranno , perché io sono con te per salvarti ... “ e Matteo riporta nel suo Vangelo queste parole di Gesù ( 5,11-12 ) : “ ... Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi ... “ . La città fortificata dunque è la città assediata . Fratelli , è questa la sorte di coloro che rendono testimonianza al Signore , la loro ricompensa non è dunque in , e di questo mondo ; nessuno ,e per nessuna ragione ci si aspetti riconoscenza dall’uomo, Dio ci ammonisce ancora attraverso le ispirate parole del profeta Geremia ( 17,5 ): “ ... Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore si allontana il suo cuore ... “ ma a queste altre parole ne seguono altre più rassicuranti ( 17,7 ) : “ ... Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia ... “ . Fratelli profeta dunque non è certamente un titolo onorifico ma un onere , condizione di coloro che comprendono, coltivano e approfondiscono il rapporto di conoscenza che Dio propone , aprendo alla sua azione le più recondite profondità del loro cuore è colui che a Dio si consegna , si abbandona e che da Dio , per questa suadisponibilità , riceve gioia ed esultanza .