... mistica ...

20.11.2021 14:24 “ ... il mio regno non è di questo mondo ... “ .E’questa l’affermazione di Gesù che abbiamo poc’anzi ascoltato nella proclamazione del Vangelo che la Liturgia della Parola ci offre oggi solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo . Dunque fratelli cristiani , Cristo pur essendo uomo, in e di questo mondo , egli non vi appartiene , non proviene da questo mondo lo afferma lui stesso come abbiamo ascoltato . Cristo di sé afferma che è re : “ ... io sono re ... “ ma di un altro regno , di un altro mondo e la sua realtà , la realtà che vive è allargata , si espande ad altro . Se seguaci di Cristo , se suoi discepoli anche noi fratelli pur essendo di questo mondo non vi apparteniamo perché ci siamo votati a lui , dunque a lui apparteniamo e di conseguenza apparteniamo al suo mondo , alla sua realtà allargata , in espansione . Il mondo il Cristo è la Parola , la sua Parola percchè egli stesso è Parola: “ ... e il Verbo si fece carne e venne abitare in mezzo a noi ... “ cioè nel nostro mondo .(Gv.1,14 ) Essa, la Parola è un mondo , non fatto di pagine o di carta , o meglio non solo fatto di carta o di pagine ma di vita vissuta , di millenni di vita vissuta , di eternità . In essa, nella Parola,nell’eternità , nell’Eterno si trova la nostra identità , dunque il nostro essere , la nostra vera essenza . Siamo compresi nella Parola , in essa è compresa la società in cui viviamo , il mondo del quale siamo parte attiva , ma vi appartiene anche ciò che è stato , ciò che sarà ... quella Tradizione , quel progredire , quel progresso che travalica i secoli avendo origine da sempre e un fine ma non la fine : “ ... Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno ... “ . ( Mt.24,35 ) Alla sequela di Cristo si diviene di Lui parte , si diviene parte di Cristo stesso, se colui che seguiamo non è di questo mondo pur essendo in questo mondo , così per analogia, anche noi , come lui non siamo di questo mondo pur essendo nel mondo lo afferma Gesù stesso: “ ... non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo ... “ . Dunque fratelli cristiani pur essendo parte di questo mondo noi abbiamo scelto di appartenere ad un altro mondo , ad un’altra realtà sicuramente più dinamica di quella che viviamo . Il mondo al quale abbiamo scelto di appartenere , la realtà , la nuova realtà che abbiamo abbracciato ha come durata , come misura temporale e di giudizio l’eternità , perché nel mondo al quale abbiamo scelto di appartenere tutto è regolato dalla vita divina che è eterna cioè da sempre e per sempre . Diverso è il mondo nel quale noi siamo , la sua durata ha un limite , la vita terrena è regolata dal tempo cioè da ciò che finisce , dal limite ; si prega con il Salmo 89 (10) : “ ... Gli anni della nostra vita sono settanta,ottanta per i più robusti ... “ e la qualità degli anni che coronano la vita terrena , nel Salmo, è così descritta “ ... ma quasi tutti sono fatica, dolore ; passano presto e noi ci dileguiamo ... “ . Il mondo nel quale si dipana la nostra esistenza , per sua comodità , ci educa e ci impone realtà limitate , la realtà sensibile che è legata ai sensi e la realtà razionale a cui fanno capo le idee , ma nasconde a noi - per vile interesse - la realtà unica , suprema che è Dio ,dalla quale hanno origine tutte le cose e senza la quale ogni cosa precipiterebbe nel nulla perché Dio è sostegno dell’essere dunque di tutte le cose che esistono . Ogni cosa dunque è sostenuta da Dio sia essa consenziente o non consenziente , cosciente o non cosciente : questa è la vera realtà e di ciò si prende atto solo attraverso la conoscenza per fede che è la mistica ovvero la possibilità dell’uomo di giungere all’assoluto prescindendo da ogni procedimento logico oltre che dai dati dell'esperienza sensibile, facendo appello a segrete, soprannaturali capacità di cui l'uomo appare misteriosamente dotato . Ma questa realtà è tenuta nascosta , celata dal mondano da ciò che riguarda il mondo , mentre è predicata dall’otremondano cioè da tutto ciò che trascende i limiti del mondo e della vita terrena . Scrisse Paolo nela sua prima lettera alla comunità cristiana che era in Corinto (2,9-16 ): “ ... Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,né mai entrarono in cuore di uomo,queste ha preparato Dio per coloro che lo amano.Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo ... “ . Ecco delineata la nostra realtà fratelli cristiani , la nostra realtà unica e ultima , definitiva che ci identifica , che fa emergere la nostra identità , svela chi siamo e cosa siamo : cristiani come secoli fa ad Antiochia quando per la prima volta i discepoli che là risiedevano e vivevano il vero mondo , la vera realtà furono per questo chiamati cristiani . Dunque l’uomo spirituale giudica tutte le cose perché conosce Dio , perché l’uomo spirituale è spirito posto sotto l’egida dello Spirito Santo ( Gv. 14,16-17 ): “ ... Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi ... “ e ancora ( Gv.14,26 ) “ ... il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto ... “ . Lo Spirito Santo dunque ci introduce a tutta la verità , ed è Cristo che permette l’incontro e la conoscenza di Dio e degli altri , nel Cristo io sono uno con tutti , sono uno con Dio . E’nel Cristo che amo Dio e gli altri , olo così è possibile per noi cristiani conoscere cioè amare intendendo per conoscenza il significato biblico ovvero conoscenza piena dell’altro da sé , corpo , anima , spirito e divinità , conoscenza piena , cioè amore, carità , dono totale e reciproco di sé . Fratelli in Dio noi viviamo la vita stessa di Dio e la realtà è entrare in Dio che è realtà suprema, la realtà ultima e vera . La carità , la conoscenza , l’amore è virtù teologale , una delle virtù , con la fede e la speranza , che riguardano Dio che rendono l’uomo capace di vivere in relazione con la Trinità e fondano e animano l’agire morale cristiano . Noi dunque appartieniamo a questo mondo ,a questa realtà che è diversa dalla realtà che viviamo ,dal mondo da cui proveniamo . Il mondo a cui apparteniamo ,il mondo di cui Cristo è Re con la sua realtà non ci è sconosciuto ma predicato è dunque, al pari del mondo nel quale viviamo , il mondo è sempre curioso, intrigante,da scoprire . Predicato dalla Parola e da ciò che ci circonda,mondo e realtà suscitano in noi le domande che l’uomo da sempre e per sempre si pone sull’origine delle cose ; chi le ha fatte essere ? Chi le ha animate ? Chi le sostiene ? Quando l’uomo è incapace di fare essere dal nulla , di se stesso può dire “ io “ ma non “ io sono “ perché se l’ io afferma il soggetto, io sono afferma il senso del soggetto ,l’identità . Nella seconda lettura tratta dal libro dell’Apocalisse di S. Giovanni Apostolo abbiamo piamente ascoltato : “ ... Io sono l’Alfa e l’ Omega . Colui che è, che era e che viene , l’Onnipotente ! ... “ . Questa fratelli cristiani è l’identità del maestro della quale noi siamo parte .L’identità del discepolo è la possibilità di godere , fregiarsi , di riconoscersi ed essere riconosciuti nell’identità del maestro: “ ... ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani ... “ si legge negli Atti degli Apostoli ( 11,26 ) Riconosciuti cristiani perché seguaci di Cristo , sua conseguenza, sua continuità . Attraverso la nostra vera esistenza , è dunque possibile predicare Dio , manifestare il mondo al quale veramente e definitivamente apparteniamo: l’eternità e con esso Colui che regna su quel mondo ,l’Eterno . In conclusione fratelli : possiamo domandarci come può dunque definirsi l’esperienza cristiana , la nostra esperienza i ? . A questa domanda “ ... rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»... “ . ( Gv.6,68-69 )