L'UMIDA ARIA DEGLI SPAZI APERTI

03.10.2015 09:32

Un breve commento al Vangelo di giovedì scorso , breve perché ho passato tutta la giornata in ospedale per uno dei miei figli , è stata una giornata pesante in cui ho pregato e riflettuto poco , attento solo ad ascoltare,  capire e aspettare l’ora in cui respirare l’umida aria degli spazi aperti .  Vi propongo invece la breve riflessione che ho tenuto ai fedeli che hanno partecipato alla S.Messa di giovedì 1 ottobre della XXVI settimana del T.O.  . Son 50 anni che sento ripetere quel brano di Vangelo , e per 50 anni di quel brano ho dovuto ascoltare i commenti dei confratelli : “ La messe è abbondante , ma sono pochi gli operai ! Pregate dunque il Signore della messe , perché mandi operai nella sua messe “ . Lo abbiamo sentito in tutte le salse ,in commenti faziosi e partigiani  individuare negli operai i sacerdoti , i preti . Dunque l’ordine alle truppe cammellate è che bisogna pregare , perché vi siano più preti ? Il Papa quando era primate d’Argentina non ha voluto che preti dei Paesi confinanti  esercitassero il ministero nel suo paese , non certo per campanilismo , ma perchè la mancanza di vocazioni non è una mancanza da colmare completando il clero locale con altro clero diciamo “ forestiero “, ma è un chiaro segnale di malessere non solo nella pastorale vocazionale ma in ogni genere di pastorale . Da noi in diocesi la pastorale è da anni un fallimento , perché ? Basta guardarsi intorno , osservare attentamente l’esito del tenore di vita del clero e della gente di cui si circonda e a cui concede responsabilità e deleghe , per chiedersi perché un giovane deve sprecare la sua vita in pranzi , cene , viaggi , vita dispendiosa , amici che contano, potere , orge ….. per vivere tutto questo un giovane resta in società , vive una vita borghese da laico non una vita borghese da prete perché altrimenti vivrebbe il controsenso e l’incoerenza e di controsenso e  di incoerenza . Le proposte oggi , almeno qui da noi , sono piuttosto deludenti , un incontro con monsignore o con i suoi vicari o provicari che siano, non parliamo poi del responsabile della pastorale vocazionale, è piuttosto deludente . In questi ultimi anni i numeri di ingressi , uscite, reingressi e riuscite nella “ comunità? ” del seminario  , non parliamo poi di alcuni personaggi che presso il seminario di Novara hanno avuto un impatto devastante , hanno esportato quell’indecenza biellese di cui vergognarsi . Ciò che ho predicato ai convenuti all’Eucarestia  di giovedì scorso è che ognuno di noi è quell’operaio , ogni fedele , ogni cristiano , è inviato , non solo i preti , ogni cristiano è sacerdote , oltre che re e profeta , in forza del battesimo ricevuto. Il Vangelo non è scritto per una categoria , ma per l’universalità , che è unità ; è scritto per quell’unità universale che è la famiglia cristiana , i tutti nel Tutto sono uno , nella loro unicità , seguendo il modello della Trinità . Tre distinte persone , una unica natura ,cioè nell’unità ….. separabilità, nell’inseparabilità . I giovani d’oggi scelgono luoghi seri per vivere la fede , non certo l’alcova della pastorale giovanile di Oropa , o il futuro di rubare legalmente la decima ad una attività caritativa , o strafogarsi di cibo nei resort a 4-5 stelle nelle varie parti del mondo , o prostituendosi per raccattare quattro soldi per comprare della bigiotteria con cui adornare il simbolo della purezza , dell’umiltà e della sobrietà che non ha e non può avere prezzo , a meno che i sacerdoti di oggi non siano quelli di 2000 anni fa che al Cristo di Dio hanno fissato un  prezzo …. 30 denari …… con cui si compra il campo di sangue …… buon viaggio monsignore .

 

P.S oggi celebrerò alle 17,30 a Pavignano e alle 18,40 a Vaglio. Domani alle 10,00 a Donato.

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