LA FRETTA

20.12.2015 08:58

Colpisce molto la fretta di Maria nel racconto lucano appena ascoltato , è sicuramente la fretta di una giovane , che si scopre incinta prima di sposarsi e che può essere accusata di adulterio , dunque lapidata secondo la legge di Mosè  e cerca,  allontanandosi dal suo paese, riparo , discrezione ….. lontano , dove la gente non sa, non conosce , non può ancora giudicare  . Ma quella fretta ha anche una sua valenza se, come siamo invitati dalla Sacra Scrittura, leggiamo il racconto trasfigurandolo , andando cioè oltre le parole , oltre il significato convenzionale , letterale , cioè se andiamo oltre la cronaca , se ci addentriamo non solo nella storia ma nella storia della salvezza . La fretta è fondamentale nella storia della salvezza , come non lo è nella storia , il proverbio conferma quanto affermo : “ La fretta è una cattiva consigliera “  ma nella storia della salvezza è salutare , fondamentale ,infatti  la fede si abbraccia subito , ci si consegna subito immediatamente dunque nella fretta , poi , solo poi si medita , si rumina , cioè ci si torna sopra , ma l’innamoramento avviene nell’immediato , subito , compiendo un atto frettoloso , di fretta per poi essere mediato , meditato . Così fanno di apostoli , lasciano subito , annotano gli evangelisti , padre , barche , reti , poi per tre anni seguono la Parola che mediteranno e rumineranno per poi  testimoniarla con la loro vita , morendo per la Parola , con la Parola ,dopo essere stati plasmati e cresciuti dalla Parola , dalla calma dell’ascolto , ma catturati dalla fretta . La fretta dunque è porta alla calma , alla rivisitazione , alla pazienza , all’ascolto , alla meditazione , alla contemplazione , questo è  cristianesimo , questo è il messaggio cristiano , questa è la storia della salvezza , il capovolgimento della realtà , è la nuova realtà .

Guai fratelli cristiani se nell’avvicinarsi alla fede non si ha fretta , non si aderisce subito , se non è così non è amore  e gli innamorati  lo sanno bene : subito si è attratti , subito si va verso l’altro , subito si cerca l’altro , per stare con l’altro , dentro all’altro . Poi da coniugi si ha tutto il tempo per conoscersi perché dopo , il dopo è per sempre , il per sempre ,ma prima è subito , è fretta di andare verso l’altro , per scoprire l’altro e scoprirsi con l’altro . La vita cristiana si fonda sull’amore e l’amore è l’amore sponsale , il donarsi , l’uno nell’altro , l’unità , un solo corpo , un solo spirito : “ un cuore solo , un’anima sola “ si legge in negli Atti degli Apostoli  . L’amore sponsale è tratto dal modello trinitario la perfezione dell’amore , la gioia , la danza ,il godimento dello stare insieme , del vivere insieme , uno per l’altro e uno nell’altro  , molteplicità nell’unità , tre persone una sola natura . Maria è un corpo , un corpo che dalla maternità è resa sensibile , attenta , un corpo che si trasforma giorno dopo giorno , per far posto ad una vita , alla vita , è corpo , persona come ognuno di noi , si alza , va , saluta , ode , ascolta …. e crede , il suo credere , la sua fede  sono testimoniati dalle sue stesse parole in risposta all’angelo :” ecco sono la serva del Signore avvenga di me quello che hai detto  ”  , Maria crede a ciò che abbiamo ascoltato nell’ultimo periodo del vangelo cioè , “ nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto “ . Cosa le ha detto il Signore , di caricarsi della sua croce , cioè di se stessa ,della sua vita , di vivere la sua vita , di accettare la sua vita , di essere ciò che deve essere e fare ciò che deve fare secondo le disposizioni che sono in lei , nella sua coscienza ….. le è chiesto di leggere dentro se stessa , nel suo profondo , nel suo intimo e ….. viverlo , ciò anche se è pesante , difficile da accettare , è gioia perché è la realizzazione di se stessi , la sua realizzazione . La sua paura , quel suo ritirarsi , richiama il Cristo nel Getzemani , quel “ allontana da me questo calice “ ma per la sua piena realizzazione quel : “ tuttavia sia fatta non la mia ma la tua volontà “ che si legge nei dialoghi della Passione . Qui , all’inizio del  racconto lucano è già in nuce , cioè sottointesa la Passione , in questo caso specifico di una donna Maria a cui il cuore sarà trafitto , che penderà anche lei ,con quel suo Figlio, dalla croce ,  una donna cha accetta di essere ciò che deve essere , che realizza la sua esistenza , con quel sì , nella fretta , subito , immediatamente mediando . Ognuno di noi dunque è chiamato a rispondere subito e in fretta alla Parola rivolta , poi è invitato a riflettere sulla Parola, per tutta la sua vita , incessantemente , è chiamato a rispondere con coerenza a quel subito , a renderlo sempre presente in ogni atto , a fare  di quel subito un atto , l’atto stesso , attraverso la sua esistenza che è corpo , anima , spirito  come ci insegna Paolo , l’ apostolo delle genti . In quella città di Giuda , nella casa di Zaccaria che come abbiamo ascoltato nel Vangelo di ieri , non ha risposto subito all’invito , alla Parola ma ha voluto mediare , ha preso tempo ,esitato , non ha colto l’attimo , ma ha voluto rimandarlo ,  in quella casa si consuma dunque la Passione , tanto che Elisabetta ricorda la figura del centurione che vede morire il Cristo e comprende che quella morte è l’inizio della vita e testimonia che il Cristo è il Figlio di Dio , così Elisabetta è lì a testimoniare che quel bimbo che è in Maria è il Figlio di Dio  il principio della vita , la vita stessa che pulsa nel grembo di Maria “ la madre del mio Signore venga a me “ e ancora “ colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto “ e  nella Passione c’è la presenza dello Spirito infatti Luca annota : “ Elisabetta fu colmata di Spirito Santo “ come lo fu il centurione , benché nessun evangelista lo annoti , perché è implicito che l’uomo non può nulla da solo , può nella maniera in cui si è dato al credere , allo Spirito che agisce in lui .

Il credere poi è l’opera di Dio è l’opus Dei  : “ Questa è l’opera di Dio , credere in colui che ha mandato “ scrive Giovanni , non è l’universo l’opera di Dio , l’universo è suo ,di Dio , l’ha creato è sua creatura , ma la sua opera cioè il suo massimo la manifestazione di se stesso  è il credere, quel credere che diviene l’atto con cui liberamente ci si dona, l’atto in cui si riconosce la verità dunque ci si abbandona fiduciosi , con fede , a Lui come l’amante nelle braccia dell’ amato …. dunque  si ritorna all’amore sposale , all’unità . Non esiste separazione , divorzio , annullamento che cancelli l’amore sponsale , l’atto sponsale  , esso è persona , la terza persona che entra nel rapporto …. è , e se è non può non essere , cioè continua ad essere e ad esistere . L’amore sponsale è corpo dunque , presenza ,convivenza ; se Dio vive la Trinità , vive di Trinità, così la vive l’uomo che è divino per grazia di Dio , che non può essere dissimile o diverso da Dio , perché suo figlio e creato a sua immagine e somiglianza . Dio leggiamo nei racconti degli evangelisti , viene dal grembo di una donna  e Luca , in queste poche righe che abbiamo proclamato dunque ascoltato, usa la parola grembo per ben tre volte associandola alla gioia ,il grembo è benedetto , cioè di lui si dice bene perché in esso c’è la vita e questo è gioia ciò che fa sussultare . Il rapporto sponsale , cioè il subito dunque la fretta che è  il credere cioè  la fede è dunque vita , porta vita , vita vera , radicata in un essere , vita che è trasmessa e si trasmette . Vedete fratelli cristiani come tutto ruota attorno a noi , al nostro essere uomini , corpo , persona , impastati di sentimenti e perché no ? di anima e spirito quindi di divinità .