MI FANNO SAPERE CHE SONO UN FIGLIO DI....BUONA DONNA!
Il vescovo non solo invita ma fa un appello a partecipare, ad una rappresentazione che si terrà a Pollone. L’invito è stampato su di una locandina affissa nelle varie parrocchie della diocesi, pubblicizzato nel giornale diocesano e addirittura accompagnata da uno scritto su carta intestata con impresso lo stemma episcopale, una sorta di stemma nobiliare… Anche se la nobiltà non si acquista, come recita il proverbio:”Signore si nasce, non si diventa”. Caro Lele tu vivi nel tuo piccolo mondo antico, fatto di palazzi, ritratti, stemmi, corte, una sorta di Versailles insomma.
Il Re Sole dunque chiama a raccolta la sua corte e i sudditi a Pollone, ad assistere ad una rappresentazione teatrale sul beato Frassati. Lele si è scomodato per la conosciutissima famiglia Frassati, che vanta una storia illustre in campo politico e civile. Il Re Sole per la proprietà associativa crede che affiancando il suo nome a quello dell’illustre famiglia divenga di conseguenza illustre anche lui, entri nella storia si senta illuminato dalle luci della ribalta. In secondo luogo si è mosso per promuovere uno dei suoi figli prediletti, il moralista, tanto esperto che di lui Jannacci canterebbe “quello che con la morale si fa bella la vita…”, proprio lui il prete di montagna con la vasca idromassaggio, insomma una sorta di abate Gorret prete stoico valdostano, o di don Canale Majet parroco di Bagneri, di cui don Bessone ha scritto una bella biografia che invito sia il moralista che Lele a leggere e meditare a fondo e cercare tra le righe se un prete di montagna vive tra agi, vizi e privilegi. Il moralista che con il vicarione va in cerca della miglior “location” (come dicono loro) per il pellegrinaggio annuale del clero, sovvenzionati dall’Associazione don Ferraris. Loro tutti divulgano alla corte la notizia che non sono critico o scandalizzato dal loro vivere e operare, ma che sono malato, che manifesto non so bene quali patologie, che sono insomma da analisi. Vedete cari amici, io mi guadagno giornalmente da vivere; come scriveva san Paolo posso dire di mantenermi e in più mantengo la mia famiglia. Diversamente loro sono mantenuti dal sudore della fronte degli altri, vivendo al di sopra delle loro possibilità “dicono ma non fanno, impongono infatti pesanti fardelli sulle spalle della gente, ma loro non vogliono spostarli nemmeno con un dito”. Questa gente non conosce il valore del denaro, sanno solo spenderlo perché non lo sanno guadagnare.
Mai a mio ricordo, il Re Sole si era mosso per sponsorizzare una manifestazione teatrale… Figurarsi altro… Quando più di due anni fa, io con un mio confratello abbiamo iniziato, il venerdì e il sabato sera, l’adorazione Eucaristica nella Chiesa della SS Trinità, il vescovo non ha speso una parola, ne mosso un dito per promuovere L’ESPOSIZIONE DEL CORPO DEL SIGNORE; al punto che visto il decreto delle ultime settimane di cui siete già stati informati, abbiamo capito che era meglio sloggiare, alzare i tacchi, cosa che abbiamo fatto di gran carriera prima di essere letteralmente defenestrati da un emissario. Poi si lamentano quando parlo di clerico-fascismo.
Cari amici di Chiesa Controcorrente, finalmente ho capito che in questa diocesi, si è voluto gerarchizzare il clero: al vertice i figli di papà, seguono i figli di buona famiglia e infine chiudono i figli di….diciamo di buona donna; e ho capito anche, che io appartengo a quest’ultima categoria, (con buona pace di mia mamma, casalinga quasi novantenne), e me ne vanto anche perché come ha affermato Gesù: “i pubblicani e le prostitute vi passeranno avanti nel Regno dei cieli”
P.S. tutto condito con la sana ironia, non si offenda nessuno, d’altra parte se non mi offendo io che sono un figli di…