MUMMIFICAZIONE

13.09.2016 06:45

Leggo che domenica 25 cm , a Bologna un gruppo di Comunione e Liberazione invita , dopo la celebrazione dell’Eucarestia ,ad una giornata di riflessione . Dal tono del comunicato, sottoscritto da un gruppo di firmatari , sembra che ci sia aria di scissione . Pochi giorni fa riflettevo con voi , cari amici di Chiesa Controcorrente , su quanto sia difficoltoso il periodo che succede alla morte del fondatore di una comunità o di un movimento o di un ordine . Con il fondatore viene a mancare il propulsore , chi dà la spinta propulsiva . Il dopo è caratterizzato da chi si fa largo tra gli aderenti , chi non è , come è stato il fondatore ,dunque nascono le incomprensioni e al successore non viene riconosciuto , perché non gli appartiene proprio , il carisma del fondatore . Bisogna dirlo e dirselo perché è motivo di crescita , di maturazione e maturità , il fondatore non c’è più , il movimento ha perso il faro , è chiaro dunque che chi gli succede porta la sua personalità , la sua visione ,e se cerca di copiare il precedente modello è perduto …. ma anche se porta la propria visione è perduto perché non è ciò che gli altri vorrebbero che fosse . Con il passaggio , con la Pasqua del fondatore , si deve dare lettura del passaggio , deve essere chiaro che il passaggio è avvenuto, si è consumato , che è passato , resta comunque ciò che ha fatto , ciò che è stato , ma se nasce , se nasce qualcosa dopo il suo passaggio non è certamente il suo carisma , ma un nuovo carisma . Quell’esperienza è finita ,l’esperienza precedente non esiste più , come scrivono , descrivono e manifestano in modo chiaro , ma senza accorgersene , i firmatari del volantino di invito , infatti citano frasi del fondatore e si rifanno a quelle … ma dov’è la novità , quelle frasi fanno parte del loro vissuto del loro bagaglio , ora ci si aspetta le loro frasi ,il loro essere , le loro novità , il frutto di quelle frasi , non il tentativo di ripeterle , come un disco rotto, …… sembra di essere tornati , e per me è uno sbaglio ,alle riforme degli ordini ….. conventuali , minori , cappuccini , se pensiamo ai francescani , e se osserviamo la galassia benedettina , sono ben di più le riforme . Ora il pensare che nel III millennio si vada incontro ad una riforma di un movimento , è anacronistico . I movimenti , le comunità alla morte dei loro fondatori dovrebbero cessare la loro esistenza . E’ educativa ed evangelica l’idea di non volere sopravvivere , perché quella sopravvivenza , quel tipo di sopravvivenza è sterile : “ In verità , in verità io vi dico : se il chicco di grano , caduto in terra non muore ,rimane solo ; se invece muore produce molto frutto ” e ancora più esplicito Giovanni ( 12, 24-25 ) continua così : “ Chi ama la propria vita la perde e chi odia la vita in questo mondo , la conserverà per la vita eterna “. Nessuno dei fondatori di ordini , congregazioni , comunità ha amato la propria vita , nessuno di loro ha provato per essa un insano attaccamento ma l’hanno “ odiata “ un modo brusco , brutale per dire che non l’hanno presa in considerazione per se stessi …. ma per altro , per l’Altro , per la vita dell’Altro riflessa in altro e anche nell’ altro …. specchio , riflesso dell’Altro cioè della pienezza dell’amore : l’Amore , la Carità , Dio …. non certo la fallacità dell’uomo , l’inconsistenza del suo essere . I fondatori sono caduti in terra , sono stati gettati cioè seminati e lì sono morti , morti a se stessi …. e questa loro morte ha prodotto frutto , molto frutto , come il frutto che caduto a terra porta con sé tutto il necessario per far germinare il seme che in esso è contenuto . Il frutto serve a creare l’ambiente ideale per far radicare il seme e questa , in questo sta la grandezza dei fondatori …. far radicare , dopo di che il seme , non serve più a nulla …. non se ne devono raccogliere le spoglie per mostrale in un museo o in un santuario ….. del Cristo non è rimasto nulla per fortuna , per sua stessa volontà solo il suo memoriale , il pane e il vino che per sua volontà consacrati , divengono , attraverso la transustanziazione, il suo corpo e il suo sangue , la sua persona, la persona reale del Cristo presente in corpo , spirito e anima ….. altro che lenzuolo sindonico o sudari vari ( lecite reliquie che non contesto …. ma la Presenza è altra cosa ) . Mentre dei fondatori , nel maldestro tentativo di fare memoriale ( ma , per questo caso , ritengo sia sbagliato anche solo pronunciarne o pensare la parola ) si raccolgono oggetti , cose ….…. che non aiutano il mistero , il mistero del passaggio , ma alimentano l’insano proposito della continua presenza che è ineducazione al passaggio , che è innaturale , non naturale , che è chiusura e non apertura . La mummificazione , la conservazione dei cadaveri è un qualcosa di insano pensiamo ai mausolei di Lenin o Ho Chi Minh , ma anche la forzata conservazione dei corpi dei santi ,una forzatura che questi uomini hanno dovuto subire loro malgrado . Un santo non avrebbe voluto che il suo corpo venisse conservato , perché il seme deve morire , marcire , divenire polvere ( Gen.3,19 ) “ … tu sei polvere e polvere ritornerai … “ . Non resti di questi il ricordo , ma il frutto , la continuità , la vita , il riprodursi , la fecondità che non sono legati ad un corpo o ad un movimento , ma a un’idea libera a cui aderire liberamente , senza strutture che pesano e impongono …. la buona novella del Cristo …. il sogno di San Francesco , qualcosa di leggero , di povero , semplice , cavo , in cui sia estremamente facile entrare per partecipare , quanto facile uscire per diffondere , condividere , dopo avere partecipato …. un ordine con le porte spalancate per accogliere sicuramente , ma soprattutto per lasciare uscire , lasciare andare , perché una volta che si è formati è inutile la permanenza ….. dice Gesù : “ Non sono i sani che hanno bisogno del medico , ma i malati …. “ ( Mc.2,17 ) e ….. ancora nel libro della Genesi ( 2, 24 ) leggiamo : “ Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne “ … ma non si fa forse così anche in famiglia ? Dalla Parola dobbiamo trarre la forza e l’esempio …. la vita cristiana non deve essere viziata dal complesso di Edipo , ma deve essere feconda , si lascia chi ci ha generato , per generare , brutalmente e anche violentemente si taglia , durante il parto , il cordone ombelicale , ci si stacca traumaticamente da quel corpo che ci ha contenuto , ma che continua a mantenere un legame , quel legame che deve essere rimosso per permettere l’inizio dell’autonomia , della separazione che è un nuovo modo di vivere il legame, di essere legati …. è l’inizio del cammino verso la maturità che è la totale autonomia responsabile . Chiudo con una citazione secca, cioè senza commenti , “ sine glossa ” come direbbe San Francesco , perché sono convinto che un cristiano , ma anche un uomo di buona volontà , abbia orecchi per intendere e che dunque sia capace di intendere , scrive Paolo alla comunità di Corinto nella sua prima lettera : “ Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice << Io sono di Paolo >> , << Io invece sono di Apollo >> , << E io di Cefa >> , << E io di Cristo >> Cristo è stato forse diviso ? “ ( 1 Cor. 1, 12-13 ) .