L'ORGOGLIO E IL POTERE

07.09.2016 06:13

E’ ancora l’incommentabile a entrare prepotentemente nella nostra vita …. e non sono io che scrivo ,ma Paolo , né sono io a commentare , ma coloro che leggeranno la Parola o che hanno ascoltato la sua proclamazione perchè solo la Parola ha il potere di suscitare . Nella prima lettera ai Corinti ( 6 , 1-6 ) , la lettura di ieri che ho letto e meditato nella celebrazione solitaria dell’ Eucarestia celebrata universalmente alla Presenza , Dio ispira Paolo che così scrive alla comunità di Corinto : “ Fratelli , quando uno di voi è in lite con un altro , osa forse appellarsi al giudizio degli ingiusti ? Non sapete che i santi giudicheranno il mondo ? E se siete voi a giudicare il mondo , siete forse indegni di giudizi di minore importanza? Non sapete che giudicheremo gli angeli ? Quanto più le cose di questa vita . Se dunque siete in lite per cose di questo mondo , voi prendete a giudici gente che non ha autorità nella Chiesa ? Lo dico per vostra vergogna ! Sicchè non vi sarebbe nessuna persona saggia tra voi , che possa fare da arbitro tra fratello e fratello ? Anzi un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello , e per di più davanti a non credenti ! E’ già per voi una sconfitta avere liti tra voi ! ……. Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio ? “ . Parole pesanti , dure , che però fotografano la realtà non solo la rappresentano , parole che scrutano il cuore dell’uomo da secoli e lo scruteranno ancora per secoli , perché la legge è scritta per la durezza di cuore , come disse Gesù a quei farisei che vollero metterlo alla prova : “ Per la durezza del vostro cuore egli ( Mosè ) scrisse per voi questa norma …. “ ( Mc. 10,5 ) . La legge , le norme , le sanzioni sono figlie della durezza di cuore , non traggono la loro origine dalla misericordia che ricordiamo è un attributo di Dio , è attribuibile solo a Dio , è Dio che ha misericordia , non certo l’uomo , l’uomo ne è incapace , non è a lui attribuibile essendo attributo di Dio . Il cuore dell’uomo è là dov’è il suo tesoro , anche questa affermazione è tratta dalla Parola , e il tesoro dell’uomo , spesso , anzi spessissimo è spazzatura , celata , coperta mimetizzata , ma pur sempre spazzatura ….. è un dato di fatto , realtà , che i profumi siano stati pensati per coprire i cattivi odori . Il tesoro , effimero , ma ritenuto dall’uomo il più grande , è l’orgoglio , lì , è fermo il cuore dell’uomo e da lì non si schioda . L’orgoglio è la massima espressione del potere dell’uomo , e il potere dunque per definizione non può essere misericordioso , dunque l’orgoglio . Ricordo due fatti a proposito di ciò , il primo storico , siamo nell’Anno Domini 1530, Firenze è assediata dalle truppe dell’imperatore spagnolo Carlo V , a guidare l’indomita resistenza dentro le mura è Francesco Ferrucci che nel tentativo di scardinare l’assedio , in una sortita viene ferito e fatto prigioniero . Portato al cospetto di un comandate dell’esercito imperiale il soldato di ventura Fabrizio Maramaldo che più volte , in passato , era stato sconfitto dal Ferrucci , e volendosi questo vendicare , forte del suo potere , in balia del suo orgoglio e volutamente non curante che il suo avversario fosse sconfitto , prigioniero , disarmato e ferito , lo uccise a sangue freddo . Francesco Ferrucci prima di essere colpito indirizzò queste parole a Maramaldo : “ ….. vile tu uccidi un uomo morto … “ . Dopo il fatto storico una massima di Fedro, una sua favola che vede protagonisti quattro animali ,il leone , il cinghiale , il toro e l’asino . Il leone , obbligato a terra dalla vecchiaia e indifeso , attendeva solo di morire . A vendicarsi di lui , ormai inerme , si presentarono il cinghiale , che lo colpi con le sue zanne , quindi il toro che lo incornò e infine l’asino che visto che la fiera poteva essere colpita impunemente gli sferrò un calcio sul muso , allora il leone spirando disse : “ Con amarezza ho sopportato l’assalto di quei forti , ma dopo il tuo colpo , vergogna della natura , mi sembra di morire due volte “ . Orgoglio e potere … storie di sempre … e nell’anno del Giubileo della Misericordia .