LE BRICIOLE AI FARNETICANTI E ARROGANTI CAGNOLI

04.04.2015 09:50

Abbiamo pregato nell’azione liturgica del venerdì santo per i governanti: “ Preghiamo per coloro che sono chiamati a governare la comunità civile, perché il Signore Dio nostro illumini la loro mente e il loro cuore  a cercare il bene comune nella vera libertà e nella vera pace. Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono le speranze degli uomini e i diritti di ogni popolo, assisti con la tua sapienza coloro che ci governano, perché, con il tuo aiuto, promuovano su tutta la terra una pace duratura, il progresso sociale e la libertà religiosa. Per Cristo nostro Signore. Amen”.

Ma non posso tacere  le farneticanti dichiarazioni di qualche giorno fa del ministro Poletti, tuttologo. Infatti benchè ministro del lavoro è esperto anche di scuola; d’altra parte l’arroganza del ministro è il riflesso dell’arroganza del governo e di chi lo presiede e non sono io a scriverlo, ma anche un vecchio “dinosauro” come Massimo Dalema. A parte il tempo delle vacanze, è ciò che il ministro ha dichiarato dei suoi figli. Gli uomini pubblici si sa hanno tutti figli perfetti, infatti spiccano, emergono nei concorsi pubblici, occupando poi posti chiave nell’amministrazione pubblica, molti nelle testate dell’informazione scritta o visiva, pubblica e privata, quasi mai nessuno di essi è iscritto nelle liste di collocamento o percepiscono il sussidio di disoccupazione. Ora i figli di Poletti su una sua dichiarazione pubblica scaricavano cassette di frutta, durante le vacanze scolastiche. Mi chiedo: “in nero”? E perché mio figlio dev’essere assunto in una società famigliare di cui è socio? Ci sono incongruenze, si dicono stupidaggini spesso. La solita gente che viene a farci la morale, sciorinando la loro visione etica della vita, per poi non accorgersi di sedersi a tavola con gente che ora è in prigione, con l’accusa di avere corrotto, abusando il mondo delle cooperative. E poi la morale è fatta da chi siede in un governo di cui il primo ministro non è frutto dell’espressione popolare, ma di una sola parte di essa, e che vanta un largo consenso ottenuto nel suo partito alle elezioni europee, con un ancora più largo risultato di schede bianche, nulle e astensioni. Un presidente del consiglio che ha portato l’Emilia Romagna ad una astensione pari al 60% nelle ultime elezioni regionali; uno che nella sua rozzezza ed arroganza si è permesso di prendere a sberle i leader del maggior sindacato italiano di cui fanno parte le tute blu. Ora sarebbe auspicabile da parte dei nostri amministratori locali almeno  una dichiarazione di presa di distanza dalle risibili dichiarazioni che il ministro ha espresso nei confronti dei giovani, del mondo della scuola e sottointendendo anche l’educazione che viene impartita da noi genitori. Mi chiedo: è questa la novità? E’ questo il nuovo che avanza? Le dichiarazioni di Gesù Cristo sono sicuramente più rispettose, di spessore e innovative: scegliamo la parte migliore, le briciole lasciamole ai cagnolini, ma come cristiani continuiamo a pregare, così come la preghiera universale della santa Chiesa c’insegna.