LO STUPORE... DAL TUONO!

25.12.2015 10:44

Pur concelebrando la S.Messa della notte , ho commentato il Vangelo dell’aurora per voi cari amici di Chiesa controcorrente .

 “ E dopo averlo visto ,riferirono ciò che del bambino era stato loro detto “ rileggo ciò che abbiamo sentito proclamare dal Vangelo di Luca . I pastori sono coloro che per primi , sentono il dovere di proclamare la Parola . Hanno visto il Bambino , il Dio fatto carne , il Verbo , la Parola, dunque sentono il dovere di riferire , di raccontare di proclamare il loro vissuto , la loro esperienza : la Parola . I pastori dunque sono i primi annunciatori della Parola , di Dio , ….. ma non basta, sono anche i primi depositari della fede , quella fede che è stata a noi trasmessa secondo la stessa filiera , le stessa modalità …. dalla Tradizione quel tramandare per secoli gesti e parole osservati e cercati : atti . Hanno ascoltato , si sono fidati , sono andati a cercare “ trovarono Maria e Giuseppe e il bambino …. “ annota Luca , cronista fedele , hanno fatto esperienza che la fede è fondata , ha un fondamento , un origine , è spendibile e vivibile ….. perché vera , carne , verità e in essa hanno trovato la loro realizzazione : “ ….. se ne tornarono , glorificando e lodando Dio per quello che avevano udito e visto , com’era stato loro detto “ . Ciò che li realizza , è ,che ciò che è stato detto loro si è realizzato , lodano e glorificano  Dio ,chiaro segno del credere della loro realizzazione terrena qui , già qui su questa terra hanno trovato la loro realizzazione ,hanno incontrato e scoperto il regno , sono parte , si sentono parte di qualcosa di cui hanno fatto esperienza e che li ha realizzati , gli ha dato motivo di vivere , di essere vita e di trasmettere vita . La loro realizzazione è contagiosa , contagia , coinvolge , convince , conquista chi sta a loro intorno  . Chi ascolta i loro racconti comprende  che i pastori hanno vissuto e vivono una forte  esperienza emotiva , emozionale , che ha come risvolto lo stupore . Chi ascolta i racconti dei pastori sta ricevendo la Parola  e vivendo la Parola ….. lo stupore …… così come dovrebbe essere per noi quando dalla mensa della Parola viene proclamata la Parola, Dio stesso nella sua Parola , viene presentato Dio nella sua semplicità che è il farsi comprendere , rendersi comprensibile , lui infinita scienza e sapienza si sminuzza , si fa piccolo perché io nella mia nullità lo comprenda , tanto da portalo in me , dentro di me attraverso i miei sensi . Luca attento e scrupoloso cronista annota questo fatto , non può sfuggirgli ….. chi diffonde la Parola stupisce cioè , come l’etimologia della parola suggerisce , fa star fermi , immobili, rende saldi dunque stabili , ma stupore significa anche stordire , essere attoniti sbalorditi senza parole  . Attonito è colui , ci insegna ancora l’etimologia della parola , che è stordito dal tuono , dal rombo del tuono . La Parola dunque è trasformante , porta con sé una forza che trasforma totalmente e profondamente un essere . Quello stare immobile è un immobilismo creativo e fondante , rende saldi ossia punti fermi capaci di offrire appoggi su cui potersi aggrappare, su cui fondare , cioè costruire saldamente e ordinatamente . La Parola rende attoniti , stordisce , come il rombo del tuono che lascia senza parole , la Parola dunque entra preponderantamente nella nostra vita , come il rombo del tuono è assordante cioè non può non essere percepita  e come il rombo del tuono copre la nostra voce , zittisce ,lascia senza parole perché la Parola è unica mentre le nostre parole sono molteplici oltre che vane . La Parola è unica , è l’unicità e l’unicità è ciò che dà valore . Le cose preziose sono rare , se ne contano poche e tra queste alcune, le più preziose, sono uniche . Maria che vive la Parola perché è stata parte di sé , scrive Luca : “….custodiva tutte queste cose , meditandole ,nel suo cuore “ . L’esperienza della Parola dunque se da una parte porta al desiderio di diffondere , al dovere di diffondere , alla necessità di diffondere , dall’altra parte richiama ad una esperienza di custodia e di rielaborazione . Si custodisce la Parola così come ci è stata rivolta , intatta , vergine , ma poichè data a me , a me rivolta , da me deve essere si, custodita , ma da me rielaborata , rivisitata , ripensata , riascoltata per potere essere restituita sotto forma di vita , vita vissuta , vita cristiana che è quel : “ ….. glorificando e lodando Dio  per tutto quello che avevano udito e visto com’era stato detto loro “ che Luca ci fa pervenire ; e ancora quel tornare “ …. glorificando e lodando Dio …. “ che Luca annota è , come abbiamo detto prima , realizzazione di se stessi , ma , fratelli cristiani la massima realizzazione di se stessi , di noi stessi sta nell’amare , nell’amore , nel donarsi non quel tanto che basta , ma totalmente perché scrive Giovanni della Croce : “ Dio si dà maggiormente all’anima che è più progredita nell’amore , cioè che ha la volontà più conforme a quella del suo Creatore , di modo che l’anima che in ciò è del tutto conforme e somigliante a Dio è del tutto unita e trasformata soprannaturalmente in Lui ”, come  tra lo sposo e la sposa , l’amante e l’amato , pur mantenendo integre le loro diversità e personalità c’è unione , unità e trasformazione di uno nell’altro …. per l’altro e a confermare ciò è ancora il mistico carmelitano che afferma che : “L’amore non raggiunge mai la perfezione finchè gli amanti non si eguagliano in maniera tale da trasformarsi l’uno nell’altro ; solo allora l’ amore è sano .

I pastori che hanno ricevuto la Parola , che è amore , portano e trasmettono l’amore ecco perché  “ tutti quelli che udivano , si stupirono delle cose dette dai pastori “ ecco che ancora il santo Dottore carmelitano ci viene incontro sentenziando che : “ l’amore non si paga che con amore “ .

In quella notte cosa è avvenuto ? Si è compiuta la profezia , è giunto l’Atteso , è nata la Vita e la risposta dell’uomo alla Vita : la fede , unicità di un amore inestimabile .