L'ABIURA DELL'EX COMPAGNO

21.04.2016 08:10

Leggo una intervista all’ex compagno Fausto Bertinotti , un pensionato d’oro da 9.000 Euro mensili ( fonte il Fatto Quotidiano ) , ricordo che la pensione se l’è costruita con anni di duro lavoro in fabbrica , come ogni buon operaio ……. è stato Presidente delle Camera dei Deputati , segretario di Rifondazione Comunista , ex sindacalista , uno che oggi , divenuto borghese , da buon borghese , ritiene di avere trovato nel movimento di Comunione e Liberazione un popolo e non più nella classe operaia che gli ha permesso di percepire la pensione che percepisce e di vivere come essa non vive e non vivrà mai . Oggi per la sua storia personale è chiaro che ritiene popolo , il popolo borghese di CL e non il movimento operaio, la sua è una abiura di fatto e in grande stile ( completo e cravatta in cachemire ) e lo dichiara pure : “ La sinistra politica è morta “ e ancora “ E’ il movimento operaio che non si interroga per niente “ ( il tema era il potere ; veramente il movimento operaio lo subisce il potere e il compagno Fausto era uno che l’ha esercitato e lo esercita ancora oggi ) . Ha imparato molto dal potere politico il compagno Fausto è un perfetto “ animale politico ” perché ha sviluppato il fiuto per la politica ( “ piatto ricco mi ci ficco “ era una massima del conte Raffaello Mascetti nel film Amici miei ) infatti nessuna colpa , la colpa è sempre degli altri , sono sempre gli altri a sbagliare , deformazione del navigato politico di sinistra . La sua trasformazione è avvenuta quando a forza di vestire cachemire è divenuto un frequentatore di coloro che se lo potevano permettere e non di coloro che non se lo potevano permettere , oggi è diventato frequentatore di coloro che percepiscono pensioni d’oro come la sua ed oltre la sua e non gli passa neanche per l’anticamera del cervello diminuirsi la pensione d’oro che percepisce . Da quando è entrato nella classe che conta , la buona borghesia , la casta di cui politici ed ex politici fanno parte , si mettono in fila per invitare “ l’homus politicus “ alcuni vescovi, perché erudisca con grande competenza loro ed il loro gregge sull’Enciclica Laudato Sii ; poi è stato invitato a Rimini al Meating di Comunione e Liberazione ( chissà se c’è andato con un’ auto blu completa di autista e scorta o c’è arrivato con una R4 rossa ) a poi Rimini , la folgorazione come Paolo sulla via di Damasco ( il compagno Fausto Apostolo delle genti , chi l’avrebbe mai detto ) ma non certo per quella “cosa” che non c’è ma che i cristiani chiamano fede ma che lui ritiene “ la negazione del dialogo che deve essere tra diversi “ perché secondo il filosofo , sociologo e anche un po’ teologo Bertinotti : “ Se uno pensa di farsi cooptare vuol dire che non ha identità “ per cui dichiara che : “ No “ non è stato folgorato dalla quella “ roba lì “ da cristiani . E’ singolare sentire queste sparate da uno che si è sempre caratterizzato per quel modo radical scic con cui si è sempre presentato al pubblico e che l’ha sempre contraddistinto, uno che ha sempre preferito i salotti alle fabbriche , perchè un comunista che va a Rimini e lì , tra i figli della buona , se non alta borghesia italiana dichiara che secondo Gramsci l’intellettuale può pensare di rappresentare il popolo solo se con questo vi è quella che lui chiamava “ una connessione sentimentale “ e afferma che lì a Rimini l’ha trovata , ne ha fatto esperienza , allora apprendiamo che Bertinotti ama definirsi intellettuale ed io , oggi , lo apprendo da lui , perché non l’ho mai sentito dire da altri ( anche lui come il capo scout petrolinescamente , specchiandosi si ripete continuamente “ Bene , bravo , bis “ ) e deduco che con un colpo di spugna ha cancellato dalla sua vita quel movimento operaio che ha sempre vantato di rappresentare , ma che forse se ne vergognava , perché ci sta confessando che con quella gente cresciuta e morta nelle fabbriche , in quelle tante fabbriche gestite da imprenditori legati o provenienti dal mondo di CL , non ha mai provato la gramsciana “ connessione sentimentale “ che sente stando vicino alla classe borghese italiana media o alta che sia . Senza ombra di dubbio il compagno Fausto si può definire un uomo di potere oggi è chiaro , uno scalatore , un arrivista , un carrierista che ha coronato le sue aspirazioni : scala il sindacato , approda ai vertici di un partito che è stato di governo per giungere ad una delle tre massime cariche dello Stato , si è costituito una pensione d’oro , è divenuto un intoccabile e si definisce un intellettuale quello che ambiva di più e che gli è riconosciuto per opportunismo ( per chi lavora a Roma sono tutti “ dottò “ ) ecco perché gli è stata offerta una cattedra di docente in diritto costituzionale dall’ateneo di Perugia ( proprio perchè si è diplomato a soli 22 anni perito elettronico ) ha frequentato i salotti bene , richiesto come relatore di encicliche presso alcune diocesi italiane ed invitato al Meating di Cl Rimini , gli manca solo l’invito a presiedere qualche conferenza a Bose e una intervista su Famiglia Cristiana come Benigni . Ma quando cresciamo , soprattutto come cattolici, questo più che folgorato sulla via di Damasco , si ricicla e si rigenera , scrivendo libri ( ne ho contati tre , tra cui una biografia ) o meglio facendoli scrivere dagli altri perché la grande capacità del compagno Fausto ( ex ) non è la penna ma la cura maniacale , diabolica della sua immagine e a scovare allocchi per promuoversi …… marketing …. penoso per lui un ex comunista e per gli allocchi , per chi invita e per chi onora l’invito …. uno sfregio alla cultura , perché se mi si dice che questa è cultura e il compagno Fausto un intellettuale allora rispondo con una strofa tratta dalla canzone di Francesco De Gregori , “ Le storie di ieri “ che mi si può obbiettare che è datata , perché è dei miei anni , ma efficace per delineare la figura di questo intellettuale : “ …… Mussolini ha scritto anche poesie , i poeti che brutte creature , ogni volta che parlano è una truffa “ .