L'UNICA NOVITA': PECCATORI E PUBBLICANI
Fratelli cristiani prendiamo alla lettera quanto l’Apostolo Paolo scrive alla comunità di Corinto : “ Fratelli , se uno è in Cristo , è una nuova creatura ; le cose vecchie sono passate , ecco ne sono nate di nuove .” Che nesso ha dunque questa affermazione con le parole con cui si apre il Vangelo di Luca , che abbiamo appena proclamato ? “ In quel tempo si avvicinarono a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo . I farisei e gli scribi mormoravano dicendo : << Costui accoglie i peccatori e mangia con loro >> . Il nesso c’è, ed è la dimostrazione di ciò che Paolo scrive , cioè la nascita allora , come oggi , di una nuova fase : l’essere di Cristo : cristiani . I pubblicani e i peccatori sono la novità perché il loro avvicinarsi a Cristo li porta nella sua sfera , nel suo ambito …. l’avvicinamento e l’ascolto sono il primo passo per il credere ,per il cambiamento , per la svolta , per la conversione , per essere novità , nuova creatura . I pubblicani e i peccatori sono coloro che si avvicinano cioè annullano le distanze tra Dio e l’uomo e hanno l’umiltà di ascoltare la Parola , gli scribi e i farisei sono coloro che giudicano a prescindere , perché legati alla vecchia creatura , all’uomo vecchio , tenuto in piedi , sostenuto , puntellato , da leggi e decreti , dall’osservanza della forma , senza esplorare la sostanza …. i sepolcri imbiancati , gli ipocriti , paghi dell’osservanza delle regole e dei precetti . Il Cristo porta la verità e con essa la libertà … la verità vi farà liberi …. ci fa liberi sono parole di Gesù . Il decalogo è ridotto al solo comandamento dell’amore , amare Dio , dunque l’altro come si ama se stessi …. l’amore è dunque trino , l’amore verso Dio , poi verso se stessi , dunque verso l’altro , il prossimo , chi ci è più vicino ….. questo è un programma di vita che coinvolge tutta la nostra esistenza …. cercare altro ? Credo sia bastante questo impegno …. e non basta certamente la nostra esistenza per assolverlo , vederlo realizzato . La critica che Gesù fa alla società del tempo , è una critica al potere politico e religioso . Non tocca in questo caso direttamente la classe sacerdotale ma ciò è implicito perché le due classi chiamate in causa , scribi e farisei, gestiscono , condividono , il potere con i sacerdoti del tempio …. insieme giudicheranno e condanneranno ingiustamente Gesù , dunque da giusti che si credono sono ingiusti , stolti . I farisei infatti sono un vero e proprio partito con finalità religiose mentre gli scribi erano esperti in tutto ciò che riguardava la trasmissione dei testi e delle tradizione religiose …. Gesù viene a dare il compimento a ciò , dunque a metterlo in discussione …. è per queste classi il nemico , il nemico pubblico … più dei romani pagani ed invasori , tanto che per eliminare Gesù , DIO , quelle classi collaboreranno subdolamente con gli occupanti … dando dimostrazione di incarnare la vecchia politica , trafficoni , reazionari , la becera conservazione . I pubblicani sono esattori degli invasori , approfittano dei romani per i loro personale interesse , infatti riscuotono le tasse e da queste ricavano il loro utile , dal loro stesso popolo sono considerati dei venduti come le prostitute , soggetti senza speranza , neppure Dio può fare nulla per loro , eppure Gesù dirà che nel suo Regno saremo superati dai pubblicani e dalle prostitute e frequenterà tanti gli uni che le altre , Matteo è uno di loro , Matteo Apostolo , Evangelista ,santo della Chiesa di Dio ; e ancora se ricordate ….. Gesù si interporrà tra i lapidatori e la prostituta creando imbarazzo e scuotendo le coscienze . Dei peccatori , della loro identità , mi viene da citarvi una frase di papa Francesco che è poi un invito ad ognuno di noi : “ riconoscersi peccatori per accogliere la misericordia di Dio “ . Ora sistematizziamo , mettiamo ordine a quanto abbiamo detto sino a qui . Tutti noi fratelli cristiani siamo nella categoria dei peccatori e dei pubblicani , se ci sottraiamo a questa categoria siamo come quel fariseo che di fronte al pubblicano si sente giusto . La nostra condizione è l’incurvitas ,siamo incurvati , cioè piegati , propendiamo al peccato … nella preghiera allo Spirito Santo recitiamo … invochiamo “ rege quod est devium “ drizza ciò che è sviato . Siamo piegati dunque , pubblicani e peccatori , ma per noi c’è una porta aperta la porta della verità e siamo noi , proprio noi a decidere se entrare e quando entrare , anche di soppiatto …. ma entrare per ascoltare “ … per ascoltarlo … “ … osserva , dunque annota Luca. La porta della Verità può essere varcata solo dalla libertà , che il nostro atto , muoversi verso : “ … si avvicinavano … “ leggiamo ancora in Luca …. che è l’atto di fede , l’inizio , l’atto dell’iniziato , la scelta , l’impegno , il dono di sé : amare . Non entrare non varcare la porta della Verità è l’atto compiuto dagli scribi e dai farisei , la dimostrazione della smodata sicurezza di sé , dell’arroganza . La libertà è dunque l’umiltà di avvicinarsi per ascoltare che è tipica di chi dimostra intelligenza , dunque di chi vuole conoscere , fare esperienza , di chi è alla ricerca , aperto alla novità e libero nel cuore di aderire …. questo è il peccatore , Paolo nella lettera alla comunità di Corinto , che abbiamo poc’anzi ascoltato , di quel volere avvicinarsi ed ascoltare scrive : “ … affidando a noi la parola della riconciliazione . “ Nella Chiesa dunque ,si viene ad ascoltare liberamente la Verità , e a riconciliarsi , che è quel buttare in Dio tutte le nostre preoccupazioni come atto di umiltà …. dichiarazione di Pietro affidata alla sua prima lettera : “ Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio …….. gettando su di lui ogni vostra preoccupazione , perché egli ha cura di voi . “ Papa Francesco fa un esplicito invito rivolgendosi ai confessori , ( là dove ci sono ancora ) : “ I confessori coprano con la coperta della misericordia “ . Gesù dunque come giustamente ci informano gli scribi ed i farisei , coloro che stanno lontano dalla mensa , spezza il pane con i pubblicani ed i peccatori siede a mensa con loro : “ Costui accoglie e mangia con loro “ . L’Eucarestia , la mensa eucaristica è dunque per i peccatori e per i pubblicani , che avvicinandosi ed ascoltando Gesù sono poi invitati mangiare con lui cioè a rendere grazie ,: “ … egli prese il pane , ti rese grazie , lo spezzò , lo diede ai suoi discepoli … “ , vivremo queste parole , tra poco raccogliendoci nella preghiera eucaristica , dunque i pubblicani ed i peccatori sono i suoi discepoli , coloro che si sono liberamente avvicinati per ascoltare e dall’ascolto hanno creduto , hanno aderito all’opera di Dio che altro non è che : “ Questa è l’opera di Dio , che crediate in colui che egli ha mandato “ . Questo siamo , noi oggi qui riuniti se ci definiamo cristiani : pubblicani e peccatori …. discepoli .