LA MIA GIORNATA CON CRISTO
Questa giornata è una giornata di grazia, una giornata per la vita e nella vita di un sacerdote. Alle sei ero nella cappella della clinica Vialarda a recitare con le Figlie di S Giuseppe le lodi mattutine, quindi ho celebrato la santa messa con loro, per loro. Ho fatto colazione con mia madre novantenne, lavorerò e alle diciotto celebrerò nuovamente la s messa con una comunità che dunque mi attende, perché porto a loro la Parola, la Presenza del Signore. Dopo cena incontrerò alcune famiglie per commentare il Vangelo di domenica prossima, di ciò devo ringraziare il Signore, che mi vuole, ha considerazione, mi vuole incontrare… Sono altri che non vogliono incontrarmi, ma chi si nega e nega non vale nulla, è poca cosa. Infondo c’è imbarazzo, perché ciò che scrivo imbarazza, ed è un’accusa, ed è la verità, e “la verità” cantava Caterina Caselli “ti fa male lo sai”, i pensionati sono lì, non da vedere ma da contare e non si dimettono, né la cupola, la troika, chi governa questa diocesi dà spiegazioni, perché è in forte imbarazzo. “L’operario ha diritto al suo salario” sentenzia Gesù nel vangelo secondo Luca, non certo il pensionato, lui ha già il suo salario. Uno dei quattro pettegoli di piazza del faraone mi ha salutato a distanza, ci separava una scala per farmi sapere che si allontanava dalla città per compiere un’opera di bene; mi sarei aspettato non le scuse per i suoi pettegolezzi ma che m’informasse delle sue dimissioni per lasciare un posto ad un giovane disoccupato… Quella sarebbe stata l’opera buona, l’unica opera buona, la sola opera buona in grado di rendere culto a Dio. Infondo è stipendiato, ha la pensione, ma può anche permettersi di prendersi tutto il tempo che vuole, e questo da anni, alla luce del sole… Top model… Gente che conta…. Senza freni… inibizioni, alla faccia del santo popolo di Dio e della Chiesa stessa. E’ peccato questo, peccato grave, è un atteggiamento demoniaco (il suo parroco dovrebbe informarlo di questo) ma qui da noi il demonio non esiste, esiste il suo sterco il denaro che crea la bonaccia, la grande calma, l’immobilità a cui ci ha abituato monsignore, nulla si muove né si deve muovere, tutto deve rimanere lì fermo, ingessato, come un veliero in una bottiglia. Mi chiedo, ma è morto per questo il Signore? Dio ci ha creato per essere dei soprammobili? Questa gente rifacendomi al vangelo odierno, aspetta il miracolo che li fa ricchi, che gli riempie gli occhi e la mente… la bonaccia… Oppio… E disdegna il sacramento che li fa liberi.. ridicoli e non credibili.