.... non sappiamo pregare ....
18.07.2020 14:11
“ … Fratelli , lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza ; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente …. “ è ciò che Paolo constata nella seconda lettura , tratta dalla lettera ai Romani , che la Liturgia della Parola ci offre oggi XVI domenica del Tempo Ordinario .
La nostra debolezza è dunque non sapere pregare ,siamo deficienti di quella metodologia attraverso la quale ci si dovrebbe accostare a Dio ; non sappiamo adoperare il linguaggio del corpo , della mente e dello spirito nel nostro rapporto con Dio .
La nostra preghiera solitamente si ferma alla richiesta , quasi mai è preghiera di lode , e diviene preghiera di ringraziamento quando ci si rende conto di essere stati esauditi , soddisfatti , quando le nostre pressanti ed insistenti richieste si presume siano state realizzate , quando lo sperato ( ciò che si spera ) diviene , a nostra detta , realtà . Ma è fede questa ? E’ preghiera ?
Dunque sappiamo “ forse “ ringraziare ma non sappiamo come e perché pregare , in che modo pregare , non conosciamo le modalità , non conosciamo l’ampio spettro di motivi che dovrebbero indurci a pregare , non sappiamo in che modo disporsi alla preghiera . Per nostra ignoranza e per pigrizia poco conosciamo del mondo divino , il mondo delle cose che non si vedono , il mondo delle cose eterne , il mondo della fede , la realtà del mondo , il mondo reale .
La mancata conoscenza di questo mondo , del mondo è nostra colpa , non leggiamo , non attingiamo conoscenza , sapienza dalla Scrittura , dalla Sacra Scrittura che sulla conoscenza del mondo divino è maestra , e ricordiamo ciò che affermò San Girolamo nel Prologo al commento del Profeta Isaia a proposito della non conoscenza della scrittura : “ … Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture, né la potenza di Dio (Mt 22, 29). Se, infatti, al dire dell'apostolo Paolo, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio, colui che non conosce le Scritture, non conosce la potenza di Dio, né la sua sapienza. Ignorare le Scritture significa ignorare Cristo … “. Se noi , fratelli cristiani , avessimo fede quanto un granellino si senape ….. comprenderemmo che Gesù è vivo , che la realtà prima ed ultima è la presenza reale del Cristo nella nostra vita : “ … vive adesso e parla adesso con noi e vive per noi …. ci mostra come vivere e come morire …. “ parole pronunciate da papa Benedetto XVI nell’Udienza generale nell’ottobre 2008 .
Il Cristo , Il Signore , Dio : “…. non è Dio dei morti, ma dei vivi … “ e Matteo a questa affermazione di Gesù annota nel suo vangelo : “ … Udendo ciò, la folla era sbalordita per la sua dottrina … “ . ( Mt.22,32 )
Se dunque Gesù è vivo , se questa è la realtà che viviamo , anzi se questa è la realtà che il Cristo stesso vive in noi secondo il pensiero paolino ( Gal.2,19 - 20 ) : “ … In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me … “ .
Se Cristo è presente e presenza nel nostro presente , nella nostra vita , nel nostro esistere, nel nostro essere allora la sua Parola detta le condizioni e le modalità della preghiera e per la preghiera, e quelle condizioni e quelle modalità suggerite dal Signore , dalla divinità , sono divine perché provengono da Dio, infatti Paolo ai Filippesi ( 2,9-11 ) scrisse : “ …… Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre….. “ dunque le condizioni e le modalità della preghiera e per la preghiera sono a noi offerte , affidate , consegnate direttamente da Dio nella sua Parola , con la sua Parola attraverso la sua Parola , Parola fatta carne : il Cristo ,il Signore, Cristo dunque mediatore tra l’uomo e Dio .
Le condizioni , ci svela il dizionario della lingua italiana , sono fatti il cui intervento è necessario perché un altro fatto possa verificarsi , dunque le condizioni sono ciò che è necessario per determinare uno scopo . Gesù dunque ci consegna con la preghiera , attraverso la preghiera le chiavi che aprono la porta al divino , le chiavi che aprono la porta del regno ecco dunque lo scopo , il fatto : essere parte del divino .
La preghiera dunque è il mezzo per mettersi in contatto con il divino , per rapportarsi con il divino e il rapporto è sempre paritetico altrimenti nel rapporto non ci sarebbe comprensione , né conoscenza , non potrebbe avvenire l’incontro o se avvenisse risulterebbe sterile , non fecondo nè continuativo .
Con la preghiera divengo amico di Dio , cioè sono compreso e conosciuto da Dio e sono in grado di comprendere e conoscere Dio , di sapere di Lui ( Gv.151,15 ) : “ …. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi …. “ siamo chiamati , invitati dunque a divenire amici di Colui che ha affermato ( Gv. 15,13 ) : “ …. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici … “ . Il Signore dunque è disposto a morire per me e l’ha fatto .
Pregare dunque non solo è chiedere ( Mt.7,7 -8 ) : “ … Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto … “ ma pregare significa anche conoscere e soprattutto ascoltare . E’ ancora la Parola a confortarci e ad istruirci ( Dt.6,4-9 ): “ … Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte … “ .
Ma secondo la Parola, secondo la Sacra Scristtura , secondo Dio quali sono i precetti , i precetti guida della preghiera ?
Gesù insegna ( Mt.6,5-8 ) : “ … Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate . Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno;sia fatta la tua volontà,come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,ma liberaci dal male.… “ .
Dunque Gesù ci assicura , attraverso la sua Parola , che ciò che chiediamo ci sarà dato , ma attraverso le sue modalità e secondo la sua volontà : “ … Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà … “ ( Lc.22,42 ).
La nostra preghiera dunque non solo è ascoltata ma è esaudita secondo la volontà di Dio e se la nostra preghiera è esaudita , se lo sperato diviene realtà , la preghiera è realtà e, la realizzazione dello sperato dà gioia e la gioia pacifica . Fratelli cristiani possiamo dunque essere certi che ciò che si richiede con la preghiera si realizza secondo la volontà di Dio perché Dio è fedele alle sue promesse : “ … perché… “ come scrisse Paolo nella sua seconda lettera al discepolo Tomoteo (2,13 ) : ” … non può rinnegare se stesso …”.
Ma c’è di più , trutte le volte che ci accostiamo alla Parola di Dio noi preghiamo sia che la leggiamo , sia che l’ascoltiamo perché diamo voce al Signore e lo ascoltiamo Gli atti , la disposizione alla lettura e dell’ascolto della Parola mantengono vivo il rapporto , danno e sono prova dell’esistenza del Signore perché Gesù : “ … vive adesso e parla adesso con noi e vive per noi …. “ .
Dunque il modo più conveniente per pregare , per ottenere bene , per creare bene , perché l’azione di Dio , le opere di Dio sono il bene dell’uomo sono azione per il bene comune ( ciò che il sindaco di Firenze Giorgio La Pira definiva politica ) ebbene il modo più conveniente per pregare è leggere o ascoltare la Parola di Dio , così si fa, si realizza il bene , così si fa , si realizza il bene comune , così si fa , si realizza la politica .
Come ? Con la preghiera ufficiale della Chiesa , la Liturgia della Ore che è l’azione con la quale si dà voce a Dio attraverso la lettura , la proclamazione della sua Parola e della Parola ispirata . Per ben 7 volte al giorno il credente è chiamato liberamente ad aderirvi a differnza di noi ministri che siamo invece chiamati a rispettare la promessa , l’impegno che ci siamo presi pubblicamente davanti alla assemblea riunita ( l’Ekklesia ) e davanti a Dio nel giorno della nostra ordinazione ovvero di pregare la liturgia delle Ore ; ma resta sempre valido il consiglio di Paolo ad ogni credente attraverso la sua prima lettera ai Tessalonicesi 5,17 ): “ … pregate incessantemente … “ . Poi possiamo vivere la preghiera attraverso la liturgia della Parola letta e proclamata , durante la celebrazione della S.Messa .
La preghiera dunque non è lo sforzo personale attraverso il quale ci mettiamo in contatto con il divino , ma è il contatto con il divino attraverso la ripetizione, da parte nostra , della Parola del divino , della Parola di Dio che è perfetta e perfezione , nella ripetizione della quale la nostra voce diviene sua Parola dunque diviene nostra Parola , unica Parola , Parola universale , parola che unisce , che rende unità , comunità , Chiesa , Ekklesìa .