....MA RIMANDIAMOLI A SCUOLA!

09.03.2015 08:49

Tornando alla fotografia apparsa sul giornale diocesano venerdì scorso che ritrae il tavolo di presidenza della conferenza vorrei rivolgermi a voi cari amici di Chiesa controcorrente per parlarvi della regalità. Siamo re, profeti e sacerdoti perché battezzati e ciò che ci viene conferito nel battesimo è la nostra dignità, siamo re perché figli di re, del Re. La regalità, l’essere re, impone l’essere educato ad esserlo, ad esercitare la regalità. Il mio comportamento non può essere casuale ma dev’essere di esempio secondo un’educazione che mi dev’essere stata impartita, un’educazione che mi obbliga verso il mio popolo. Ognuno di noi regna, e regna su se stesso, ha in sé un popolo perché è parte di un popolo. Ognuno di noi è divino, perché come vi scrivevo giorni fa, in Dio si è Dio, dunque re e come tale si deve comportare. L’atteggiamento che si assume in pubblico dunque è molto importante, fondamentale e basilare, e per la forma e per la sostanza, perché si deve dimostrare, manifestare la regalità che è attenzione, buona amministrazione, giustizia, eleganza, magnanimità di cuore. Omero nell’Odissea descrivendo Alcinoo, re dei Feaci scrive: ”era Alcinoo re di magnanimo cuore”. Alcinoo pagando di persona aiutò Ulisse a sbarcare ad Itaca, dopo avere pazientemente ascoltato il racconto del celebre naufrago, e per questa magnanimità di cuore si attirerà l’ira di Nettuno/Poseidone dio del mare che trasformò in scogli le navi che avevano portato in patria Ulisse rendendo impossibile l’uso del porto, del suo regno e decretando la fine di un popolo, di una civiltà. Regalità, nobiltà d’animo… Regalità parte della nostra dignità, del nostro credo, del nostro essere, del nostro esistere, parte della nostra grazia che è vita divina. L’atteggiamento dell’eminenza grigia, ha calpestato la sua regalità e offeso la nostra. Ci chiediamo dove è andata a finire la gente e non solo i giovani; si sono stufati di essere presi in giro da gente che ritiene che il Messale, (testo sacro) possa essere “vilipeso” perché usato come rialzo per un microfono, da gente che all’arrivo del cardinale Bertone anni fa all’aeroporto di Cerrione si è presentata in abito talare, ma di fronte ad un’assemblea di cristiani non si presenta nella sua veste istituzionale, e questo è mancanza di rispetto verso il santo popolo di Dio, censurabile! Mi chiedo se questa sera che come relatore ci sarà un vescovo…. In fondo per opportunismo come si suol dire:” Parigi val bene una messa”. Osservando un mondo in evoluzione, cioè sempre più interessato e teso verso la carriera, il carrierismo, ( e qui l’eminenza grigia capisce perfettamente) possiamo stare tranquilli in quanto un vescovo che è nominato da uomini è assistito personalmente dallo Spirito Santo, il quale se serve metterà una pezza, come sapientemente recita la sequenza:

” lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina,

piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò che è sviato.”

Lo Spirito Santo agisce con il materiale messo a disposizione da uomini; inoltre anche il titolo di successore degli apostoli, che è legittimo, ci mancherebbe, e lo credo fermamente, credo fermamente nella successione apostolica, ma ricordando che gli apostoli sono: Tommaso a cui Gesù chiede di essere credente, Pietro che lo rinnega tre volte, Giuda che sarà sostituito da Mattia che lo vende per trenta denari, Giovanni e Giacomo che litigano per sedere alla sua destra o alla sua sinistra nel Regno, che vogliono accaparrarsi i posti migliori, e infine gli altri che nel momento del bisogno dormono per poi scappare a gambe levate. Diciamole queste cose. Guarderò con attenzione le fotografie della serata odierna, qualcosa sono sicuro che cambierà.