ma ... bisogna amare !

17.07.2021 14:26 Abbiamo sentito proclamare ( oggi XVI domenica del Tempo Ordinario ) nella seconda lettura , tratta dalla lettera che S.Paolo apostolo inviò alla comunità cristiana che era in Efeso queste parole : “ .... così egli ha abolito la Legge , fatta di prescrizioni e di decreti ... “ . Questa affermazione sembra essere in antitesi con quanto è scritto nel Vangelo di Matteo (5,17 ): “ ... Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento ... “ . Dunque le parole di S.Paolo contraddicono le parole di Gesù , sono in contraddizione con la Parola ? La risposta ci è data in due passi distinti dei Vangeli di Giovanni e di Matteo in cui Gesù ( come letteralmente è scritto in entrambi i passi ) è “ messo alla prova “ dai farisei . In Giovanni ( 8,4-5) si legge : “ ... gli dicono: « Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?» e sappaimo bene che la risposta di Gesù fu : “ ... Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».... “ ( Gv.8,7 ); e in Matteo ( 19,3;8 ) si legge : “ ... gli chiesero: « È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo? » .... Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così » .... “ . Gesù dunque , per sua stessa parola, è venuto a dare compimento alla Legge , cioè a renderla definitiva ad attuarla , quella Legge che il nostro atteggiamento tende a sopire se non a precluderne il naturale decorso verso la sua realizzazione . Don Divo Barsotti ( mistico del secolo scorso di cui è stato introdotto il processo di beatificazione e fondatore della Comunità dei Figli di Dio ) scriveva in merito all’osservanza della Legge : “ noi cristiani non leggiamo l’Antico Testamento in se stesso e per se stesso , ma lo leggiamo sempre con Cristo e per mezzo di Cristo . Per questo non siamo tenuti ad osservare la legge di Mosè , per le prescrizioni relative alla purezza e all’alimentazione e tante altre cosa ancora , senza che la parola biblica diventi per questo priva di senso e significato . Noi leggiamo tutto questo non come un qualcosa in sé compiuto e a sé stante , ma lo leggiamo con Colui nel quale tutto è compiuto e in cui tutto rivela la sua autentica validità e verità . Perciò ( continua don Divo ) leggiamo con Lui , oltre alla Legge , anche il racconto della creazione e da Lui sappiamo – da Lui e non da un espediente escogitato successivamente – quel che Dio ha voluto infondere a poco a poco , attraverso i secoli , nel cuore e nell’anima dell’uomo . Cristo ci libera dalla schiavitù della lettera e proprio in questo modo ci restituisce la verità delle immagini ....” . Cristo dunque è il compimento , è lui l’atto compiuto a cui tendere , perché si compia ciò a cui siamo stati chiamati e in cui possiamo realizzarci . Ma c’è di più , ha scritto il card . J. Ratzinger ( Benedetto XVI ) nel suo libro In principio Dio creò il cielo e la terra . Riflessioni sulla creazione e il peccato : “ ... Il mondo non è un prodotto dell’oscurità e dell’assurdo. Esso deriva da un’intelligenza , deriva da una libertà , deriva da una bellezza che è amore . Riconoscere questo ci infonde il coraggio che ci permette di vivere , che ci rende capaci di affrontare fiduciosi l’avventura della vita ... “ . Come usciamo dunque da questa situazione ? Gesù , come afferma Paolo è venuto ad abolire la Legge o è venuto per dare compimento ad essa senza cambiare nulla? E’ sua Parola ( Mt.5,18 ) : “ ... In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto ... “ . Fratelli cristiani, Cristo nell’affermare che è venuto a dare compimento , ci induce a pensare che la Parola non sia stata ancora compresa , che il suo messaggio sia ancora nascosto e ciò da sempre cioè dall’inizio della sua proclamazione nei luoghi di culto siano essi Sinagoghe o Chiese . Il messaggio è nascosto perché l’uomo per pigrizia e opportunismo fa orecchie da mercante all’annuncio che la Parola reca in sé . Porsi all’ascolto del messaggio ed elaborarlo costa , perché quel messaggio radicale implica il cambiamento continuo della nostra esistenza , e l’uomo si è adattato all’abitudine , alla comodità , alla pigrizia , delega tutto ciò che può ,non osando e non volendo pensare come Dio pensa ; si riscontra ciò nel rimprovero del Signore a Pietro ( 8,33 ) : “ ... Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini ... “ . Dunque l’uomo pensa come tutti gli altri uomini , si omologa , si massifica e il libro del profeta Geremia ( 17,5 ) sentenzia : “ ... Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore si allontana il suo cuore ... “. Dunque in che direzione andare dal momento che S.Paolo nella sua prima lettera inviata alla comunità cristiana che era in Corinto scrisse , riferendosi all’Antico Testamento : “ ... Sta scritto infatti : Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,né mai entrarono in cuore di uomo,queste ha preparato Dio per coloro che lo amano ... “ ? Fratelli cristiani siamo chiamati alla diversità ,a distinguersi , ad essere segno , presenza della Presenza depositari di una novità , della novità . La direzione è tracciata , è unica ,noi fratelli cristiani siamo invitati ad un cambio di passo, di mentalità , di comportamento e ciò consiste ,attraverso all’atto di fede ( che è il totale affidamento a Cristo sino all’annullamento di se stessi per far emergere e manifestare il Cristo stesso ) a riconoscere quale unica Legge l’amore , come dibattè Gesù con i farisei nel brano del Vangelo di Matteo ( 16,34-40 ) : “ ... Allora i farisei ..... si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». E’ detto tutto , non c’è più nulla da dire , o da aggiungere è Parola del Signore alla quale si è chiamati , invitati a rispondere : “ ... Lode a Te o Cristo ... “ cioè essere grati per ciò che si è ricevuto , per ciò che si è ascoltato . E’ detto tutto , da cui consegue il nostro affidarsi perché ciò si realizzi . Ma come ? In che modo ? Il modo ci è suggerito pregando il Salmo 54 ( 23 ) : “ ... Getta sul Signore il tuo affanno ed egli ti darà sostegno ... “ . Il tutto poi si completa con l’arguta sentenza di S.Agostino : “ ... ama e fai ciò che vuoi ... “ dunque se si ama si può abolire la Legge , se ne può fare a meno ma .... bisogna amare .