LE API, L'EXULTET, IL PAPA, IL VESCOVO E IL SINDACO
Sono stato in montagna con il mio cane, a vedere i pascoli fioriti di crocus che quest’anno , in questa stagione ( come purtroppo capita da parecchi anni ) sono già fioriti e in pascoli che tanti anni fa erano ancora ricoperti di neve , da metri di neve . Nel nostro comprensorio , si sciava sino a giugno e alcuni nevai , soprattutto nelle zone esposte a nord , erano divenuti perenni . Il territorio vantava due stazioni sciistiche , oggi una è chiusa da anni e l’altra da anni fatica a rimanere aperta . I posti di lavoro in queste due realtà lavorative in pratica sono quasi azzerati . Il clima è cambiato , notevolmente cambiato , visibilmente cambiato , il pascolo che ogni domenica , dopo la celebrazione delle S. Messe , raggiungo è detto “ sette fontane “ che lascia intendere una zona ricca d’acqua , oggi se ne può denunciare la penuria . Quest’inverno oltre a non essere caduta neve , il terreno non è gelato , sono salito senza la protezione delle ghette a 1700 mt. per tutto l’autunno , l’inverno e continuo adesso che è primavera . Che il tempo sia cambiato è un dato incontrovertibile , segno di ciò è il rischio di estinzione delle api è ciò che ho appreso sabato da un servizio in uno dei telegiornali nazionali . Le api sono a rischio estinzione , i ghiacci si stanno sciogliendo , la desertificazione sta avanzando , eppure si investe ancora nell’estrazione di gas e petrolio , e anche qui in Italia si vuole estrarre snobbando le energie rinnovabili . Abbiamo fatto la battaglia contro l’energia nucleare e oggi investiamo nell’energia sporca anziché in quella pulita rinnovabile . L’Italia dovrebbe essere all’avanguardia nella tecnologia delle rinnovabili perchè il sole è la nostra materia prima , al contrario scegliamo di importare idrocarburi e gas e permettiamo di trivellare la nostra terra con i pericoli annessi , soprattutto l’inquinamento , i disastri ambientali , lo smaltimento dei rifiuti di lavorazione , come se da noi queste cose non fossero mai accadute . Poi la corruzione , la mafia , le lobby che sono cronaca di questi giorni . La scusa sono il mantenimento dei posti di lavoro che verrebbero assorbiti nelle rinnovabili . L’ape sta morendo, quell’ape madre che produce che noi cattolici sentiamo cantare o proclamare la notte di Pasqua nell’Exsultet : “ Riconosciamo nella colonna dell’Esodo gli antichi presagi di questo lume pasquale che un fuoco ardente ha acceso in onore di Dio . Pur diviso in tante fiammelle non estingue il suo vivo splendore , ma si accresce nel consumarsi della cera che l’ape madre ha prodotto per alimentare questa preziosa lampada “ . Se muore l’ape madre che produce , moriamo anche noi , un po’ alla volta, stiamo morendo perché stiamo uccidendo la vita . Pietro nella sua seconda accorata lettera di noi scrive : “ Voi siete la stirpe eletta , il sacerdozio regale , la nazione santa , il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui ….. “ Mi ha fatto specie , direi tristezza , osservare nei vari telegiornali come i giovani , tanti giovani alla domenica invece di affollare le montagne o i boschi a constatare che l’ape madre che produce sta morendo , frequentino le scuole di formazione politica dove si insegna ( perché si frequenta una scuola per imparare ciò che lì si insegna ) a non rispettare l’ambiente . L’arroganza del padrone , in quelle scuole insegna a disertare il referendum di domenica prossima , cioè insegna che l’ape madre che produce può morire , anzi deve morire , perché risente del cambiamento climatico prima dell’uomo e l’uomo furbo e intelligente che osserva ci invita a cambiare modo di vita e ci spinge e consiglia di adottare le energie rinnovabili , alternative di cui , e volutamente mi ripeto , sono la nostra materia prima , mentre l’uomo stolto ci invita a schiacciare quell’insetto simbolo dell’operosità . Le materie prima dell’Italia sono l’ambiente , il buon cibo , il sole , dove l’ape madre che produce prolifera , vive … almeno dovrebbe vivere . Chi invita a disertare i seggi elettorali dunque uccide l’ape madre che produce ed prende pubblicamente posizione contro l’ambiente dunque prende posizione contro Dio che dell’ambiente è il creatore ,con ciò dichiara pubblicamente che non è cristiano , perché compie un peccato verso “ le opere meravigliose di lui “ , verso il creato , lo violenta , violenta il giardino . La gente che invita a disertare i seggi , ad astenersi domenica prossima non sa cosa sta facendo è irresponsabile , dunque si alzi in questa settimana da parte dei cristiani , di tutti i cristiani un incessante preghiera per loro invocando la misericordia di Dio : “ Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno “ …. Sono loro ad uccidere l’autore della vita come si legge in Atti : “ Avete ucciso l’autore della vita ….. “ tuona e accusa Pietro Apostolo , e tuona anche il suo odierno successore nell’Enciclica Laudato sii . Mi sento di scrivere queste righe , forte del fatto che 80 diocesi sabato 2 aprile hanno vissuto , con i loro Vescovi ( non la mia diocesi né tanto meno il mio vescovo ) una giornata di preghiera e di digiuno contro le trivellazione indiscriminata del nostro patrio suolo e per l’acqua pubblica e mi permetto di invitare chi legge questo sito a votare “ SI “ al referendum del 17 aprile . Questo coraggioso e accorato messaggio e invito avrebbe dovuto rivolgerlo il vescovo nella sua veste di pastore di questa diocesi , ma si dimostra freddo e disinteressato ai problemi dell’ambiente ( Gesù gli chiederebbe : “ pasci i miei agnelli “ ) , mentre il sindaco di questa città ha ancora tempo per rivolgere l’ appello alla popolazione di recarsi alla consultazione .