PORTARE LA CROCE...PAGARE DI PERSONA
Grazie a don Bessone che ha raccolto e pubblicato 29 riflessioni di don Antonio Ferraris che fu prete di questa diocesi e vicario generale, un uomo che viveva la sobrietà, vestiva l’abito, in città si spostava in bicicletta e con la vespa i viaggi extra cittadini, una camera in seminario con il bagno nel corridoio, se penso ai guru della “carità” come amano farsi definire… che pena. “Le cose spirituali valgono più delle cose materiali” è un’affermazione tratta da una delle 29 riflessioni e ancora “ portare la croce” e “saper scegliere tra felicità e rigore”, oppure “pagare di persona”, ma anche “il provvisorio e il definitivo” dove per definitivo don Ferraris indica la preghiera e… la denuncia dell’individualismo nella riflessione che porta il titolo “la comunità cristiana”. Solo il canonico Bessone ha colto la figura vera di questo prete, mentre i “volponi” di questa diocesi ne hanno solo sfruttato l’immagine con la fondazione di quell’associazione che porta solo il suo nome (ma che per come si presenta nei suoi scritti il sacerdote don Ferraris) non l’avrebbe né voluta, né fondata, né presieduta. Lo sappiano il suo presidente che tra l’altro ricopre la stessa carica che fu di don Ferraris, ma anche i consiglieri confratelli che con ciò che fanno non ne onorano la figura ma disonorano se stessi.