PAPA FELICE III
Ieri sera , insieme ad un gruppo di famiglie , abbiamo commentato il Vangelo che sarà proclamato domenica prossima, seconda del Tempo Ordinario anno C , che propone Giovanni 2, 1 – 11 , brano meglio conosciuto come le“ nozze di Cana “ . Ho ricordato ai presenti come ,qualche anno fa a Muzzano ai giovani , questo brano di Vangelo fosse stato al centro di una rappresentazione teatrale definibile Kitsch , parola tedesca traducibile in qualcosa di cattivo gusto , patetica , banale , di bassa qualità . Nella rappresentazione veniva tramutata l’acqua in vino con l’ausilio di un polverina , di un colorante . Così la pastorale ….. non so quale ….. o meglio i rappresentati delle pastorali di questa diocesi unite sotto l’egida del faraone hanno rappresentato le nozze di Cana di Galilea , dove scrive Giovanni “ fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù “ . Io più che Kitsch , quel modo di rappresentare il Mistero lo definirei “ trash “ cioè ciò che riflette un gusto scadente , piuttosto volgare , di infima qualità , il termine inglese è tradotto nella nostra lingua con il termine spazzatura . Si è passato ai ragazzi , gli si è lasciato intendere che la trasformazione dell’acqua in vino , che la manifestazione del Mistero che Giovanni più esplicitamente traduce con queste parole : “ egli ( Gesù ) , manifestò la sua gloria e i suoi discepoli cedettero in lui “ , in fondo è un gioco , un fenomeno da baraccone o scientifico la cui spiegazione è una reazione chimica , anche se dopo hanno spiegato che quella rappresentazione serviva per ……. ma ciò che è rimasto , a distanza di anni negli occhi di quei ragazzi è stato che la polverina ha cambiato il colore dell’acqua e tutti si sono divertiti , magari anche stupiti e che il mistero è stato svelato …… una magia , un gioco da stregone o un esperimento del piccolo chimico . Giocano , uomini adulti che eternamente giocano , perché poco cresciuti , poco maturi , che prendono le cose per gioco , per ridere ,dunque per banalizzare tutto , relativizzare tutto , tranne la loro autorità . La loro autorità non è messa in discussione …. mai ! Provate a dire agli abatini , motivando , il contrario di quello che pensano loro o al faraone che non si concordano , anche con lampante ed evidente ragione , le sue direttive organizzative . L’immediata reazione è l’esclusione ,l’essere ignorati , scartati , condannati all’indifferenza generale , additati come reietti , tenuti a distanza come portatori di lebbra ( la lebbra per questa gente esiste ancora e la cultura dello scarto è all’ordine del giorno nei loro CDA ) . Per fortuna che i tempi sono cambiati , quelli sono rimasti al 1948 , al tempo della scomunica ai comunisti , oggi la terra bruciata che fanno attorno a quelli da loro ritenuti dissidenti , che poi in realtà è gente che ragiona con la propria testa , che interroga la propria coscienza , cioè che ha coscienza e prende coscienza delle stupidaggini che molto spesso questa minuta gerarchia ( minus habens ) trasmette al posto della Verità , del Mistero . Questi parlano di se stessi e celebrano se stessi , credono ad una verità parziale e soggettiva e relativizzano e banalizzano ciò che celebrano appunto la polverina magica o il più Messa meno Messe . La banalizzazione della Parola è banalizzazione di Gesù che è Parola , è fare il gioco del diavolo ; spesso gli ossessi , i posseduti con quel ghigno malefico , satanico ridono della banalizzazione e delle relativizzazione che i preti fanno dei riti sacri , sostengono che quei preti sono i più credibili tra i loro alleati , alla stregua dei maghi e degli indovini . Invece di banalizzare il fenomeno , si dovrebbe avere l’umiltà di ascoltare il racconto degli esorcisti o partecipare direttamente ad un esorcismo , naturalmente fuori diocesi , perché qui da noi il diavolo non esiste , l’esorcista non è stato nominato e qualche insegnante dell’ex seminario (che non esiste più , lo hanno esorcizzato ) ha sempre riso della demonologia …….. mentre approvava la polverina magica . Quel fatto Kitsch e trash che si è consumato a Muzzano è stato un errore , un errore grossolano e come scrisse Papa Felice III : “ Non opporsi ad un errore equivale ad approvarlo e non difendere la verità è come occultarla … “ Quell’errore è ripetuto giornalmente attraverso il comportamento omertoso di questa gerarchia diocesana che si rinchiude in club ristretti a decidere del futuro delle persone gettando su di loro la sorte , giocandosi quelle pedine ai dadi e non costruendo con loro e per loro un serio e credibile progetto PASTORALE . Tutto è risolvibile con la polverina magica ,l’alchimia , la pozione e il diavolo ride , perché loro ridono e tutti ridono . Con quel gesto a Muzzano , qualche anno fa hanno tolto il senso del Mistero ad una generazione , sono responsabili di avere negato ai ragazzi la possibilità di sognare dunque di fare poesia , letteratura di sprigionare cioè fantasia , energia positiva cara e amata dal Creatore perché da lui proveniente da lui scaturisce . Banalizzare il sacro è un’opera malvagia e conclude Papa Felice III , venerato come Santo dalla Chiesa cattolica : “ …. e in realtà, evitare di contraddire i malvagi non costituisce un peccato minore che incoraggiarli “ . Chi ha orecchie per intendere intenda