NON ESISTE POTERE SPIRITUALE... MA L'UOMO

06.12.2015 09:09

Fratelli cristiani la Parola di Dio , viene data, concessa non a chi ha la presunzione di possederla o di sfruttarla ecco perché Luca , che è un attento , preciso e circostanziato cronista degli eventi, come lui stesso attesta di sua mano nel prologo del suo Vangelo : “ …. così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e scriverne per te un resoconto ordinato …… “ , della parola di Dio precisa : “ … venne su Giovanni , figlio di Zaccaria nel deserto “ . Dio non la concede a chi se ne vuole servire per i suoi scopi personali , anche a fine di bene e se avete accolto bene la Parola , avete udito che tutte le personalità elencate sono parte costituente il potere locale del tempo , di quel tempo e di quel luogo , imperatore , governatore , i  tetrarchi definizione che designava coloro che governavano solamente la quarta parte di un  regno . Tutti rappresentano il potere politico e i sacerdoti rappresentano il potere religioso , ma non spirituale , perché non c’è potere spirituale , non esiste la predominanza dello spirito , ma esiste nell’uomo è insita nell’uomo la vita spirituale che è fuori, là,  nel silenzio del deserto che è l’intimità del nostro essere , dove avviene l’incontro , il dialogo formante e formativo dove primeggia il “ a tu per tu “ non il monologo caratteristico del potere politico o religioso che sia . Se avete ascoltato bene la Parola , mentre per le personalità sono elencati i luoghi e le circostanza che li rendono personalità cioè in possesso di quelle caratteristiche che definiscono differenze individuali , sociali , politiche …. per Giovanni , di Giovanni Luca attesta solamente che è figlio di Zaccaria , cioè che ha una paternità , una dinastia , è figlio di qualcuno , ha i piedi posati a terra , è uno come gli altri , è unità con coloro che sono parte dell’unità . Le personalità dunque sono un qualcosa di separato , l’aura che le circonda , le fascia come il bozzo il baco , le rende “ a parte “ : è il potere . La Parola non scende sul potere non è mezzo per il potere, non è parte del potere , non predilige il potere  ma l’unità : non la personalità , ma la persona che è unità  . Quelle personalità , quei personaggi , il potere, soffocheranno la Parola , la persona , la metteranno ,per ciò che possono ,a tacere , ieri come oggi , è storia di sempre e per sempre , ma la Parola scenderà sempre nel deserto e su chi è unità la persona ma non sulle personalità . La Parola è rottura , detta al potere le sue condizioni perché il potere è l’affermazione violenta e virulenta di se stesso , mentre la Parola vede il potere come la possibilità , lo sviluppo e l’ affermazione delle potenzialità di ognuno è l’attualizzazione della potenza che è in ognuno di noi , quando appunto dalla potenza (la possibilità di potere ) si passa all’attualizzazione di quella potenzialità : l ‘atto . L’atto è sempre mediato , il potere non ha mediazione è imposto e impone  . L’atto matura nel deserto dove la Parola venne e viene , se c’è Parola c’è dialogo , dunque mediazione , che non è compromesso cioè accontentare , accontentarsi , ma convincersi , cioè dare avvio , inizio , ad un processo di educazione , che tiene conto , prende in considerazione ogni nostra componente , ciò che compone in ogni sua parte la persona , l’essere cosciente di sé , la propria identità . Non a caso il termine persona è usato per la prima volta da san Paolo nella seconda lettera ai Corinti e nel corso dello sviluppo del pensiero cristiano entrerà nella terminologia  per spiegare, nel processo trinitario , la distinta realtà del Figlio e dello Spirito Santo dal Padre e la relazione che tra di essi intercorre . Dunque la Parola viene nella persona , in ciò che è aperto , disponibile all’accoglienza , ad accogliere , così avviene dialogo e incontro . La Parola dunque ha in sé la potenza di cambiare  e conferisce , a chi si pone in suo ascolto , la possibilità di scegliere cioè di manifestare e vivere la libertà ….. la scelta , scegliere è prova di libertà e scelta di libertà . Il deserto è il simbolo non del nulla , dell’assenza di presenza , ma del cambiamento . E’ proprio dove la mente dell’uomo ritiene l’impossibilità della vita , che la vita prende forma nell’apertissimo pensiero cristiano . Giovanni ne è l’esempio è figlio di una donna che tutti dicevano sterile , è figlio dell’impossibile o del possibile di Dio , perché per Dio, nulla è impossibile . Così Sara , la moglie di Abramo partorisce un figlio quando l’età non glielo consente più . La Parola non sente le difficoltà di tempo , di luogo o di spazio . La Parola è ciò che crea , che ha creato , è come scrive Giovanni nel Prologo del suo Vangelo : “ In principio era il Verbo …….. tutto è stato fatto per mezzo di lui , e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste “ . La Parola che è creatrice sceglie , sceglie perché è libera è libertà e perché serve all’uomo a comprendere che lui stesso è parola , cioè libertà e scelta se accetta di essere se stesso come il Cristo , Dio , la Parola sceglie di essere ciò che è . Sempre e fondamentale è il riconoscersi , sapersi comprendere , sapere chi si è , sapersi e sapere  quali sono le nostre origini e le nostre  radici ; se comprendiamo quali sono le nostre possibilità , comprendiamo che il deserto non è l’assenza , ma la manifestazione della Presenza è il giardino fiorito , dove il raccolto è abbondante e continuo . Il Cristo è venuto a capovolgere , lo leggiamo in Matteo nella parabola dei lavoratori della vigna : “ così gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi “ , dunque è il deserto la sorgente della vita , nel deserto a Massa Mosè con suo bastone percuotendo la roccia fa scaturire l’acqua per dissetare un intero popolo , nulla è impossibile a Dio , tutto cioè è possibile : “ dopo avere ordinato alla folla di accomodarsi sull’erba , prese i cinque pani e i due pesci , e alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie ; poi spezzati i pani li diede ai discepoli e i discepoli alla folla . Tutti mangiarono e furono sazi ; e si portarono via dei pezzi avanzati 12 ceste piene . E quelli che avevano mangiato erano cinquemila uomini , oltre le donne e i bambini “ . Tutto è possibile ed abbondanza e ….. in abbondanza .