LA SUPERFICIALITA' DI UNA RISATA

05.07.2016 08:45

Non posso esimermi dal commentare l’odierno passo di Vangelo ( Mt. 9,18-26 ) . La frase finale stimola la mia riflessione e provoca una mia reazione di petto , su ciò che ho letto : “ E questa notizia si diffuse in tutta quella regione “. La notizia è la resurrezione di una “ fanciulla “ per opera di Gesù . La notizia si ferma all’atto , al visibile , alla conoscenza parziale , dunque alla superficialità . Ciò che rimane nel ricordo , ciò che fa notizia è lo straordinario , che è proprio il contrario di ciò che Gesù è e predica : l’ordinario , tutto è portato alla dimensione umana ( Dio stesso di incarna , diviene uomo ) solo così l’uomo può fare esperienza di Dio , sentendolo parte della suo ordinario . Il messaggio del Signore è appunto che l’ordinarietà è la straordinarietà , è la vita di grazia conferita , la vita divina , accessibile per scelta , per libera scelta . L’ordinario , in questo caso è che la fanciulla dorme , perché l’azione del dormire è ordinaria , viene continuamente ripetuta , posso saltare il sonno per qualche notte ( e poi neanche di seguito ) quindi l’ordinarietà è dormire , è il dormire e lo svegliare è la sua conseguenza . Gesù viene a svegliare che è un altro gesto ordinario conseguente ad un gesto ordinario e ciò che è straordinario forse è che sia lui a svegliare , non siamo noi , con le nostre forze , da soli , a svegliarci ma è il Signore che viene svegliarci , a portarci alla realtà a condurci o meglio ricondurci alla realtà prendendoci per mano … scrive Matteo “ …. le prese la mano e la fanciulla si alzò “. Nulla dunque di straordinario , siamo chiamati a svegliarci a prendere coscienza del Cristo , a comprendere che il Cristo è Dio , non uno che fa notizia come il Vangelo annota , negativamente . L’ordinarietà , cioè il dormire e lo svegliarsi , se vissuti nel Cristo , alla sua luce , trasfigurati assumono la straordinarietà , l’ordinario cioè diviene segno cioè sacramento , miracolo , il suo significato è nuovo , il suo modo di essere è nuovo … appunto un’ordinaria straordinarietà . Gesù attraverso Matteo ci invita ad affrontare ogni cosa , in modo nuovo , poliedrico , ci invita a conoscere ogni faccia della figura che si presenta a noi , perché Dio attraverso quella figura , quella azione , quella cosa parla e dice molto di Sé e molto di me . Dio mi chiama all’interiorità , ad interiorizzare l’atto compiuto , l’azione vissuta perché sia conoscenza , cioè scienza . Se ci fermiamo alla superficialità dell’atto , dell’azione ci accontentiamo , ne accettiamo solo la parte che emerge , che è sempre la parte più piccola , perché ciò che rende stabile la parte visibile , la parte che emerge è la parte più corposa , più voluminosa , quella che sta sotto ( pensiamo ad un iceberg ) e pensiamo alla nostra interiorità che regge l’esteriorità , la fa essere , la fa esistere . L’uomo è fatto di corpo insegna Paolo , visibile , misurabile , palpabile , conoscibile e contenibile …. ma è fatto anche di anima e spirito la parte che non è contenibile , ma che è espandibile , che travalica , scavalca , va oltre il conoscibile …. nell’inconoscibile . Ciò che è scontato , nel racconto , è che il conoscibile è rappresentato dalla battuta che la folla tributa a Gesù quando nega ciò che per essa è l’evidenza , cioè la visione unilaterale , omogenea , massificante ovvero che la fanciulla è morta …. e liquida , nella sua non conoscenza cioè nell’ignoranza ,nell’incapacità di vedere nell’oltre, oltre il dato di fatto , oltre lo scontato , al di là dell’evidenza , con la frase che Matteo annota : “ E lo deridevano “ ….. si fratelli lo possiamo dire con tutta tranquillità , il riso abbonda sulla bocca degli stolti .