LA “SEDUZIONE DEMONIACA” DEI “PROFESSIONISTI” DEL SACRO!

02.01.2016 07:04

Ho dato uno sguardo veloce e di fretta , al bisettimanale diocesano ,nella doppia pagina che solo una mente megalomane , poteva dedicare alla celebrazione del 26 dicembre , e volutamente non cito il nome del santo primo Martire per rispetto alla sua memoria . Teatro …. la serie di fotografie proposte sono teatralità , ridicola e di basso lignaggio  perché accostate al Mistero che è stato celebrato , perché lì , lo dico soprattutto ai celebranti e concelebranti , lì si è celebrato il Mistero , mentre ci si è fermati  alla sfilata di moda, alla superficialità , alla mondanità, all’aspetto ludico , ed il giornale attraverso quel reportage fotografico lo ha documentato e testimoniato largamente . C’erano tutto il provinciale jet set di questa città , le persone che contano  e che lì si sono celebrate , autocelebrate e sono state poi ,celebrate dai maniaci della pastorale e della liturgia quelli dei guanti bianchi e di quel ridicolo , quanto inutile martello giubilare ( megalomanie ) ; se Papa Francesco sogna una Chiesa povera “ quanto vorrei una Chiesa povera “ h affermato in più occasioni  , io sogno un primo cittadino cattolico , praticante che si rifiuta di partecipare ad una parata da Fori Imperiali  che è quella celebrazione liturgica . Non mi sono soffermato a leggere gli articoli , ho solo scorto velocemente parte della galleria fotografica , in fondo quel genere di servizio interessa solo a chi si deve riconoscere e ai pettegoli ….. e sappiamo quanti ce ne siano e quanti di questi  frequentano assiduamente la piazza e le costruzioni che su di essa si affacciano e confinano , all’interno delle quali prende vita il mondo dei vip , delle top model cattoliche con le loro passerelle mondane . La cosa che più mi ha fatto piacere è constatare che non compare in quella sfilata di moda il presidente del capitolo , questo mi ha fatto piacere perché è segno di distinzione , non è dei loro , perché se fosse stato dei loro ( degli amanti dell’apparire  e della bella vita , dei viaggi e della tavola smodata , insomma dei goderecci intrattenimenti dei professionisti del sacro : i sacerdoti del Tempio ) lo avrebbero messo in bella vista , mentre del capitolo dei canonici in mostra , ripresi in uscita , sono ben visibili il banchiere , il nano dell’elemosina e il padrone del giornale e diciamocelo , grazie a Dio , il presidente del capitolo non ha nulla a che fare con quella gente ; la sua formazione culturale , spirituale , morale e umana e il suo quoziente intellettivo è al di sopra di quella mediocrità lì dilagante e a buon mercato  . L’esclusione , voluta ( le mezze tacche soffrono sempre di invidia e del complesso di inferiorità che li rode e li tormenta e per dimostrare di ciò che la natura non li ha forniti , escludono ) dunque l’esclusione l’ha nobilitato e di ciò non solo  deve andarne fiero ma , quanti lo conoscono e ne hanno stima , devono ringraziare il Signore .   Escludere le persone intelligenti è la prima reazione di chi è poco intelligente , che invece di valorizzarsi valorizzando chi ha valore , preferiscono escludere chi ha valore per valorizzarsi e così potere pensare di avere valore . C’è chi tra quei puffi ha avuto il coraggio di farsi dipingere su tela e ha poi esposto quel suo ritratto nella sua galleria personale pensando così di impressionare gli ospiti così da sentirsi superiore agli altri , perché schiacciato dal complesso di inferiorità e dimostrando così tutta la sua insicurezza , la sua brevità e soprattutto il poco buon gusto . Negli stessi giorni in cui il giornale cattolico dava ampio spazio alla sfilata di Trinità dei Monti , il critico d’arte Vittorio Sgarbi , nel suo soggiorno  in città , visitando la piazza antistante il modaiolo palcoscenico delle sfilate ,  ha rilasciato una intervista al giornale “ anti clericale “ ( così ha definito un ordinato la testata “ Eco di Biella “ )  nella quale ha ricordato , a chi ha prepotentemente desiderato e a quelli che hanno approvato quello scempio , la ferita mortale  al nostro patrimonio storico e culturale , definendo quella operazione “ la misura di una seduzione demoniaca ……. “ e ha rincarato la dose  affermando : “ Devo dire che molto spesso in Italia accadono cose simili , ma questa di Biella è fra le più brutte che abbia mai viso “ .

Concludo osservando che la volontaria esclusione del presidente del capitolo dal pettegolo rotocalco rosa diocesano è frutto della sua indiscussa capacità critica , della sua sobrietà di vita cristiana ,del suo essere libero e fuori da schemi e soprattutto dal coro e questo gli rende onore e lo rende cristiano ; inoltro mi permetto di suggerire a Vittorio Sgarbi nella sua qualità di critico d’arte  , di visitare  , nel suo prossimo soggiorno in città , la galleria dei ritratti dei vescovi di questa diocesi , presso l’Episcopio cittadino, soffermandosi sull’ultimo quadro della serie che ritrae il vescovo di questa città ………. non penso , da profano , che da quella tela possa essere acquisita come materiale per l’inserimento in un futuro libro del celebre critico d’arte , così come non c’è spazio per la piazza che con la tela sono tra le cose più brutte che si sono viste in questi ultimi tempi in questa provinciale cittadina , ma che sono state ,entrambe, prepotentemente volute dal padrone del palazzo e dai modaioli suoi amici .