... Manifestare ciò che si è manifestato ...

05.01.2020 15:15 “ … Alzati , rivestiti di luce , perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te … “ è l’invito e l’augurio che Dio attraverso le parole del profeta Isaia indirizza ad ognuno di noi fratelli cristiani ,e che la Santa Madre Chiesa offre a noi nella Liturgia della Parola di questa solennità dell’ Epifania del Signore . La parola Epifania significa apparizione , manifestazione ; l’Epifania è dunque la manifestazione della divinità in forma visibile , Dio si è fatto uomo ; Gesù di Nazareth manifesta il volto di Dio si legge nel vangelo di Giovanni ( 14,8-11 ) : “ …. Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse …. “ . Ma quali opere ? Beh fratelli cristiani , se non siamo in grado di riconoscere le opere di Dio allora ha ragione Gesù a riprendere Filippo e come riprese Filippo riprenderebbe anche noi . Gesù ci risponderebbe ma come , vivi nella creazione e non ti sei accorto della creazione ? Deve ricodarlo proprio a noi una adolescente al comando delle multinazionali che cosa è la creazione ? Deve ricodarlo a generazioni di cattolici che da 2.000 anni si confrontano con la Parola di Dio che è creatrice , che crea , che è la creazione stessa ? San Bernardo di Chiaravalle , vissuto tra il 1090 e la metà del 1100 d.c. , insegnava : “ … Si imparano più cose nei boschi che nei libri ; gli alberi e le rocce vi insegneranno cose che non potreste ascoltare altrove … “ in barba ai movimenti ecologisti , e si legga e si mediti il capitolo primo del libro della Genesi per comprendere il creato , la creazione e la creatura , e mentre si ha la Bibbia in mano si faccia un capolino nel vangelo di Matteo ( 6,25-34 ) in cui è ben messo in evidenza come Gesù , Dio , il Dio trinitario elevi la creazione al pari dell’uomo , di quell’uomo che la dovrebbe amministrare , cioè difendere e custodire : “ …. Guardate gli uccelli del cielo … Osservate come crescono i gigli del campo … “ dice Gesù con un linguaggio che odora di poesia . L’invito di Dio è di alzarsi , di destarsi , di ergersi , non più indossando i vestiti che solitamente si indossano , ma rivestendosi di luce , è l’invito a trasfigurare ciò che ci circonda , la realtà , il reale , la quotidianità . Trasfigurare significa far cambiare profondamente nell’aspetto o nell’espressione , fare apparire molto diverso da come è normalmente , cambiare aspetto o espressione per effetto di una forte emozione. Emozioni e sentimenti intensi, cioè osservare con gli occhi della fede , come avvenne a Gesù sul monte Tabor testimoni Pietro , Giacomo e Giovanni : “ … fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce …. “ . Ciò che hanno vissuto , provato , ciò di cui hanno fatto esperienza i tre apostoli , dalla Tradizione è raccontato , è tramandato , è trasmesso a noi perché anche noi si possa vivere in quelle parole , nella Parola quell’esperienza , affinchè anche per noi si possa salire , ascendere al monte Tabor . Fratelli sono gli occhi della fede che ci portano là , sono gli occhi della fede che contemplano l’irraggiamento del Tabor , sul Tabor . Gesù infatti fa alzare , innalza , fa risorgere una umanità che è prostrata con la faccia a terra , schiacciata da quel fulgore accecante che è la manifestazione , la rivelazione del Signore : “ … Alzatevi e non temete … “ ci rassicura il Signore . Il Signore ci sprona con la sua Parola e la sua Parola è Parola che crea : “ … Dio disse : «Sia la luce!». E la luce fu … “ si legge nel libro della Genesi ( 1,3 ) e poi ancora Dio ci incita , levatevi , elevatevi allo stesso modo di Zaccheo che si arrampica sul sicomoro : “ … per poterlo vedere, salì su un sicomoro … “ annota Luca ( 19,4 ) . Zaccheo come il sole che all’aurora sorge , così lui si alza , prostrato , piegato , trattenuto in basso dal peccato non solo sorge , si alza , si rialza, risorge e quell’innalzarsi , quel tendere all’alto lo nobilita , lo fa uomo nuovo, diverso , uomo risorto lui che pubblicano era morto per il peccato ; per Cristo , con Cristo e in Cristo diviene nuova creatura : “ … A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? Non è un Dio dei morti ma dei viventi! … “ si legge nel vangelo di Marco (12,26 ). Zaccheo e con lui noi fratelli cristiani assistendo , volendo assitere alla manifestazione di Dio risorgiamo a vita nuova e come Zaccheo diveniamo nuovi , nuove creature , siamo nuovamente plasmati , rimodellati perché siamo vivi , eternamente vivi perché seguaci di un Dio dei vivi , del Dio vivente . Il Signore poi ci dice di lasciarsi rivestire dalla luce , dalla gloria di Dio , di ammantarsi dello splendore , del fulgore , del calore di quella luce divina , che il divino emana e che nel divino accompagna, conduce ,fa confluire . Si leggono nella prima lettera dell’Evangelista Giovanni queste parole ( 1,5-7 ): “ … Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato …. “ e Paolo nella sua lettera alla comunità cristiana che era in Efeso ci rassicura con queste parole : “ … Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà .. “ . Figli della luce ancora ribadito nella prima lettera inviata dall’apostolo delle genti alla comunità cristiana in Tessalonica : “ … Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre … “ . Figli dunque , siamo figli , veramente figli , realmente figli come si legge nella prima lettera di Giovanni ( 3, 1-2 ) : “ …. Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è …. “ . Scrisse Giovanni che all’atto della manifestazione di Dio noi saremmo divenuti come Lui ; dunque Dio si è manifestato in Gesù Cristo e noi in lui abbiamo visto , conosciuto il volto del Padre . Questo ci dice la scrittura e ciò riponde al vero perché è da noi creduto : “ … Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera … “ si legge nella conclusione del Vangelo dell’apostolo Giovanni ( 21,24 ) . Fratelli è la prova provata della fede , ciò che speriamo , lo sperato che diviene realtà , prova come scrive Paolo agli Ebrei ( 11,1 ) : “ … La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono … “ e le cose che non si vedono , le cose invisibili sono eterne scrive ancora Paolo nella sua seconda lettera ai Corinti ( 2Cor.4, 18 ) : “ … mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne … “ . Dio dunque si manifesta ovunque e per chiunque , nel visibile e nell’invisibile .