.. per sempre cristiano e cristiano per sempre ...

10.05.2020 08:41 La logica è semplice e disarmante , il discorso bonario e lineare , fila , si dipana facilmente ma è comprensibile ? E’stato e, sarà , continuerà ad essere comprensibile ? In questa V domenica di Pasqua la Liturgia della Parola ha proclamato , ha fatto risuonare alle nostre orecchie del Vangelo di Giovanni , tra le tante , questa frase : “ … E del luogo dove io vado , conoscete la via … “ . Con queste parole Gesù dà per scontato che i suoi discepoli : “ … In quel tempo …. “ fossero a conoscenza , perché edotti , cioè avessero compreso ciò che lui , Gesù , il Cristo , Dio , il Dio trinitario aveva trasmesso a loro in parole ( o meglio con la Parola ) e con le opere ( le sue opere ) la sua identità . Con la Parola annunciata e pronunciata , Gesù , Dio nel brano di Vangelo poc’anzi proclamato , ritenne che i suoi discepoli avessero compreso attraverso gli insegnamenti e le opere ( i gesti , i segni , i miracoli ) che la via per accedere alla casa : “ … del Padre mio … “ come riporta l’evangelista , fosse Lui stesso : Gesù . Porsi alla sequela , seguire , mettersi a servizio ,servire attraverso le possibilità , le capacità personali possedute , credere in , e a Gesù era , ed è , e sempre sarà la modalità attraverso la quale intraprendere il cammino cristiano , che è quello di seguire gli insegnamenti di Cristo , Gesù il Figlio unigenito di Dio Padre . Credere dunque è un atto , è un’opera : l’opera di Dio . A proposito di quanto asserisco , fratelli cristiani , vi cito letteralemente le parole di Gesù che l’apostolo Giovanni ( 6,29 ) riporta nel suo Vangelo : “ … Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato… “ . Credere è opera , credere è il reale , ciò che vediamo , ciò che tocchiamo e ciò cha facciamo , è atto ,azione l’esperibile . Gesù dice ai discepoli e dei discepoli : “… del luogo dove io vado , conoscete la via … “ . I discepoli dunque conoscono , sanno , sono sapienti perché hanno fatto esperienza di quella via , di quel cammino perché quel cammino hanno scelto , condiviso e intrapreso ; in quel cammino si sono immessi e immersi e quel cammino è la realtà , è il reale, è l’ oggettivo e il soggettivo . I discepoli ( e di conseguenza noi fratelli cristiani ) hanno fatto esperienza , hanno sperimentato , hanno vissuto con Gesù , lo hanno sentito insegnare e hanno potuto osservare come operava , come ha operato in quei tempi . Ciò è stato possibile attraverso l’ascolto della sua Parola , che poi è stata tramandata a noi : dunque fede e Tradizione sono la fonte del nostro conoscere , della nostra conoscenza , del nostro sapere , della nostra scienza , sono l’unica fonte del credente , sono l’acqua viva che si attinge dal e al pozzo di Giacobbe , come l’attinse la samaritana , un’acqua che disseta per sempre , che fa del credere il reale , l’evidenza , l’azione . La Tradizione è quel trasmettere , quell’atto di trasmettere da chi ha vissuto , o meglio ha scelto di vivere , quell’esperienza prima di noi , per poi trasmetterla , tramandarla ai posteri affinchè altri , cioè noi , potessimo vivere , rivivere quell’esperienza , potessimo essere immersi e divenire parte del reale , di quel impossibile che diviene possibile , dello sperato che si realizza , che si fa toccare , che si rende disponibile . La fede è quell’atto libero , volontario attraverso il quale il discepolo (cioè noi fratelli cristiani ) ha scelto , ha operato per sua libera e personale volontà di porsi in cammino dietro ad un maestro , al Maestro ; il rendersi noi disponibili ( secondo le nostre capacità ) alla totale disponibilità . Dunque come i discepoli conobbero la via , così noi oggi fratelli cristiani ,conosciamo , abbiamo conosciuto la via , perché ci siamo immessi volontariamente e liberamente , perché l’abbiamo scelta quella via , perché in quella via , in quel cammino , vi abbiamo posto fede e speranza e l’abbiamo amata . Da quell’itinerante predicazione che abbiamo seguito e ascoltato abbiamo tratto le nostre motivazioni e istanze , ossia ciò che ci ha spinto a incamminarsi in quella via , intrapreprendere quel cammino ; e quelle motivazioni e quell’istanze le abbiamo meditate , maturate , le abbiamo sposate , le abbiamo possedute , le abbiamo amate cioè fatte nostre per sempre attraverso l’atto di fede , il sì , il fiat , la scelta per sempre , unica , definitiva , coinvolgentemente totalizzante , che è il credere : il credo , il nostro credo . Quella via , quel cammino , quell’esperienza è persona, dunque corpo , anima e spirito , secondo la tradizione Paolina ( 1 Ts. 5,23 ) che poi altro non è che Parola di Dio : “ … tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo … “ scrive l’Apostolo delle genti . Noi , fratelli crisatiani siamo così , siamo fatti così , ovvero siano corpo , anima e spirito . Noi siamo così perché come scrisse il profeta Geremia ( 14,9 ) : “ … Tu sei in mezzo a noi Signore , e noi siamo chiamati con il tuo nome … “ siamo cioè di Dio , siamo di Cristo , portiamo il suo nome , la sua e nostra identità , cristiani e cristiani in corpo anima e spirito . Dunque noi , corpo anima e spirito , facciamo esperienza di quell’essere che è corpo , anima e spirito ; ne facciamo esperienza diretta , tangibile , cioè tocchiamo quell’esperienza , ci accostiamo a quell’esperienza , assumiamo quell’esperienza , la portiamo in noi , dentro di noi , l’amiamo : così si genera , si dà inizio ad una nuova generazione , all’uomo nuovo che è umano sì , ma anche divino . Dice Gesù a Filippo , nel brano di Vangelo oggi proclamato : “ … Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto Filippo ? … “ e a Tommaso : “ … fin da ora lo conoscete e lo avete veduto ( riferendosi al Padre dunque a se stesso ) … “ e ancora a Tommaso Gesù in un altro capitolo del Vangelo di Giovanni ( 20,27-29 ) disse : “ … Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente! …. Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno! … “ e in quei : “ … beati quelli che pur non avendo visto crederanno! … “ chiaramente si riconosce , si definisce il nostro ruolo, la nostra identità , il nostro essere corpo, anima e spirito fratelli cristiani : “ … beati … “ cioè santi …. persone , come lo è il Cristo , Dio … persona …. nostro pari , nostro Padre e fratello e santo perché come si legge nel libro del Levitico (19,2 ) : “… Il Signore disse ancora a Mosè: «Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo …. “ . Il Cristo, Dio dunque si offre per essere toccato , perché si possa fare di Lui esperienza diretta , tangibile ,perché lo si possa amare proprio perché corpo, anima e spirito : persona e persona come noi , persona con cui rapportarsi , agire e interagire , essere e fare comunione , comunità …. eucaristia . Se Dio è persona , è “ uno di noi “ , non c’è distanza , viene abbattuta la distanza tra il divino e l’umano ruoli storicamente imposti , ma pur rimanendo tali attraverso la fede i ruoli tracciano l’identità , è in essa che ci si riconosce , che si riconosce l’altro . Dio è creatore mentre l’uomo è creatura e in ciò non c’è e non può esserci confusione : “ … Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio … “ sono parole di Gesù riportate nel Vangelo di Matteo ( 22,21 ) . Dunque come è possibile asserire: “ … Signore , non sappiamo dove vai : come possiamo conoscere la via ? … “ come poc’anzi si è sentito proclamare nell’odierno vangelo . Noi sappiamo dalla Parola dove Gesù , il Cristo va , dove è diretto , la sua direzione è là verso “ … le cose di lassù … “ … non è diretto “ … a quelle della terra … “ perché là : “ … si trova Cristo assiso alla destra di Dio … “ lo riferisce Paolo nella sua lettera alla comunità cristiana che era in Colossi ( 3,1-2 ) . Questa dunque fratelli è la nostra fede , questo è il nostro credo , se così non fosse , beh allora , come scrisse Paolo nella sua prima lettera ai Corinti ( 5,14 ) : “ …. è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede …. “ . Ma non solo : essere sapienti , essere a conoscenza di dove il Cristo è , del luogo da cui opera , non solo ci permette di conoscere le cose di lassù , cioè le cose eterne , ma ci permette di indossare la nostra nuova identità , il nostro nuovo abito che come afferma Paolo ( 1 Cor.3, ) è quell’essersi : “ … spogliati dell’uomo vecchio con le sue azioni e … “ avere “ … rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore … “ . Ma se, come scrive un ispirato Paolo , siamo ad immagine di chi ci ha creati , siamo anche noi via , e ciò ci permette ,come afferma testualmente Gesù nel brano di Vangelo oggi proclamato , di compiere : “ … le opere che io compio … “ e di compierne “ … di più grandi … “ ecco perché il Signore Gesù afferma solennemente : “ …. Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile … “ . (Matteo 17,20 ) . Si , Signore , cristiano , per sempre cristiano e cristiano per sempre !