MENTECATTUSSSSSSS!

13.07.2015 08:39

Bel titolo, in prima pagina ieri 15esima del tempo ordinario B, ottimo titolo. A monsignore si saranno rizzate le orecchie per poter essere tirate bene, d’altra parte è lunedì, è ora, è giunta l’ora. Le ha alzate bene, ben diritte perché non sono io a tirargliele questa volta, ma direttamente il papa, attraverso il giornale dei vescovi “Avvenire”, cioè il giornale di monsignore. Titolo, il titolo “il papa: tutti fratelli nelle differenze”. Vedete cari amici di Chiesa controcorrente, lo stabilire da parte del papa, uguaglianza (tutti fratelli) nelle differenze, significa che non siamo fatti con lo stampino come piace a monsignore ed alla sua troika. Allineati e coperti c’insegnavano a militare, perché io l’ho fatto il servizio militare, quella gente lì no, hanno goduto anche di quel privilegio, sono stati a casa, non hanno saputo servire il loro paese; eppure a monsignore ed al suo stato maggiore quanto piace  la cieca obbedienza cieca cioè da mentecatti, l’obbedienza da mentecatti. Io sono differente, perché così sono stato creato differente, perché tutti siamo stati creati differenti, e solo i mentecatti non comprendono ciò o credono che siamo fatti con lo stampino. Le differenze ci contraddistinguono grazie a Dio. Solo i mentecatti non comprendono che la razza umana è bianca, gialla, rossa e nera, e lo è per volere di Dio. Solo i mentecatti non riescono a comprendere che Gesù ha scelto 12 apostoli e che mica tutti l’hanno venduto per 30 denari, e non a tutti ha dato il potere di sciogliere; di qualcuno sono stati riferiti i dialoghi e non con tutti è salito sul Tabor. Monsignore non accetta la mia differenza (e la differenza di altri) perché è un indifferente. Chi non è fatto con lo stampino secondo il suo criterio anti cristiano è condannato all’indifferenza e comanda alle sue truppe (lui generale senza stelle) l’indifferenza. Da noi qui in diocesi, noi che siamo i migliori che possiamo insegnare alle altre diocesi ogni cosa ed in ogni campo, quindi anche al papa, abbiamo la fortuna con monsignore di cambiare titolo al giornale dei vescovi in “il vescovo di Biella: tutti pedine nell’indifferenza”. Bravo monsignore! Ancora una volta ci ha distinti e si è distinto.