LAICA NON RELIGIOSA

10.09.2016 06:16

Posso dire senza intercorrere in scomuniche o sanzioni o punizioni o in anatemi ( o anatremi come volutamente storpiava Nino Frassica , qualche decennio fa ,nella demenziale , quanto geniale trasmissione televisiva di Renzo Arbore “ Quelli della notte “ ) …. e sperando anche che questa mia libertà , in un mondo libero , in una Chiesa libera e nella libertà dei figli di Dio cioè coloro che accogliendolo, il Signore : “ ha dato il potere di divenire figli di Dio “ ( Gv 1,12 ) non si ritorca contro di me , come spesso il potere dell’istituzione agisce, non curante della libertà ma prodigo nella repressione .….. riprendo posso dire che non sono d’accordo , per niente d’accordo a tutto ciò che viene inscenato per la presa di possesso delle parrocchie … lo posso dire ? Non è liturgia quella , né celebrazione del Signore …. ma dell’uomo e dell’istituzione . E’ laica ,e non religiosa o meglio ecclesiale , quel tipo di celebrazione … pomposa come deve esserlo la laica celebrazione non certamente sobria ed essenziale come deve ( e non dovrebbe ) essere la liturgia . La Chiesa ridotta ad istituzione ammette , sbagliando , la declassazione e la manipolazione della liturgia non permettendo al popolo di distinguere la “ gravità “ del momento cioè la sua solennità , lo confonde , lo svia . Si ride , si mangia , si beve , si fa festa ……. ma non è quello lo spirito cristiano ….. Paolo è chiaro , lapidario , lo leggiamo nell’epistola ai Romani ( 14,17 ) : “ Il regno di Dio , infatti non è questione di cibo o di bevanda ….. “ . Eppure si riduce tutto a quello , alla festa , alle fotografie , al rinfresco , alle risate smodate , al baccano , al chiasso perché ciò che conta oggi ( ma così è sempre stato “ … per la durezza del vostro cuore …… “ ( Mt.19,8 ) è l’apparenza perchè : “ Le cose visibili sono di un momento ….. “ ( 2 Cor.4,18 ) dunque sono facilmente assimilabili , godibili e manipolabili sono quelle che entrano più facilmente nell’uomo e come sono entrate , con quella facilità vengono espulse . Mi compiaccio e mi pregio nell’ offrirvi ,cari amici e nemici di Chiesa Controcorrente ( già …. per onore di cronaca devo annoverare tra i lettori anche i nemici ,coloro che vagliano e giudicano i miei scritti e li ritengono passibili di parziale scomunica e di censura ) l’omelia in favore D’Eutropio che Giovanni Crisostomo , Santo e Dottore della Chiesa scrisse e che Guido Bosio , autore del libro Iniziazione ai Padri ( che oggi è sicuramente definito datato nella forma , ma non certo nel contenuto ) così introduce : “ …. L’oratore , ……. si svincola dall’incresciosa realtà sempre angusta e meschina ( si riferisce ad Eutropio , uomo di umile condizione, che con un abile colpo di mano divenne primo ministro dell’imperatore Arcadio , ma in seguito caduto in disgrazia si rifugia ,ottenendo asilo , nella Chiesa di S.Sofia a Costantinopoli … arrestato sarà deportato e poi giustiziato ) e si innalza in un piano universale , offrendoci un’ispirata e passionata meditazione sulla caducità delle grandezze umane , che conserva ancora oggi , la forza suasiva , che produsse la catarsi dell’animo dei primi uditori “ ( e io aggiungerei : anche di noi ultimi ) . Vi trascrivo dunque l’inizio dell’omelia : “ Sempre , ma soprattutto ora , è opportunissimo esclamare : Vanità delle vanità ; tutto è vanità (Qo.1,2 ) . Dov’è lo splendido ammanto del consolato ? Dove le torce rifulgenti ? Dove gli applausi , e i cori , e le ricche imbandigioni , e i convegni affollati ? Dove le corone e i lussuosi tappeti ? Dove il vociare confuso dei cittadini e gli applausi alle corse , e le grida adulatrici degli spettatori ? Tutto è scomparso . Il vento , soffiando compatto , ha gettato a terra le foglie e ha mostrato nudo il tronco squassato ormai fino alle radici . L’impeto del vento è stato così violento da minacciare di strappare anche le radici e sconvolgere anche le ultime fibre dell’albero . Dove sono i finti amici ? Dove i simposi e i banchetti ? Dove lo sciame dei parassiti e i vini prelibati , serviti in continuazione per tutta la giornata , e i capolavori dei cuochi sempre variati , e gli adulatori della potenza , i quali ogni cosa fanno e dicono per compiacere ? Sogno d’una notte erano tutti quei beni , e sono scomparsi all’apparire del giorno . Erano fiori di primavera ; passò la primavera e seccarono tutti . Erano ombra ; e si è dileguata . Erano fumo ; e si è sciolto . Erano bolle d’acqua e scoppiarono . Erano esile tela di ragno e si è strappata . Per questo noi ripetiamo le parole dello Spirito Santo e non cessiamo di esclamare : Vanità delle vanità ; tutto è vanità. Queste parole dovrebbero essere scritte sulle pareti , sui vestiti ,nelle piazze e nelle case , nelle strade , sulle porte e sulle entrate , e ancor più nella coscienza di ciascuno e si dovrebbe meditarle continuamente . E siccome l’illusoria apparenza delle cose , e le maschere , e la finzione , sono dalla gente scambiate per realtà vere , bisognerebbe che ogni giorno , e a cena e a colazione , nelle riunioni , ciascuno le ripetesse al suo vicino e se le sentisse dire da lui : Vanità delle vanità ; tutto è vanità“ . Non ho nulla da dire ,né da aggiungere , solo da riportare , trascrivere , proporre …. è così chiaro , limpido , cristallino quanto lapidario il commento del santo dottore …… veramente …. vale la pericope evangelica : “ …. chi ha orecchie per intendere intenda …. “