MELA MARCIA
Sono un amante dei vecchi films , quelli che hanno segnato la mia gioventù ,quelli che raccontano le storie dei miei eroi . Ogni tanto li rivisito , ieri sera è stata la volta di Serpico , il cui protagonista è Al Pacino , non devo certo raccontarvi la trama , impossibile che non ne abbiate mai sentito parlare , cari amici di Chiesa Controcorrente . Tratto da una storia vera , il tema trattato era la corruzione degli agenti della polizia di New York , ma è ben noto che ogni ramo della nostra società è corrotto , non meno il clero dunque . Quello che fa specie , non è la corruzione in sé , è vero è deplorevole , ma è la natura dell’uomo , di ciò noi preti ne imputiamo la caduta nel peccato che è quell’ l’assecondare le tentazioni dovuto allo strascico che il peccato originale ha impresso nella vita dell’uomo . Benché cancellato dalla grazia ricevuta nel sacramento del Battesimo , lascia qualcosa , imprime un carattere … che è quel modo con cui si fa presente nella nostra vita . La ricerca smodata del potere , del denaro , del sesso , dei vizi , della vita comoda , sono fatti deplorevoli … ma mai e poi mai devastanti come l’indifferenza e l’abbandono , il mettere da parte chi non concorda con noi … chi dissente , chi fa opposizione costruttiva . L’abbandono , l’indifferenza , il mettere da parte , lo scartare , l’escludere è la morte non di chi ne è stato fatto oggetto , ma è la morte di chi lancia l’ anatema (come scrive Paolo ), è la sua morte , che è la vittoria del maligno . Costui o costoro in questo modo si consegnano al maligno , alle potenze infernali , che oggi i preti divertendosi deridono , entrando sempre più in un mondo che li divora e li consuma , come un cerino , come un malato terminale …… questo è il frutto di quella cultura dello scarto accusata , denunciata dal Santo Padre . Io sono fatto oggetto di anatema , buona parte della comunità cristiana , quella che non mi conosce , accetta la fatwa lanciatami da un gruppo di laici e preti benpensanti , da quel mondo borghese che vive nelle sacrestie e di sacrestie , cioè che sopravvive nei sepolcri imbiancati , che trae la sua forza , la sua sostanza in quella falsità palpabile che serpeggia al campo santo il primo di novembre …….. sono scartato , escluso , non salutano , non sono più invitato , penso alla festa del patrono dei muratori S. Giulio , alla fine di gennaio ….. piccolezze fatte da piccola gente , che ci tiene farsi fotografare nel giornale cattolico locale mentre predica la misericordia ….. …Io proprio io che sono considerato una mela marcia da una buona parte di questo clero e dai laici che lo coadiuvano …. quei tanti pensionati che fanno man bassa del lavoro dei giovani , quelli che rubano la dignità ai giovani che non gli permettono di recepire uno stipendio … e amano sentirsi dire che sono buoni ,anzi integerrimi fedeli , tanto che possono dire agli altri chi non lo sono . Mela marcia e figlio di …… buona donna , quello che rompe le uova nel paniere , in quel paniere fatto dai “ volemose bene “, dove tutto va bene , dove bisogna lasciare le cose come stanno ….. nel film che ieri ho visionato in compagnia di uno dei miei figli ( la migliore compagnia di sempre ), che inizia nello stesso modo in cui finisce ( per rimarcare il destino di quell’eroe ) ho capito come sono considerato da questa gente …. l’ho già scritto , ma lo ribadisco sono considerato un figlio di ……….. e ho capito cosa questa gente , in fondo spera …… che da dietro una porta ci sia uno che prema il grilletto … cioè uno che faccia il lavoro sporco al loro posto , perché loro sono privi di coraggio nell’affrontare delle situazioni , sono per lo strale , l’anatema . Questa è la paternità episcopale e la fraternità sacerdotale e nell’anno giubilare a tema … questa è come intendono loro la misericordia …. e tutto ciò , a prezzo di saldo viene spacciato in questo buco di diocesi , in cui il pro vicario per i preti è finalmente alle soglie della nomina a canonico , si attende la nomina forse ad ottobre dopo la processione di Oropa , o dopo le abbuffate a Spotorno nel Resort 4 stelle , tutto molto scontato ….. uscirà ufficialmente sull’organo ufficiale della diocesi … e sarà festa ….. mentre il capo che se ne è sempre sbattuto grandemente dei danni alluvionali subiti dal nostro territorio negli anni scorsi , pochi giorni fa si è precipitato o meglio dire “ fiondato “ a portare il suo conforto al paese vittima di una esplosione ( di cui si stanno accertando le cause ) solo perchè è stata danneggiata la casa parrocchiale, ergo ci sarà da chiedere ai cittadini un contributo per la riparazione e la visita del capo sarà tenuta in considerazione , psicologicamente conterà , peserà , altrimenti non si sarebbe schiodato da Palazzo . Dopo queste deduzioni , sono felice di essere al centro della pastorale diocesana della cultura dello scarto sapendo di non essere il solo …. siamo la maggioranza secondo sondaggi e censimenti vari …..ma attenzione cari confratelli e buoni fedeli che il lanciare strali ha l’ effetto boomerang ……