OBIEZIONE DI COSCIENZA
Credo che i papi che hanno usato in questi ultimi anni la parola evangelizzazione perché hanno osservato da vicino con dati alla mano la bassa moralità che la comunità cristiano cattolica ha raggiunto. Una caduta libera in un buco nero. Che si deduce osservando il tenore di vita del clero e dei laici ad esso vicini (chiaramente non dappertutto ma negli ambienti che contano sì ). La Chiesa in uscita non è la chiesa che necessariamente attraversa il mare, ma è la comunità cristiana (la diocesi ) che prende coscienza di ciò che è ; nella nostra tra il clero emerge ogni tipo di problematica presente nella laica società problematiche di tipo sessuale ,di bramosia di denaro e di potere,di uso smodato dei beni ( auto, cibi, viaggi, vestiti,) vizi , privilegi ,nepotismo e tutto ciò è trasferito e permesso ad amici . La divisione tra i gruppi poi è una ulteriore vergognosa problematica abbiamo assistito a vere e proprie tregue tra movimenti cattolici , tregue mediate con l’intervento del Papa di turno , antagonismo e discordia , volontà di contare più dell’altro , di ritenersi indispensabili e non utili questa è l’ immagine che sappiamo dare di noi stessi dunque del cristianesimo ad una società che vive di immagine. I papi che conoscono e hanno conosciuto a fondo la vita delle diocesi comprese anche le loro bassezze ( io guardo alla mia e me ne vergogno ) sono giunti alla conclusione attraverso papa Francesco di accorparle cioè decretare di alcune la soppressione ( nella nostra è sperabile l’ azzeramento di tutte le cariche e la loro distribuzione secondo buon senso ) . Così monsignore nelle sue prossime e lunghe giornate da emerito potrà contare quante realtà vive ha soppresso nella sua fallimentare gestione di questa diocesi .L’accorpamento delle diocesi sono un primo atto di quel progetto di evangelizzazione che ha la sua origine nel disciplinare , prima dei laici, i preti .Rievangelizzare cioè portare all’interno della gerarchia e delle diocesi il Vangelo , il nuovo , la novità perché la Parola proprio dal presbiterio non è il libro più letto perché si preferiscono i bilanci delle società , delle fondazioni e delle banche dove il clero asservito siede o i pieghevoli che pubblicizzano lidi di piacere dove si può consumare una vita agiata e smodata . Anche in campo sociale il Vangelo è accantonato, i poveri son usati ,mezzi ,pedine per coprire , camuffare privilegi di benestanti e benpensanti che ancora una volta speculano sui poveri con il benestare dei preti .Si faccia pulizia al nostro interno , pulizia ,ordine , disciplina ,che non vuol dire seguire pedestremente le indicazioni di monsignore ma quelle della Sacra Scrittura ,Parola di Dio , in una sorta di obiezione di coscienza a favore dell’applicazione della Parola del Signore . Che obbedienza devo a chi travisa la Parola ? Nessuna , un confratello nell’episcopato di monsignore afferma che : “ le opinioni personali ( che monsignore usa per gestire la diocesi ) restano tali (cioè opinioni personali ) e non rappresentano in alcun modo un atto magisteriale “ .