PER IL PAPA IL GIUBILEO E' COME IL PROGETTO SAN MARTINO

13.02.2016 07:15

Ho il piacere di soffermarmi sulle parole pronunciate dal Santo Padre nell’udienza di mercoledì scorso 10 febbraio giorno delle Ceneri ….. “ Cari fratelli e sorelle buongiorno e buon cammino di Quaresima ! “ Dopo il saluto , Francesco si sofferma sull’istituzione del “ giubileo “ , che si trova a detta, del Papa , soprattutto nel libro del Levitico , un’ invito dunque ad andare ad esplorarlo ……. da buoni cristiani ! Mi voglio soffermare su quella parte dell’udienza , in cui si parla delle decime e delle primizie che venivano previste e prescritte “dalla legge biblica " specifica il Papa , erano destinate ai Leviti ( che non avendo terra per il loro dedicarsi esclusivamente al culto , dovevano essere sostenuti economicamente dalla comunità ) e ai poveri , agli orfani , alle vedove …… e qui il Santo Padre ci invita a confrontare Dt 14, 22-29 . Faccio un inciso , ho scritto giorni fa che oggi i preti dovrebbero lavorare , occupare un posto di lavoro ,guadagnarsi uno stipendio ,mi si può dunque rinfacciare , con ciò che ho riportato qualche riga più sopra , che io cada in contraddizione , in fondo i Leviti del tempo sono i nostri sacerdoti ….. no ! Non lo sono affatto , perché se i preti oggi , dessero la disponibilità che davano i Leviti in quel tempo , disponibilità totale cosa che oggi , a questa classe sacerdotale , non passa neppure per l’anticamera del cervello e lo possiamo constatare ( io parlo sempre per la mia diocesi ) , le chiese sono lasciate presidiare dai fedeli , i diaconi sostituiscono sempre di più i preti, i confessionali sono vuoti ( quest’anno santo tematico non ha scosso minimamente le coscienze dei preti , anzi le menti pensanti del pastoralista e del liturgista hanno delegato il sacramento della confessione agli ordine ed alle congregazioni dei religiosi ), la religione non è più insegnata nelle scuole da preti e poi il più ” Messa meno Messe “, scusate , ma ci sta tutta … la boiata delle boiate …. cioè la scarsa celebrazione dell’Eucarestia , le prediche copia incolla raffazzonate ½ prima della Messa su internet ( vantandosene poi ai camerateschi incontri o nelle luculliane mense dei viaggi di piacere camuffati da pellegrinaggi ) ma soprattutto non commentando la Parola , ma il sociale ….. solo il sociale per piangere miseria e chiedere denaro e infine la scarsa formazione …… scarsa ma fatta per precetto , perché da riportare su pre stampati da inviare a chissà quale dicastero per mettersi in pace la coscienza . Ma la parte che più mi ha catturato è quella che “ concerne le primizie “ come ha riferito il Santo Padre . Di queste Francesco fa questa precisazione che vi trascrivo : “ Quante primizie ! Primizie non solo dei frutti dei campi , ma di ogni altro prodotto del lavoro , degli stipendi , dei risparmi , di tante cose che si possiedono e che a volte si sprecano . ….. Nell’elemosineria apostolica ,arrivano tante lettere con un po’ di denaro – Questa è una parte del mio stipendio , per aiutare altri - . Non posso non andare con la mente al progetto che con un confratello presentammo in diocesi qualche anno fa ,e che è stato ben illustrato all’inizio di questo sito ( fu tra i primi scritti )… ebbene fu cassato dalla diocesi e dalla Caritas , nel modo più subdolo ,hanno acconsentito per raccogliere non dando rilievo al progetto e poi usando ciò che è stato raccolto non per lo scopo per cui era stato raccolto e di questo ne risponderanno al Signore tutti indistintamente , hanno rubato il pane dei poveri , il pane degli angeli cioè l buona fede . Ma la cosa più vergognosa fu permettere che il progetto , che consisteva nel devolvere ,in un fondo mirato a finanziare progetti di inizio o di supporto ad attività per mantenere o promuovere nuovi posti di lavoro con una parte del reddito personale degli aderenti , fosse giudicato dalla commissione della pastorale del lavoro tra i cui componenti oltre all’arrogante pastoralista gran censore del faraone c’erano due imprenditori , uno dei quali riteneva questo contributo , il 2% cifra simbolica , una vera e propria tassazione . La cosa che stupisce è che la commissione della pastorale del lavoro fosse costituita da un prete , che non sa cosa sia il lavoro , nemmeno il suo ( le lamentele dei suoi fedeli vanno in quella direzione , non è presente , è un assenteista e per fortuna per lui non c’è l’obbligo di timbrare il tesserino anche se oggi è un ostacolo facile da aggirare ) e da imprenditori ….. assenti gli operai , si legge nel Vangelo di Luca “ perché ( l’operaio e non l’imprenditore ) ha diritto al suo salario …. e sappiamo anche storicamente e dalla sociologia che il salario è il compenso dell’operaio . L’operaio non esiste più ….. è sempre stato il nulla ….. ma oggi più che mai , è rimasto solo Maurizio Landini a crederne l’esistenza , da noi in diocesi non esiste più dunque non può partecipare alle riunioni della commissione lavoro , fare l’operaio non è un lavoro , ma lo è fare l’imprenditore il quale non fa lavorare uomini dunque operai ma macchine ,dunque l’arrogante assistente ecclesiastico della commissione pastorale del lavoro ritiene che l’operaio sia una macchina … infatti lui è quello che ritiene un prete una pedina , dunque il vescovo un imprenditore …. e lo sa solo lui quanto vorrebbe divenirlo …. Sapete scrivo queste cose perché sono ritenuto dai borghesi ,perbenisti e benpensanti e dai preti che indossano la talare per rispetto nell’andare ad omaggiare un cardinale che fa scalo all’aeroporto di Cerrione su un Jet messo a disposizione da un amico , mentre si presentano ai loro fedeli con quei camici sgualciti e gli abiti stropicciati e la faccia assonnata alle 10 del mattino , perché disprezzano il gregge ed amano il potere e presiedono la commissione della pastorale del lavoro con i padroni e le famiglie modello ecco per questo dicono che sono comunista … come dicono che il Papa è comunista .