POCO RIGUARDO

01.08.2016 06:17

L’ufficio delle Letture di sabato scorso propone la lettura di una parte della lettera a Policarpo di sant’Ignazio di Antiochia , vescovo e martire . Ignazio non mi trova d’accordo su due sue affermazioni che non sono dogmi di fede benchè Padre delle Chiesa , la prima che testè riporto : “ Io offro la mia vita per coloro che sono sottomessi al vescovo , ai presbiteri , ai diaconi “ . Trovo eccessivo l’affidamento della propria vita a uomini , perché tali sono coloro che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine . Mettiamo , affidiamo la nostra vita nelle mani di Dio , non in quella di un uomo , conosciamo bene l’inclinazione dell’uomo al male ,la sua tendenza al male , Paolo nella lettera ai Romani ( 7 ,19 ) è chiaro in proposito : “ ….. infatti io non compio il bene che voglio , ma il male che non voglio ” e vescovi , preti e diaconi oltre a tutti i fedeli sono oggetto e soggetto dell’osservazione di Paolo . L’altra affermazione che non mi trova d’accordo con chi l’ha proferita è : “ Abbiate riguardo per il vescovo e Dio avrà riguardo per voi “ . Mi chiedo che riguardo si poteva e si doveva avere nei confronti di Alessandro VI ( Papa Borgia ) , sicuramente il riguardo per ciò che rappresentava (contestualizzando, al tempo , più che riguardo era paura , se non terrore ) ma umanamente ………. poco riguardo …. infatti da morto il suo corpo fu preso a calci perché si era gonfiato a dismisura per cui fu spinto con i piedi dai necrofori dentro alla bara . Sottomettersi ed avere riguardo a personaggi invischiati con la mondanità , il potere , il denaro , il sesso non è mai morale , morale è opporsi e pagare di persona , se è necessario , l’opposizione . Persino il codice militare ammette che i soldati si rifiutino di obbedire a ordini assurdi . Solo in linea di principio il riguardo è dovuto , ma a chi ne è meritevole e , sempre e dico sempre nell’atto di sottomettersi o di obbedire è necessario confrontarsi con la propria coscienza , dove il Signore mi incontra ….. perché a Lui il massimo riguardo e la sottomissione , a Lui mi sottometto con atto libero , perché lui non chiede , né impone , ma fa scaturire , emergere da me ….. ecco la libertà , l’apoteosi della libertà . Solitamente è l’uomo a obbligare e sottomettere a sé , a pretendere per sè riguardo ( non certo Dio ) senza contraccambiare . Vescovo , sacerdote e diacono sono stati ordinati per servire e non per farsi servire , eppure in questo mondo non è così sono lì per gestire un potere , per sottomettere e farsi obbedire , per sfruttare , avvantaggiarsi , imporsi . Chissà cosa direbbe Ignazio di Antiochia se vedesse come oggi vive il presbiterio con a capo il suo vescovo , chissà se userebbe ancora la parola riguardo ….. o se chiederebbe sottomissione a ciò che è diventata una classe o casta sacerdotale …… comunque alle dichiarazioni del vescovo martire , io sono più propenso a quelle di San Paolo ( Ebrei 13,7 ) che sono poi parola di Dio : “ Ricordatevi dei vostri capi , i quali vi hanno annunziato la parola di Dio ; considerando attentamente il loro tenore , di vita imitatene la fede “ …. se ce l’hanno ancora …. o se ce l’hanno mai avuta ….. aggiungo io . Sono abituato , siamo abituati qui in Diocesi ad un vescovo che fa truschini nelle nomine nel CDA della fondazione bancaria , che nasconde e protegge preti pedofili , che impone un governo oligarchico , che avvantaggia pochi eletti nella distribuzione degli incarichi diocesani , che ama le classi borghesi potenti e benestanti , che è avaro amando il denaro e servendo mammona , e oggi lo scopro anche nepotista infatti avvantaggia un famigliare di un prete per un incarico mondano e ben retribuito . Ho riguardo per il successore degli apostoli …. quando questo è successore degli apostoli non di Caifa o di Anna o dei cambiamonete del tempio peggio ancora di Erode Antipa , mai però mi sottometto , la sottomissione è per il Signore , solo a Lui , sottomissione e prostrazione , non certo ad un uomo , anche se questo mi è istituzionalmente superiore non è per lui la sottomissione …. i primi martiri mai si sottomisero ad un uomo , perché un uomo non può salvare …. recita il Salmo 145 “ Non confidate nei potenti , in un uomo che non può salvare “ …. molti degli ordinati citati da Ignazio di Antiochia , oggi , inducono gli altri a sottomettersi e si impongono ….. questo comportamento è dettato dalla violenza e dall’ignoranza , pura ignoranza , è dunque volontà ignorare le Scritture , e ignorare le Scritture è ignorare Cristo come ebbe a dire S. Girolamo .