M.I.A.I... IGNORANZA

01.09.2015 09:21

Vi ricordate le due domande indirizzate da me a monsignore nel dialogo a distanza di ieri ? Non otterrò risposta nessun tipo di risposta , la maleducazione , l’insensibilità , l’arroganza e l’indifferenza montano in cattedra , sono sedute in cattedra . D’altra parte non risponde a me ma pensate a quel confratello entrato , per un periodo di prova , in un ordine mendicante che dalla maleducazione , dall’insensibilità , dall’arroganza e dall’indifferenza si è visto letteralmente sbattere la porta in faccia solo perché ha umiliato, con la sua scelta , l’imposto ( da monsignore & company ) modo di vita lascivo scegliendo di vivere un modo di vita spartano . Se ne sentono di tutti i colori sul confratello , messo alla gogna dalla gente che conta capitanati dal parroco della parrocchia dove ha svolto il suo servizio , solo perché aveva delle idee era un essere pensante e agente che non permetteva di farsi comprare e comandare da pensionati di lusso e dalle top model , le famiglie modello che hanno messo le mani su ogni ambito della parrocchia , d’altra parte hanno comprato solo ciò che era in vendita . Non mi voglio dilungare , voglio solo portarvi a meditare , cari amici di chiesa controcorrente , su come la maleducazione , l’insensibilità , l’arroganza e l’indifferenza non hanno nulla a che fare con il pensiero cristiano .

Si legge nell’Evangelo di Luca “ … perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa … “ e ciò viene poi ribadito da S.Paolo nella prima lettera  a Timoteo : “chi lavora ha diritto alla sua ricompensa“, se ci pensiamo bene il confratello attraverso una vita di preghiera svolge il suo “ lavoro “ . Nel vangelo di Giovanni si legge che la preghiera è l’opera di Dio , dunque chi siede in cattedra , cioè la maleducazione , l’insensibilità , l’arroganza e l’indifferenza non riconoscendo la giusta ricompensa  al confratello ,che è riconosciuta dall’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero e negata dal periferico , compie un atto di ingiustizia, che è un atto anticristiano per eccellenza non riconoscendo che il “ lavoro “di un ministro ordinato è prima di tutte le altre cose, la preghiera , ribadito poi dall’ ”ora et labora” benedettino  . Faccio poi notare che nella preghiera del Padre Nostro , l’unica preghiera insegnata direttamente e personalmente da Gesù , dal Cristo , dal figlio di Dio  così recita : “ … dacci oggi il nostro pane quotidiano … “ e negando al confratello la giusta ricompensa per il suo lavoro orante , la maleducazione , l’insensibilità , l’arroganza e l’indifferenza che siedono in cattedra danno prova di non conoscere o non credere a ciò che Gesù , il Cristo , il Figlio di Dio insegna . Ancora una grave mancanza da parte  di chi siede in cattedra ovvero , la maleducazione , l’insensibilità , l’arroganza e l’indifferenza , che ignora ciò che contiene la Presbyterorum ordinis al n. 17 , l’ho appreso da una citazione di Papa Giovanni Paolo I , che sulla necessità di cercare , richiedere e amministrare i mezzi economici , l’allora Patriarca di Venezia ,sosteneva che era  giustificata, secondo appunto la P.O.,  per l’organizzazione del culto , IL DIGNITOSO MANTENIMENTO DEL CLERO , l’esercizio di opere di apostolato e carità specialmente a favore DEI POVERI . Ho volutamente evidenziato con lettere maiuscole le due mancanze commesse dalla maleducazione , l’insensibilità , l’arroganza e l’indifferenza salite in cattedra . Il confratello è parte del CLERO , dunque ha diritto di essere mantenuto dignitosamente , soprattutto perchè ha scelto ,nella sua vocazione ,di seguire la vocazione alla POVERTA’che al clero non è richiesta , soprattutto a questo tipo di clero e a questo vescovo amante della vita comoda , mondana , degli ambienti e delle conoscenze che contano , del potere e dei soldi , lo sterco del diavolo come Papa Francesco definisce il denaro per il denaro , il denaro che fa denaro ….. un’onta per un chierico . Vi trascrivo poi un estratto della Bolla Umbratilem indirizzata all’Ordine dei Certosini da Papa Pio XI : “ Con tutta evidenza , coloro che si consacrano ad una vita di preghiera continua e di mortificazione contribuiscono molto di più all’edificazione della Chiesa e alla salvezza dell’umanità di coloro che investono le loro forze a lavorare nel campo del Signore “ . Ora con l’ultima mancanza frutto dell’ ignorare anche i documenti ufficiali della Chiesa, del Magistero,  possiamo affermare e constatare che oltre alla maleducazione , all’insensibilità , all’arroganza e all’indifferenza in cattedra è salita pure l’ignoranza …….. in cattedra c’è proprio posto per tutti ……. gli amici dell’amico e gli amici dell’amico degli amici  …… tra di loro amici ….. e questo non è Chiesa !

Dopo tutto ciò , se mai , considerando che il periodo che sta vivendo il confratello è un periodo di prova e di discernimento , dovesse decidere di tornare , mi chiedo se troverebbe, come la parabola del figliol prodigo lascia intendere , un padre ad attenderlo ed accoglierlo  . Penso e sono convinto che questo vescovo non sia padre , non sia all’altezza di essere padre , semmai figlio , quel figlio che ha dilapidato tutto la sua parte di eredità con le prostitute , non solo , ma nel suo animo c’è anche quella parte del figlio sotto , sotto , borbotta , che critica il padre che attende il ritorno del figlio , uno solo capace a chiudere dietro le sue spalle la porta .

Ora monsignore noi , la aspettiamo , noi siamo capaci a tenere la porta aperta , siamo capaci di paternità, aspettiamo che dopo avere dilapidato tutto e sentito i morsi della fame ritorni all’ovile , la strada la conosce , lasci le cattive compagnie profumate e rientri nel recinto a respirare l’odore forte ma genuino del gregge. Il profumo nasconde e mitiga , l’odore caratterizza .