MONSIEUR EVEQUE... GIACIAMO SEPOLTI IN UN MARE DI FANGO

14.10.2014 08:28

A Spotorno dove i preti della diocesi sono in ritiro con il vescovo, il tema su cui si confronteranno è come rimotivare il clero al celibato. La mente che ha partorito il tema e l’ha proposto a preti e diaconi è contorta, forse come me malata. Ma andiamo per ordine. Prima di affrontare l’impegnativo tema, vi dico cari amici di Chiesa Controcorrente ciò che avrei fatto se fossi stato il vescovo della diocesi di Biella. Tenendosi l’incontro a Spotorno, in Liguria, a pochi Km da una Genova messa in ginocchio dagli eventi alluvionali, avrei invitato i preti giovani a recarsi a spalare fango, quindi avrei annullato l’incontro, raccogliendo le quote procapite (due anni fa erano 150 euro), e integrando con una lauta differenza avrei consegnato il raccolto al cardinale Bagnasco che in questi giorni si è sporcato le scarpe di fango incontrando i suoi concittadini colpiti e danneggiati dalle esondazioni. Invece il nostro caro vescovo, principe della carità è andato con i suoi preti a spassarsela nel resort quattro stelle di Spotorno dimostrando per “i santi delle Chiesa di Genova” scriverebbe san Paolo, il più totale disinteresse, considerando che tutto ciò capita sotto il suo naso, a pochi km di distanza, in fondo è apatico ai problemi scottanti che si presentano nella sua diocesi, figuriamoci fuori dai confini del suo feudo. Veniamo ora al tema da dibattere, o meglio che si sta dibattendo, è di per sé ridicolo, una perdita di tempo, compensata solo da laute mangiate e da un inappuntabile servizio a quattro stelle di cui avrebbero diritto i cittadini di Genova, non certo i preti di Biella. A priori il tema dovrebbe essere risolto nel momento in cui uno fa la sua scelta definitiva: celibato per un prete, matrimoni per una coppia. Il celibato è una scelta di vita e null’altro, quei temi ripropongono quell’interminabili assemblee sessantottine di cui non se ne può più perché datate, scontate, hanno scocciato persino gli ex sessantottini… Basta… Basta… Tutto ciò avviene poi alla presenza dei diaconi permanenti che sono sposati, non celibi e non hanno bisogno di rimotivarsi al celibato ma al matrimonio, che eccellenza, eccellenza, lo sa bene  non è la stessa cosa, ( ma forse lei ritiene, a torto, che se non è zuppa è pan bagnato, ma glielo garantisco che non è così). Discutendone con confratelli che non partecipano al ritiro, (e non sono pochi), si è convenuto che l’invito esteso ai diaconi, è solo, scrivo solo, per la fotografia finale da pubblicare sul giornale cattolico locale… Fare numero, gruppo. Chi ha partorito il tema non ha neppure pensato e tenuto conto della presenza dei diaconi permanenti, e non mi dicano che sono stati invitati per la loro esperienza… Balle… Balle.. Alle quali non crederebbero neppure i bambini. Penso che se a Genova per volontà dei cittadini il fango sarà presente per poco tempo, a Biella, per volontà di questo vescovo ne saremo sempre sommersi.