LA VERITA' SUL PATIBOLO

11.05.2016 08:09

Mi ha contattato una fedele cattolica aderente al movimento di Comunione e Liberazione , chiedendo spiegazioni alla posizione da me tenuta all’interno di questa diocesi …. e ieri mattina , commentando la Parola sulla mensa della Parola , proprio la Parola ha risposto , ha dato la sua risposta . Paolo , nella prima lettura , tratta dagli Atti degli Apostoli afferma : “ …. ho servito il Signore con tutta umiltà , tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei ; non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile , al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle case , testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù “ . Mi salteranno agli occhi , per ciò che scrivo , a saltarmi agli occhi sono i Giudei , cioè l’insieme , la somma algebrica di farisei , scribi e sacerdoti del tempio , tradotto , quei borghesi perbenisti e benpensanti , le top modell i modelli di famiglia e le famiglie modello e buona parte di un presbiterio composto per lo più da mestieranti del sacro guidati da quel consiglio episcopale che una settimana fa sottoscriveva inesattezze , minacciando scomuniche e querele per poi mestamente , smentire a mezzo stampa , dando l’impressione all’opinione pubblica di inefficienza . Non è attraverso questi comportamenti che si predica o si testimonia la fede nel Signore Gesù , né si converte a Dio , i comportamenti tenuti da questa gente , preti e laici , cioè sacerdoti del tempio con scribi e farisei, allontanano i fedeli . Paolo , nel suo itinerante predicare , non allontana , ma attira e per questo si procura le insidie dei Giudei , è la politica di Gesù (quell’azione per bene comune dei fedeli : la salvezza ) , ed ogni cristiano è chiamato ad attirare addosso a sé le insidie dei Giudei …… ogni cristiano , ancor più i membri del consiglio episcopale , che dovrebbero essere l’esempio , oggi dopo i fatti degli scorsi giorni …. la vergognosa immagine dell’inefficienza . Proseguendo nella lettura di Atti Paolo scrive : “ Ed ecco , dunque costretto dallo Spirito , io vado a Gerusalemme , senza sapere ciò che là mi accadrà “ . Sento le voci di questa gente , scandalizzata : “ Chi si crede di essere …. “ Risposta : “ … ciò che non siete voi …. sinceri …. perché io ho detto la verità e voi la mia verità l’avete pubblicamente riconosciuta come prima l’avete negata , e questa è una vergogna per uomini di Dio , è una macchia , non a caso nella telefonata che feci sabato scorso al vescovo dissi che quelle reticenze hanno sporcato i sacri paramenti . Si , come Paolo scrive : “ ….. sono costretto dallo Spirito ….“ perché è un peso essere solo , essere costretto , essere il capro espiatorio e quei vi rimando , cari amici di Chiesa Controcorrente a rileggere , all’inizio del sito , il motto che scelsi per la mia ordinazione presbiterale , ( che fece scalpore tra il clero alcuni non esposero nelle bacheche il volantino che lo riportava ) era tratto da una riflessione di un quel prete controcorrente , che fu don Divo Barsotti . Lo Spirito pone dei pesi e sull’accettazione di quei pesi si gioca la realizzazione del prete , non certo nei resort a cinque stelle , ma nella scelta di una vita sobria , soprattutto condotta in compagnia dei propri parrocchiani , non certo nelle vie di Lisbona nel pieno della notte a brindare durante un pellegrinaggio a Fatima ( che è poi da un’altra parte del Portogallo ) né negli inconcludenti cicli di studi nelle varie facoltà teologiche , pagati ( vitto , alloggio e studi ) con i contributi della fondazione don Ferraris . Quello che so , quello di cui sono sicuro e in cui ripongo la mia fede , non è certo in un re travicello , ma come scrive Paolo che : “ … lo Spirito Santo , di città in città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni … “ perché i Giudei questo tramano , è l’unica cosa che sanno fare ….. formalisti … legalisti … giustizialisti … scribi e farisei … gli uomini della legge … quelli che hanno tramato affinchè la Verità salisse su patibolo … stolti . Carissima amica di Comunione e Liberazione auguriamoci che la speranza , come afferma Paolo : “ …… conduca ….al servizio affidato dal Signore Gesù , di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio “ . Concludo, ciò che conta veramente lo abbiamo ascoltato dalla parola del Cristo , che Giovanni riporta nel suo vangelo proclamato ieri : “ …. che conoscano te , l’unico vero Dio e colui che hai mandato , Gesù Cristo “ e questa conoscenza per Gesù è la vita eterna , la conoscenza di Dio è la vita eterna , non certo di quella gerarchietta.