PER IL PAPA IL GIUBILEO E' COME IL PROGETTO SAN MARTINO
Ho il piacere di soffermarmi sulle parole pronunciate dal Santo Padre nell’udienza di mercoledì scorso 10 febbraio giorno delle Ceneri ….. “ Cari fratelli e sorelle buongiorno e buon cammino di Quaresima ! “ Dopo il saluto , Francesco si sofferma sull’istituzione del “ giubileo “ , che si trova a detta, del Papa , soprattutto nel libro del Levitico , un’ invito dunque ad andare ad esplorarlo ……. da buoni cristiani ! Mi voglio soffermare su quella parte dell’udienza , in cui si parla delle decime e delle primizie che venivano previste e prescritte “dalla legge biblica " specifica il Papa , erano destinate ai Leviti ( che non avendo terra per il loro dedicarsi esclusivamente al culto , dovevano essere sostenuti economicamente dalla comunità ) e ai poveri , agli orfani , alle vedove …… e qui il Santo Padre ci invita a confrontare Dt 14, 22-29 . Faccio un inciso , ho scritto giorni fa che oggi i preti dovrebbero lavorare , occupare un posto di lavoro ,guadagnarsi uno stipendio ,mi si può dunque rinfacciare , con ciò che ho riportato qualche riga più sopra , che io cada in contraddizione , in fondo i Leviti del tempo sono i nostri sacerdoti ….. no ! Non lo sono affatto , perché se i preti oggi , dessero la disponibilità che davano i Leviti in quel tempo , disponibilità totale cosa che oggi , a questa classe sacerdotale , non passa neppure per l’anticamera del cervello e lo possiamo constatare ( io parlo sempre per la mia diocesi ) , le chiese sono lasciate presidiare dai fedeli , i diaconi sostituiscono sempre di più i preti, i confessionali sono vuoti ( quest’anno santo tematico non ha scosso minimamente le coscienze dei preti , anzi le menti pensanti del pastoralista e del liturgista hanno delegato il sacramento della confessione agli ordine ed alle congregazioni dei religiosi ), la religione non è più insegnata nelle scuole da preti e poi il più ” Messa meno Messe “, scusate , ma ci sta tutta … la boiata delle boiate …. cioè la scarsa celebrazione dell’Eucarestia , le prediche copia incolla raffazzonate ½ prima della Messa su internet ( vantandosene poi ai camerateschi incontri o nelle luculliane mense dei viaggi di piacere camuffati da pellegrinaggi ) ma soprattutto non commentando la Parola , ma il sociale ….. solo il sociale per piangere miseria e chiedere denaro e infine la scarsa formazione …… scarsa ma fatta per precetto , perché da riportare su pre stampati da inviare a chissà quale dicastero per mettersi in pace la coscienza . Ma la parte che più mi ha catturato è quella che “ concerne le primizie “ come ha riferito il Santo Padre . Di queste Francesco fa questa precisazione che vi trascrivo : “ Quante primizie ! Primizie non solo dei frutti dei campi , ma di ogni altro prodotto del lavoro , degli stipendi , dei risparmi , di tante cose che si possiedono e che a volte si sprecano . ….. Nell’elemosineria apostolica ,arrivano tante lettere con un po’ di denaro – Questa è una parte del mio stipendio , per aiutare altri - . Non posso non andare con la mente al progetto che con un confratello presentammo in diocesi qualche anno fa ,e che è stato ben illustrato all’inizio di questo sito ( fu tra i primi scritti )… ebbene fu cassato dalla diocesi e dalla Caritas , nel modo più subdolo ,hanno acconsentito per raccogliere non dando rilievo al progetto e poi usando ciò che è stato raccolto non per lo scopo per cui era stato raccolto e di questo ne risponderanno al Signore tutti indistintamente , hanno rubato il pane dei poveri , il pane degli angeli cioè l buona fede . Ma la cosa più vergognosa fu permettere che il progetto , che consisteva nel devolvere ,in un fondo mirato a finanziare progetti di inizio o di supporto ad attività per mantenere o promuovere nuovi posti di lavoro con una parte del reddito personale degli aderenti , fosse giudicato dalla commissione della pastorale del lavoro tra i cui componenti oltre all’arrogante pastoralista gran censore del faraone c’erano due imprenditori , uno dei quali riteneva questo contributo , il 2% cifra simbolica , una vera e propria tassazione . La cosa che stupisce è che la commissione della pastorale del lavoro fosse costituita da un prete , che non sa cosa sia il lavoro , nemmeno il suo ( le lamentele dei suoi fedeli vanno in quella direzione , non è presente , è un assenteista e per fortuna per lui non c’è l’obbligo di timbrare il tesserino anche se oggi è un ostacolo facile da aggirare ) e da imprenditori ….. assenti gli operai , si legge nel Vangelo di Luca “ perché ( l’operaio e non l’imprenditore ) ha diritto al suo salario …. e sappiamo anche storicamente e dalla sociologia che il salario è il compenso dell’operaio . L’operaio non esiste più ….. è sempre stato il nulla ….. ma oggi più che mai , è rimasto solo Maurizio Landini a crederne l’esistenza , da noi in diocesi non esiste più dunque non può partecipare alle riunioni della commissione lavoro , fare l’operaio non è un lavoro , ma lo è fare l’imprenditore il quale non fa lavorare uomini dunque operai ma macchine ,dunque l’arrogante assistente ecclesiastico della commissione pastorale del lavoro ritiene che l’operaio sia una macchina … infatti lui è quello che ritiene un prete una pedina , dunque il vescovo un imprenditore …. e lo sa solo lui quanto vorrebbe divenirlo …. Sapete scrivo queste cose perché sono ritenuto dai borghesi ,perbenisti e benpensanti e dai preti che indossano la talare per rispetto nell’andare ad omaggiare un cardinale che fa scalo all’aeroporto di Cerrione su un Jet messo a disposizione da un amico , mentre si presentano ai loro fedeli con quei camici sgualciti e gli abiti stropicciati e la faccia assonnata alle 10 del mattino , perché disprezzano il gregge ed amano il potere e presiedono la commissione della pastorale del lavoro con i padroni e le famiglie modello ecco per questo dicono che sono comunista … come dicono che il Papa è comunista .